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Come fare una proposta d’acquisto

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Hai visitato diversi appartamenti  e sei rimasto folgorato da uno in particolare? Credi che possa essere la casa dei tuoi sogni o almeno quella che nel panorama attuale più ci si avvicina? Puoi passare alla fase più importante della compravendita: la proposta d’acquisto.

Gli elementi della proposta d’acquisto


Innanzitutto ricorda di non sottoscrivere mai una proposta irrevocabile di acquisto dopo una sola visita: è bene effettuare più di un sopraluogo dell’immobile prescelto.
La proposta di acquisto, a differenza del rogito notarile, è un accordo privato tra acquirente e venditore. Va redatta in forma scritta e deve contenere gli elementi identificativi dell’immobile, il prezzo e le relative modalità e tempistiche di pagamento, le garanzie che il venditore deve presentare per conferire validità all’accordo, i termini entro i quali il venditore deve accettare la proposta, nonché la data e il luogo del futuro rogito o stipula.
Insieme alla proposta si consegna un assegno come piccolo acconto che deve riportare la dicitura non trasferibile ed essere intestato unicamente al proprietario – e non all’eventuale mediatore, che riceverà la commissione pattuita solo a  vendita conclusa. Questo assegno potrà essere incassato dal proprietario solo in caso di accettazione scritta della proposta e questo importo diverrà caparra confirmatoria.

Le garanzie che il venditore si impegna a presentare riguardano gli aspetti catastali, l’eventuale presenza di qualsiasi vincolo pendente sull’immobile, iscrizioni ipotecarie etc. che vanno verificate per tempo presso il Catasto e la Conservatoria dei Registri Immobiliari. Dovrà inoltre presentare al rogito un’attestazione dell’amministratore del condominio, per dimostrare di essere in regola con i pagamenti.

Nel caso, molto comune, che l’acquirente faccia richiesta di mutuo, è buona prassi informare il venditore e inserire la clausola “proposta valida salvo erogazione del mutuo”.

Se la proposta d’acquisto viene accettata

Il venditore può accettare o meno l’offerta, sempre per iscritto.
In caso di rifiuto è tenuto a restituire l’assegno.
Se la proposta è accettata, l’acconto si tramuta in caparra e l’acquirente deve mantenere la propria offerta, a meno che non sia trascorso il tempo massimo indicato.
Infatti se il termine di validità dell’offerta è scaduto, automaticamente la proposta diviene inefficace e l’acconto viene restituito.
C’è anche il caso in cui il venditore accetta la proposta e in seguito si rifiuta di vendere: egli  dovrà restituire il doppio dell’acconto versato dall’acquirente.

Laura Candeloro

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