Come comprare casa a 1 euro nei borghi
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E’ davvero possibile comprare casa a 1 euro? L’operazione immobiliare citata nel titolo di questo articolo può sembrare una “bufala”, invece è tutto vero.
L’idea fu lanciata nel 2008 dall’amministrazione di Salemi, in Sicilia, allora guidata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. Non si parlava ancora di comprare case a 1 euro, ma si trattava comunque di trasferire gli immobili a prezzi simbolici.
Dopo Salemi, altri borghi italiani hanno adottato l’idea, anche se si sono registrati esiti differenti.
Nella stessa Salemi, ad esempio, l’iniziativa fallì clamorosamente a causa del commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose.
In altri borghi però il progetto è stato adottato con discreto successo.
Compravendita con impegno dal notaio
Oggetto delle compravendite sono in genere case situate in alcuni tra i più bei borghi italiani, spesso abbandonate o addirittura fatiscenti, per vari motivi:
– i proprietari si sono trasferiti altrove
– i proprietari non hanno la disponibilità economica per ristrutturarle
– la tassazione è troppo elevata rispetto alla rendita economica ricavabile.
Questi immobili vengono quindi trasferiti al prezzo simbolico di un euro, a patto di sottoscrivere davanti a un notaio l’impegno di ristrutturarle entro un determinato lasso di tempo e di abitarle al fine di contribuire al ripopolamento del borgo.
Alcuni borghi dove comprare casa a 1 euro
In Sardegna
Nulvi è un delizioso borgo in provincia di Sassari che, con il passar del tempo, ha visto restare intatto il fascino delle sue stradine, delle piazze e dei suggestivi scorci. Molte abitazioni però stanno attraversando una progressiva e irreversibile decadenza, perché abbandonate.
Il Comune si è quindi offerto come intermediario per il loro trasferimento alla cifra simbolica di un euro, a patto che l’acquirente si impegni a ristrutturarle entro un tempo stabilito.
Questo caso risulta particolarmente attraente, anche perché il borgo si trova a soli 15 minuti dallo splendido mare del Nord dell’isola.
A Ollolai, in provincia di Nuoro, subito dopo la pubblicazione del bando, sono piovute una trentina di richieste e la prima casa è stata assegnata dopo appena due mesi.
Qui gli immobili vengono ceduti a prezzi stracciati al Comune da persone emigrate per le quali la casa rappresenta solo un costo e vengono rivenduti a un euro a chi si impegna a ristrutturarle e utilizzarle.
In Piemonte
Carrega Ligure, in provincia di Alessandria, è un borgo abitato da appena 85 persone. Qui il progetto è miseramente naufragato per intoppi burocratici. Il Comune si era impegnato a fare da intermediario per i proprietari che intendessero vendere i propri ruderi a soggetti interessati a ristrutturarli. Purtroppo, però, nella maggior parte dei casi non è stato possibile risalire ai proprietari di tali ruderi.
In Toscana
Anche in Maremma, a Montieri, in Provincia di Grosseto, l’iniziativa ha riscontrato molto interesse, soprattutto da parte di stranieri, anche se il prezzo di vendita degli immobili non è esattamente di un ero, ma si tratta comunque di cifre particolarmente basse.
Comprare casa a 1 euro in Sicilia
E’ invece un altro Comune siciliano quello in cui l’iniziativa ha riscontrato il successo maggiore: Gangi, risultato tra l’altro vincitore del contest Rai Il Borgo dei Borghi nel 2014.
Qui sono piovute oltre 1.000 richieste, a fronte di un centinaio di case poi effettivamente trasferite. Oggi le case disponibili sono ancora poche ma, in compenso, il borgo si è ripopolato e il mercato per così dire tradizionale è stato rilanciato.
Pronta a emanare un bando simile è l’amministrazione comunale di Regalbuto, in provincia di Enna, per rimettere in sesto le case abbandonate e fatiscenti della sua periferia.