Città ideali in mostra a Milano
0 commentiFino al 30 maggio 2015 la mostra milanese “Città ideali ” raccoglie dipinti su stoffa che raffigurano vedute aeree di città dalle tipiche architetture indiane.
La mostra è allestita presso la Galleria Gracis (6 – 30 maggio 2015) e si inserisce all’interno del Milano Asian Art 2015, la manifestazione italiana dedicata all’arte e alla cultura orientale.
La tradizione dei Pichvais
In sintonia con la tradizione induista, i Pichvais sono dipinti su cotone: pannelli o tendaggi di notevoli dimensioni che tradizionalmente erano collocati nei templi dietro le statue del dio Krisna.
Gli autori e la provenienza
Ogni dipinto, realizzato dallo studio Vejendra e Krishnadasa, è unico ed è stato eseguito tra il 1970 e il 1990. I diversi pannelli ritraggono palazzi immaginari o edifici ispirati in gran parte dall’architettura in pietra di Udaipur, città dello stato federato del Rajasthan, e conosciuta proprio per i suoi palazzi dell’era Rajput.
Gli autori, attingendo a una tecnica che seguiva un rituale antico e un immaginario ormai idealizzato, hanno creato delle opere di gran pregio e finitezza che rievoca in noi occidentali le prospettive ribaltate della tradizione medievale.
Il soggetto
Vedute aeree di città dove si distinguono edifici e palazzi in pietra dotati di balconi e terrazze, sono i soggetti di questi incantevoli Pichvais, i pannelli di stoffa dipinti. Le architetture si caratterizzano per il loro bianco lucente che contrasta con le delicate cupole e gli archi lobati. Le raffigurazioni risentono di una prospettiva tipicamente indiana che mostra tutti i lati evocativi dell’antica città. Gli alberi sono tipici del ridondante panorama e i molteplici giardini sono disegnati con toni che vanno dal verde scuro al grigio argento. I blocchi di colore sembrano creare delle ampie traiettorie che l’occhio tende a percorrere.
Indian painting Città ideali Courtesy Galleria Gracis
Tecnica di realizzazione dei Pichvais
L’opera e la tecnica pittorica rievocano l’arte indiana dell’affresco.
Il tessuto viene trattato con farina mischiata ad acqua e stesa con una gemma. I pigmenti vegetali e minerali sono macinati in mortai di pietra, mischiati con colle naturali e raccolti in coppe di conchiglia. I colori sono ricavati da materiali naturali come la pietra di idigofer (blu), il solfato di mercurio (vermiglio), il carbone (nero) e la roccia calcarea (oltremarino, giallo). La lavorazione di ogni dipinto, delle dimensioni 90 x 150 cm, richiede circa 14 giorni di lavoro di due pittori.
A chi si trova a Milano consiglio vivamente di vedere la mostra prima che sia troppo tardi (chiude il 30 maggio)!
Galleria Gracis
Piazza Castello 16
– 20121 Milano
tel. +39 02 877 807
e-mail: gracis@gracis.com
www.gracis.com