Differenze tra agevolazioni fiscali prima casa per acquisto e per detraibilità interessi mutuo
4 commentiIn seguito alla domanda di un nostro lettore, oggi vogliamo sottolineare la differenza tra le agevolazioni fiscali per l’acquisto prima casa e quelle per la detraibilità degli interessi del mutuo.
Di seguito, il quesito del nostro lettore:
In un comune, diverso da quello in cui risiedo attualmente, ho acquistato un appartamento come prima casa con mutuo nel mese di
novembre 2014. Ho 12 o 18 mesi di tempo per trasferire la residenza nell’appartamento senza perdere le agevolazioni fiscali?
La risposta di Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi, è stata:
La normativa è diversa per quanto riguarda le agevolazioni per l’acquisto della prima casa e la detraibilità degli interessi del relativo mutuo.
1) AGEVOLAZIONE FISCALE ALL’ACQUISTO (aliquota agevolata iva o imposta di registro). La residenza deve essere trasferita nel comune dove ricade l’abitazione acquistata entro 18 mesi dalla data del rogito. Questo impegno è sicuramente riportato nell’atto di compravendita che hai stipulato.
2) DETRAIBILITA’ INTERESSI MUTUO. La residenza deve essere trasferita nell’abitazione acquistata entro 12 mesi dal rogito.
La detraibilità degli interessi è consentita solo per mutuo finalizzato all’acquisto dell’ “abitazione principale”, ovvero l’abitazione dove si risiede con il proprio nucleo familiare. Non è quindi sufficiente il trasferimento nel solo comune.
Salve, io e il mio fidanzato abbiamo stipulato atto di mutuo per acquisto prima casa il 15/02/2018 e in quella fase il notaio mi fece notare che il mio fidanzato doveva fare il cambio di residenza entro 18 mesi dal rogito per non perdere l’agevolazione prima casa delle imposte di registro, mentre per me il discorso era diverso perchè ho la residenza nello stesso comune dove è l’immobile acquistato. Il 10/10/2018 il mio fidanzato trasferisce la propria residenza nell’immobile e il 03/01/2019 iniziamo i lavori di ristrutturazione con annessi permessi al comune (manutenzione straordinaria) e quindi lui a livello fiscale è perfettamente a posto. Il problema è nato oggi quando in fase di dichiarazione dei redditi mi sono accorta che per detrarre gli interessi mutuo abitazione principale doveva essere fatta la residenza entro 12 mesi dal rogito (cosa che per me non ho fatto) leggendo però che ci sono casi particolari quando l’immobile è sottoposto a ristrutturazione edilizia la residenza deve essere fatta entro 2 anni dal rogito.
1) mi confermate quanto ho letto?
2)se facessi il cambio di residenza in questi giorni nell’immobile che è oggetto di manutenzione straordinaria posso creare problemi?
In attesa di qualche riscontro, ringrazio anticipatamente.
Gentile Angela, il tuo mutuo è stato stipulato con la finalità ACQUISTO. Non è un mutuo con finalità RISTRUTTURAZIONE. Per la detrazione degli interessi è necessario trasferire la residenza entro 12 mesi dal rogito e adibire la casa ad “abitazione principale” (oltre la residenza anche la dimora abituale della famiglia). Purtroppo tu hai perso definitivamente il diritto alla detrazione degli interessi. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui
Nel comune in cui risiedo attualmente ho acquistato una vecchia casa come prima casa con mutuo nel mese di settembre 2015. I lavori di ristrutturazione sono appena iniziati, quindi non ho ancora fatto il trasferimento di residenza. Ho 12 o 18 mesi di tempo dall’atto notarile per trasferire la residenza nella casa senza perdere le agevolazioni fiscali e soprattutto per portare in detrazione gli interessi passivi sul mutuo acceso per l’acquisto? Grazie
Gentile lettrice, ai fini di non “perdere” le agevolazioni all’acquisto, l’importante è trasferire la residenza nel Comune entro 18 mesi dal rogito. Non è necessario il trasferimento della residenza proprio nell’abitazione acquistata. Cosa diversa sono le agevolazioni fiscali per le imposte comunali: l’esenzione IMU e TASI vengono applicate solo per l’ “abitazione principale” di proprieà, quella dove si risiede anagraficamente con il proprio nucleo familiare.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi