Architettura Googie, uno stile futurista
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Si definisce Googie – ma anche populuxe o doo-wop – uno stile di architettura nato in California alla fine degli anni Quaranta e rimasto in auge almeno fino ai Sessanta.
Il termine Googie è tratto dal nome di una caffetteria sita a West Hollywood, progettata dall’architetto John Lautner. Il caffè, demolito nel 1980, presentava alcune delle caratteristiche peculiari che poi caratterizzarono questo stile.
Questa futuristica architettura si sviluppa nel pieno dell’era della corsa allo spazio e infatti proprio per questo gli edifici realizzati sembrano ispirarsi ad avveniristiche navicelle spaziali.
A influenzarla furono in maniera particolare anche il design dell’automobile e tutto l’immaginario che ruotava intorno all’era atomica.
I tetti affilati, le forme geometriche, l’uso massiccio di vetro e neon concretizzavano infatti lo spirito entusiastico di una generazione affascinata da ciò che si aspettava da un futuro che immaginava brillante e altamente tecnologico.
Con il passar del tempo ci si rese invece conto che il futuro non avrebbe avuto l’aspetto immaginato e a poco a poco l’architettura Googie finì per essere svalutata (e per questo non è quasi mai citata nei libri di storia dell’arte).
Molti edifici costruiti in questo stile furono distrutti, ma negli Stati Uniti ne sono presenti ancora alcuni esempi assolutamente dignitosi e meritevoli di essere ricordati.
Caratteristiche dell’architettura populuxe
Gli elementi formali dell’architettura Googie, un intreccio tra la cultura automobilistica e l’era spaziale, furono aspramente disprezzati dai più influenti architetti del tempo, seguaci del Modernismo, che la bollarono come frivola, banale e nel complesso insignificante. Furono però rivalutati in epoca post modernista, alla fine del secolo scorso.
Tra gli elementi più utilizzati possiamo citare strutture a sbalzo che sembrano sfidare la gravità, ampio utilizzo di angoli acuti, soprattutto nei tetti rivolti verso l’alto, grandi archi, colori audaci, pinne caudali di automobili, strutture a raggiera che ricordano un’esplosione di energia o anche il boomerang, utilizzato strutturalmente al posto di un pilastro o esteticamente come una freccia stilizzata.
Alcuni esempi architettonici doo-wop
Gli edifici costruiti con questo stile erano caffetterie, motel, bowling, distributori di benzina e fast food, che lo utilizzavano quasi come una campagna marketing.
Gli stessi McDonald degli anni ’50 e ’60 erano realizzati con l’utilizzo delle forme di questo stile, che si adattavano alla perfezione alla filosofia alla base di questo tipo di impresa.
Anche la Las Vegas degli anni ’50 può rappresentare un esempio, su larga scala, di architettura Googie. Del resto, questo stile con i suoi colori vivaci, le luci brillanti e le forme audaci si sposava alla perfezione con lo spirito futuristico della metropoli.
Nella parte Nord degli Stati Uniti, invece, l’anima Googie trovò la sua massima espressione a Seattle, dove lo Space Needle rappresenta un vero e proprio simbolo di questo stile. Del resto la torre, con la sua forma simile a quella di un disco volante che sembrava fluttuare su una città in espansione, pare proprio incarnarne l’essenza più profonda.
Uno dei maggiori esponenti dell’architettura Googie è stato l’architetto cinese naturalizzato statunitense Gin Wong.
Tra i suoi numerosi edifici in stile Googie, celebre è la stazione di servizio di Beverly Hills, con le due ali del tetto che si curvano verso l’alto, considerata uno dei migliori esempi del genere.