Biocemento da lievito di birra
0 commentiIl brevetto ENEA per il biocemento da lievito di birra
Sono ormai diversi anni che la ricerca nel campo della tecnologia delle costruzioni è orientata allo studio di materiali naturali e a basso impatto ambientale.
ENEA ha depositato, in data 8 settembre 2017, il brevetto numero 102017000101039, relativo a un nuovo tipo di cemento cellulare, denominato cemento bioareato autoclavato, indicato con la sigla BAAC (Bio Aerated Autoclavated Concrete).
Il prodotto è stato ottenuto grazie al lavoro dai ricercatori e dei tecnici ENEA della divisione Bioenergia, Bioraffineria e Chimica Verde del Centro Trisaia, in Basilicata, specializzato nella chimica verde e le bioenergie, e al laboratorio Biosicurezza e stima del rischio del Centro Casaccia, alle porte di Roma, specializzato nei sistemi in vitro e in vivo.
Cos’è il biocemento da lievito di birra ?
Ma cos’è il cemento cellulare? Si tratta di un materiale preconfezionato, caratterizzato da ottime proprietà:
- basso peso specifico
- buona resistenza meccanica
- elevato isolamento termico
- alto assorbimento acustico
- elevata resistenza al fuoco.
Queste ottime proprietà dipendono dalla sua struttura alveolare dovuta alle bolle d’aria che si formano durante la miscelazione tra i vari componenti e un agente aerante.
Nel prodotto tradizionale tale agente aerante è costituito dalla polvere di alluminio, materiale molto infiammabile che richiede elevate misure di sicurezza degli impianti.
L’idea innovativa dei ricercatori ENEA è quella di sostituire questo agente chimico con un prodotto completamente green, ovvero il comune lievito di birra, miscelato con acqua ossigenata in dosi opportune.
Il risultato è un materiale che presenta le stesse qualità di un comune cemento aerato autoclavato, ma più sostenibile dal punto di vista ambientale e della sicurezza del processo industriale.
Il materiale inoltre ha portato altri vantaggi:
- una riduzione del numero dei materiali componenti la miscela,
- una semplificazione del processo produttivo, con relativa riduzione dei consumi energetici.
Le reazioni chimiche avvengono infatti a temperatura ambiente, a differenza di quelle necessarie per il prodotto tradizionale, che richiedono invece l’apporto di energia termica dall’esterno.
Differenze e vantaggi del biocemento da lievito di birra
Il cemento aerato autoclavato di tipo tradizionale costituisce un sistema costruttivo molto valido con il quale si possono realizzare blocchi di diversi spessori e dimensioni.
I materiali con cui si realizza questo prodotto (cemento, gesso, polvere di alluminio necessaria alla lievitazione della massa), sono però piuttosto costosi, così come il processo produttivo, che richiede tecnologie molto avanzate.
Complessivamente, quindi, una costruzione realizzata con il cemento cellulare può avere un prezzo decisamente superiore a quello di una comune struttura in muratura.
Da questo punto di vista, il biocemento brevettato da ENEA, può risultare vantaggioso per un abbattimento complessivo dei costi, in quanto:
- non utilizza gesso nella miscela necessaria per la progettazione del calcestruzzo
- non necessita di elevati apporti energetici nella fase di aerazione
- può consentire una diminuzione dei costi di impianto relativi alla sicurezza connessi all’utilizzo di polvere di alluminio.
Un impiego del nuovo biocemento potrebbe rivelarsi quindi più economico di quello dei materiali tradizionali, senza contare i risparmi che potrebbe consentire negli anni nella gestione dell’edificio, grazie alle sue elevate qualità di isolamento.
Al momento il prodotto è ancora di nicchia, ma le sue potenzialità sono decisamente notevoli.