Isole acustiche per uffici open space

Gli uffici moderni sono sempre più spesso configurati come open space. In questo modo si presentano come spazi flessibili, modulari, dove le postazioni di lavoro e le altre funzioni possono essere modificati e integrati nel tempo senza difficoltà operativa e senza necessità di dover svolgere lavori edilizi.

Questa versatilità si scontra però con la “convivenza” tra gli operatori, che necessitano, per la propria attività, di privacy e di isolamento acustico soprattutto quando il lavoro prevede l’utilizzo del telefono.

D’altro canto il rumore di fondo e il riverbero presente negli open space sono anche elementi che influiscono negativamente sul rendimento dei lavoratori e sul loro benessere psicofisico.

Ecco allora che le aziende si sono ingegnate proponendo pannelli in materiali fonoassorbenti, vere e proprie isole acustiche per uffici,  che consentono di separare le postazioni garantendo il necessario isolamento acustico e al contempo un accurato design degli ambienti di lavoro.

Acoustic Rooms di Kettal

Tra le prime isole acustiche per uffici che vi presentiamo in questo articolo, è proposta da Kettal e si chiama proprio Acoustic Rooms.

Si tratta di un vero e proprio parallelepipedo chiuso quindi su tutti i lati e anche sul soffitto. Pareti e soffitto sono realizzati in tessuto, legno acustico e schiuma, materiali che garantiscono un adeguato isolamento dal riverbero degli ambienti.

Le ante sono realizzate in vetro laminato, nella versione standard da 6 mm oppure in vetro acustico 5 + 5 mm, un doppio vetro che, in base a test di laboratorio, è in grado di ridurre i rumori di 42 dB (decibel).

Le isole Acoustic Rooms sono dotate di un sistema di ricircolo dell’aria e di un sistema di illuminazione interna, integrato nel soffitto.

Framery Q – Meeting Maggie di Framery

Un’isola acustica per piccole riunioni, brainstorming, attività di coworking e altro, realizzata in feltro, schiuma rivestita e compensato. Si tratta di Framery Q, proposto da Framery.

L’obiettivo di questa isola, che può ospitare al massimo quattro persone, è quella di creare ambienti silenziosi.

All’interno si possono utilizzare le sedute Maggie, con schienale basso, adatte anche ad altri impieghi. Nell’isola sono incluse nella versione divanetti.

Il tavolino può essere regolato in varie posizioni tanto da poter essere utilizzato, ad esempio, sia per il laptop che per la pausa caffè.

La parte impiantistica prevede un’illuminazione a LED che si prende cura della vista e tre prese di corrente per poter utilizzare i vari dispositivi.

Dell’isola sono disponibili diversi modelli a seconda delle esigenze, tutti facilmente assemblabili all’occorrenza.

Kivo di Herman Miller

Progettato da Alexander Lorenz per Herman Miller, Kivo è un divisorio per ufficio fonoassorbente modulare .

La modularità del sistema è resa da un leggero e flessibile scheletro in acciaio “foderato” da piastrelle magnetiche a forma di triangolo equilatero, grazie al quale è possibile spostare e riconfigurare il divisorio con estrema semplicità.

Kivo è infatti pensato per adeguarsi all’evoluzione degli spazi lavorativi e alle conseguenti modifiche planimetriche degli ambienti.

Con lo stesso sistema, quindi, un progettista è in grado di configurare per un ufficio diverse postazioni di lavoro, di ricevimento, di riunione e così via.

Di volta in volta, un open space può essere trasformato in una postazione di lavoro singolo dai confini ben delineati, mediante una combinazione di schermi divisori e materiali acusticamente isolanti.

Il sistema è in grado di regalare anche un ottimo impatto dal punto di vista estetico, grazie a una gamma di finiture che vanno dai colori accesi ai toni più tenui.