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Comunicazione Enea per lavori di ristrutturazione

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Introduzione della comunicazione Enea per lavori di ristrutturazione

La Legge di Bilancio per il 2018 ha introdotto la comunicazione Enea anche per i lavori di ristrutturazione.

Ricordo che ENEA è un ente pubblico di ricerca che si occupa di nuove tecnologie, energia e sviluppo economico sostenibile, a cui è stato affidato il compito di valutare l’impatto sul risparmio energetico dei lavori edilizi.

Comunicazione Enea per lavori di ristrutturazioneLa comunicazione Enea è stata un obbligo previsto fino al 2017 solo per il cosiddetto Ecobonus, per cui, leggendo il testo della Legge di Bilancio, alcuni addetti ai lavori avevano pensato si fosse trattato di un refuso.

Dal canto suo, anche la più autorevole stampa del settore, invece, aveva indicato la nuova norma come un obbligo a cui avrebbe dovuto ottemperare chiunque avesse realizzato lavori di ristrutturazione soggetti a detrazione 50% o sismabonus.

Insomma, in barba alla semplificazione, questa nuova norma aveva gettato un certo scompiglio nel già complesso settore delle detrazioni fiscali destinate all’edilizia.

Solo dopo opportune richieste di chiarimenti, è emerso che si tratta di un nuovo onere introdotto solo dal 2018 per monitorare, anche tra i lavori soggetti a detrazione 50%, quelli che comportano un risparmio energetico per l’abitazione e per avere quindi uno quadro completo delle condizioni del patrimonio edilizio esistente.

E infatti solo per questo tipo di interventi è previsto l’invio della comunicazione e non per tutti.

Ricapitolando, la comunicazione all’Enea non è necessaria per tutti gli interventi che usufruiscono della detrazione 50% o del sismabonus, ma solo per quelli che:

  • comportano risparmio energetico
  • richiedono l’utilizzo delle fonti rinnovabili
  • presentano entrambi gli aspetti.

Il sito per la comunicazione Enea per lavori di ristrutturazione

A complicare ulteriormente la questione c’è il fatto che, alla data odierna, non è ancora attivo il sito verso il quale deve essere effettuata la comunicazione, il cui invio è previsto unicamente in forma telematica.

L’Enea ha comunicato di recente che il sito dovrebbe essere on line a giorni, visto che solo da poco è stata ultimata la sua realizzazione e attualmente è attivo solo per una fase di test.

Nessun problema, se non fosse per il fatto che la Legge di Bilancio prevede l’obbligo dell’invio di questa comunicazione entro 90 giorni dal termine di ultimazione dei lavori!

Come è chiaro, a luglio inoltrato, molti lavori che prevedono un miglioramento delle prestazioni energetiche o l’uso di fonti rinnovabili, possono essere stati già da tempo ultimati.

I contribuenti, però, non sono stati in grado di ottemperare all’obbligo di inoltro entro 90 giorni perché di fatto il sito ancora non esiste.

L’Enea ha quindi precisato che, per i lavori già ultimati alla data di messa on line del portale, l’obbligo dei 90 giorni scatterà dalla data stessa di attivazione del sito.

Per quelli invece ancora in corso si terrà conto dei 90 giorni dalla fine lavori, così come previsto dalla legge.

Ma come dovrà essere utilizzato il sito, quali sono i dati che dovranno essere inviati?

Enea fa sapere che con l’attivazione del portale per le comunicazioni saranno resi noti anche i dettagli del suo utilizzo.

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