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Bonus ristrutturazione alberghi

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bonus ristrutturazione alberghiIl cosiddetto bonus ristrutturazione alberghi è un credito di imposta in vigore con il Decreto cultura e turismo (lo stesso che ha introdotto l’Artbonus) per il triennio 2014 – 2016, al fine di rilanciare il settore turistico e ricettivo.

Per l’agevolazione è però già prevista dalla Legge di Bilancio una proroga a tutto il 2017.

 

Quali imprese hanno diritto al bonus ristrutturazione alberghi

Possono accedere al bonus le imprese alberghiere aperte entro il primo gennaio 2012 che abbiano effettuato interventi di ristrutturazione nel periodo indicato.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 30% delle spese sostenute fino a un massimo di 200.000 euro (quindi la spesa massima agevolabile è pari a 666.667 euro), fino però a esaurimento delle risorse stanziate che attualmente sono pari a 220 milioni fino al 2019.

Il credito è ripartito in 3 rate annuali di uguale importo e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.

Con decreto attuativo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo del 07.05.2015 sono state definite:

  • le tipologie di strutture ammesse all’agevolazione
  • le tipologie di interventi agevolabili
  • le procedure di ammissione, con rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande
  • le soglie massime di spesa
  • le procedure di recupero nel caso di utilizzo illegittimo del credito.

Cosa si intende per strutture alberghiere?

Per strutture alberghiere si intendono quelle aperte al pubblico e composte da almeno 7 camere, distribuite in uno o più edifici, con servizi centralizzati di diverso genere. Si possono quindi annoverare in queste categorie:

  • alberghi
  • villaggi – alberghi
  • residenze turistico – alberghiere
  • alberghi diffusi
  • altre strutture identificate come alberghi da specifiche leggi regionali.

Quali interventi usufruiscono del bonus ristrutturazione alberghi?

Gli interventi agevolabili sono quelli di:

  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia
  • eliminazione delle barriere architettoniche
  • incremento dell’efficienza energetica.

In particolare, tra gli interventi di ristrutturazione sono compresi anche quelli di sostituzione di parti strutturali degli edifici o demolizione e ricostruzione, anche con modifica della sagoma.

Tra quelli di eliminazione delle barriere architettoniche sono compresi gli interventi di installazione di ascensori oppure la realizzazione di bagni e sistemi domotici per disabili.

E’ inoltre agevolabile anche l’acquisto di mobili e complementi d’arredo destinati agli edifici oggetto di ristrutturazione.

L’effettivo sostenimento della spesa deve risultare da una attestazione rilasciata da uno dei seguenti soggetti:

  • presidente del collegio sindacale
  • revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali
  • professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro
  • responsabile del centro di assistenza fiscale.

La domanda per l’accesso al bonus ristrutturazione alberghi

Per poter accedere all’incentivo è necessario presentare apposita domanda al Mibact per via telematica attraverso il portale https://procedimenti.beniculturali.gov.it, dopo aver preventivamente effettuato la fase di registrazione.

I crediti d’imposta verranno assegnati seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino a esaurimento delle risorse disponibili.

L’istanza, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, deve contenere le seguenti informazioni:

  • tipo di intervento realizzato
  • costo dei singoli interventi e costo complessivo
  • attestazione delle spese sostenute
  • credito d’imposta spettante.

In allegato alla domanda vanno anche presentate:

  • una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, relativa ad altre agevolazioni eventualmente fruite durante l’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti
  • dichiarazione dell’imprenditore che elenchi i lavori effettuati.

Tali documenti devono essere inviati con l’ausilio di posta elettronica certificata o con altro mezzo telematico indicato dal Ministero.

Nel caso in cui la documentazione inviata non risulti veritiera oppure non risultino rispettati uno o più dei requisiti richiesti, il Ministero provvede al recupero del credito d’imposta maggiorato di sanzioni e interessi legali. L’imprenditore potrà andare incontro però anche a conseguenze civili e penali.

Il credito d’imposta percepito va dichiarato in denuncia dei redditi e può essere utilizzato in compensazione nell’F24.

A tale scopo è stato istituito il codice tributo “6850” – “Credito d’imposta per la riqualificazione delle imprese alberghiere – D.M. 7 maggio 2015”, nella sezione Erario.

 

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