Climatizzatore: guida al corretto uso 10 regole per risparmiare
0 commentiSvantaggi dovuti all’uso del climatizzatore
Come tutti gli anni, all’arrivo dei periodi di clima torrido cerchiamo di difenderci facendo un uso sconsiderato del climatizzatore.
Il refrigerio ottenuto per pochi istanti per l’uso scriteriato del condizionatore si traduce però velocemente in altrettanti svantaggi.
Innanzitutto per la salute: sono infatti frequenti i sintomi influenzali fuori stagione, le infiammazioni delle vie respiratorie nonché i dolori articolari.
Ma gli effetti negativi si ripercuotono anche sul portafogli, visto che in questi mesi si assiste a un lievitare notevole delle somme in bolletta da pagare per i consumi elettrici.
L’uso corretto del climatizzatore fa risparmiare
Eppure, secondo alcune stime, un utilizzo corretto dell’elettrodomestico consentirebbe di ottenere un risparmio quantificato dal 5 al 7% dell’importo fatturato mediamente.
Inoltre, in base a una stima dell’Unione Europea, le modifiche ad alcuni comportamenti che fanno crescere la richiesta di efficienza energetica, permetterebbero di raggiungere un risparmio sulla spesa complessiva per i consumatori compreso tra il 5 e il 20%.
Decalogo dell’ENEA per il corretto uso del climatizzatore
L’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica (ENEA) ha messo a punto una piccola guida per i consumatori che spiega in 10 punti come usare correttamente gli apparecchi per la climatizzazione e risparmiare energia, spendendo meno.
Quali i consigli di ENEA?
1. Per prima cosa l’ENEA ricorda sempre di fare attenzione alla classe energetica quando acquistate l’apparecchio. Deve essere almeno in classe A o superiore.
2. Scegliete climatizzatori dotati della tecnologia inverter che consentono un maggior risparmio perché permettono di adeguare la potenza all’effettiva necessità e riducono il numero di accensioni e spegnimenti.
3. Se dovete acquistare un apparecchio per la climatizzazione, approfittate degli incentivi in vigore. Fino al 31 dicembre 2017 è possibile acquistare una pompa di calore, usufruendo della detrazione Irpef del 65%. In alternativa, è possibile rientrare negli incentivi previsti dal Conto Termico.
4. Posizionate l’apparecchio nella parte alta della parete, perché l’aria fredda tende a scendere e a mescolarsi più facilmente con quella calda, che invece tende a salire. Inoltre, non mettetelo dietro tende o mobili, che possono ostacolare la diffusione dell’aria fresca.
5. Non impostate una temperatura troppo bassa, è sufficiente abbassare di qualche grado quella esterna. Spesso tra l’altro è l’umidità dell’aria a far percepire una temperatura più alta, per cui è bene anche usare la funzione deumidificazione.
6. Ogni stanza dovrebbe avere il proprio apparecchio, anche se questo comporta un aggravio della spesa iniziale. Usare infatti un solo apparecchio per più stanze, significa pomparlo al massimo e anche beccarsi qualche malanno quando vi si passa sotto ed è impostata una temperatura molto bassa.
7. Quando l’apparecchio è in funzione, non lasciate aperte porte e finestre per evitare sprechi energetici.
8. Coibentate bene i tubi del circuito refrigerante esposti all’esterno della casa direttamente ai raggi del sole, perché rischiano di danneggiarsi. Assicuratevi che l’unità esterna del climatizzatore sia posta al riparo dal sole e dalle intemperie.
9. Imparate a usare la funzione timer per programmare l’apparecchio soprattutto durante le ore notturne, in modo da risparmiare.
10. Effettuate periodicamente tutte le necessarie operazioni di pulizia e manutenzione. Ventole e filtri vanno puliti prima dell’accensione stagionale e poi ogni due settimane, perché è proprio qui che si annidano muffe e batteri. Se i filtri sono danneggiati, provvedete a sostituirli. Controllate periodicamente anche il circuito del gas refrigerante.