Spazio calmo e la progettazione dell’emergenza per disabilità motorie
0 commentiCosa vuol dire spazio calmo?
Avete mai sentito parlare di spazio calmo, in merito alla gestione delle emergenze negli edifici?
Ebbene, con la dizione “spazio calmo” si indica un concetto, ancora poco diffuso in Italia, che sta a indicare un luogo sicuro per le persone in caso di gestione di situazioni di emergenza.
Si tratta in sostanza di uno spazio progettato per ospitare le persone con difficoltà motorie o di altro genere, in caso di emergenza, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
La sua progettazione è quindi pensata per risolvere esigenze di evacuazione di edifici, in genere pubblici, in caso di emergenza, come ad esempio un incendio o un terremoto.
L’idea nasce, come detto, per rispondere alle esigenze di persone che hanno difficoltà a spostarsi in autonomia, ma la sua presenza può risultare utile per chiunque in caso di necessità, nell’attesa che si mettano in atto le procedure di evacuazione e soccorso.
Lo spazio calmo nella normativa italiana
Nella normativa del nostro Paese il concetto di spazio calmo è stato introdotto con il Decreto Ministeriale 9 aprile 1994 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio delle attività ricettive turistico alberghiere).
Nell’allegato 1 al decreto, lo spazio calmo viene definito
Luogo sicuro statico, contiguo e comunicante con una via di esodo verticale o in essa inserito. Tale spazio non deve costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo e deve avere caratteristiche tali da garantire la permanenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie in attesa dei soccorsi.
Anche il DM 03/08/2015, Codice di prevenzione incendi, contiene delle indicazioni sulla progettazione di spazi necessari per consentire l’evacuazione, in caso di incendio, di persone con difficoltà motorie.
La presenza di uno spazio calmo deve essere segnalata dall’apposito cartello previsto dalla norma UNI EN ISO 7010- E024 o equivalente.
Come deve essere organizzato uno spazio calmo?
In base a quanto previsto dalle norme vigenti, uno spazio calmo deve essere ubicato sempre vicino a una via d’esodo verticale principale e ben visibile da essa.
Deve essere inoltre protetto dal fumo e garantire una sicura permanenza alle persone.
Le caratteristiche più importanti di uno spazio calmo sono quindi due: deve essere facilmente riconoscibile, per poter essere individuato, e deve garantire una permanenza confortevole alle persone al suo interno.
Inoltre deve essere:
- ubicato su ogni piano dell’edificio dove è prevista la presenza di persone disabili
- collocato presso le scale antincendio
- illuminato correttamente
- indicato da apposita segnaletica
- dimensionato per poter ospitare un certo numero di persone e per consentire gli adeguati spazi di manovra per le persone in sedia a rotelle (comunque le dimensioni minime sono di 90 x 140 cm)
- dotato di apparecchiature che consentano la comunicazione con l’esterno, in modo da permettere agli occupanti di segnalare la loro presenza
- contenere al suo interno dispositivi come naspi (simili alle manichette antincendio, ma lavorano ad alta pressione) ed estintori oltre a eventuali attrezzature da impiegare per l’assistenza (es. sedia o barella di evacuazione)
- avere al suo interno indicazioni sui comportamenti da tenere in attesa dell’arrivo dei soccorsi.