La pietra sinterizzata, un nuovo materiale per l’architettura
0 commentiCos’è la pietra sinterizzata?
La pietra sinterizzata è un nuovo materiale artificiale molto versatile per i numerosi impieghi nel campo dell’edilizia e dell’arredamento.
Può essere infatti utilizzata per pavimentazioni e rivestimenti di pareti interne ed esterne, per mobili, rivestimenti bagno, piani cucina, facciate ventilate e piscine.
E’ formata da una speciale miscela di minerali naturali selezionati, come argilla, feldspato, silicio e ossidi minerali, compattati attraverso un processo in cui le particelle si legano tra loro perfettamente, senza l’uso di resine e leganti chimici.
Il materiale è quindi naturale e riciclabile al 100%, è antibatterico ed è prodotto nel rispetto dell’ambiente perché non contiene derivati del petrolio.
La pietra sinterizzata Lapitec®
Tutti i pregi di questo innovativo materiale si ritrovano nelle lastre di grande formato Lapitec®. L’azienda produce infatti le superfici in pietra sinterizzata dal formato più grande disponibili sul mercato.
Le lastre XXL hanno spessori calibrati a 12, 20 o 30 mm. In particolare:
- con gli spessori 12 e 20 mm si ottiene una dimensione lastra di 3365 x 1500 mm (5,05 mq)
- con lo spessore 30 mm si ha una dimensione lastra di 1460 x 3365 mm (4,91 mq).
La superficie delle lastre è completamente priva di porosità, non assorbe, non si macchia ed è resistente a batteri e muffe. Inoltre, si può pulire facilmente con un panno e acqua calda.
Ma numerosi altri sono i pregi del prodotto:
- incorruttibile dal tempo e dagli agenti atmosferici
- inattaccabile da acidi, basi e solventi
- resistente all’urto e all’abrasione
- incombustibile
- non gelivo
- insensibile all’azione degradante dei raggi UV
- totalmente antigraffiti.
La pietra sinterizzata Neolith®
Le pietre sinterizzate Neolith® sono ideate e prodotte dall’azienda spagnola TheSize e hanno ricevuto più volte il Red Dot Award. L’azienda propone lastre di vari formati, da quelle rettangolari di grandi dimensioni ai moduli quadrati, che ripropongono l’idea delle tradizionali piastrelle.
La vera novità sono però gli spessori. Abbiamo:
- 3 mm per i mobili e i rivestimenti interni
- 6 mm per i pavimenti e i rivestimenti esterni
- 12 mm per la applicazioni più particolari, come i top della cucina.
Le finiture disponibili sono due:
- Full Body, una tecnologia a tutta massa che integra lo stesso colore e lo stesso motivo all’interno di tutto lo spessore del materiale
- NDD, Neolith Digital Design, una tecnica di decorazione digitale in grado di riprodurre nei minimi dettagli l’aspetto e il tatto delle pietre naturali.
Grazie a queste tecnologie si possono realizzare finiture come:
- Nero Marquina, che replica alla perfezione l’omonimo marmo spagnolo caratterizzato da venature bianche su uno sfondo nero
- Marmo di Carrara, ispirato all’autentico marmo italiano, di cui sono state create due versioni, una con una riproduzione più delicata delle venature e una che mette in risalto i contrasti più evidenti
- Neolith Calacatta Gold, che si ispira al marmo Calacatta.
Del resto l’industria dell’estrazione del marmo su vasta scala ha provocato alterazioni dell’ambiente naturale e squilibri dell’ecosistema. Quindi, la scelta di un materiale alternativo può essere risolutivo da questo punto di vista.