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Le Smart City, gli Open GeoData e i professionisti del territorio

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Open GeoData

In occasione della conferenza sugli OpenGeoData che si è tenuta il 27 febbraio a Roma, è emerso il fil rouge che unisce le Smart City, gli Open GeoData e i professionisti del territorio.

 

Le Smart City e gli Open Data

Si definisce Smart City la città che si avvale delle tecnologie di comunicazione per migliorare i servizi e promuovere lo sviluppo economico, la sostenibilità sociale e ambientale. La città si trasforma in un ecosistema intelligente solo quando è in grado di conoscere dettagliatamente il territorio e di rendere accessibili ai cittadini, alle imprese e agli enti le informazioni relative al suo funzionamento. La conoscenza territoriale è l’ossatura portante delle Smart City e integrare, rendere aperti e standardizzati i dati geografici (i GeoData) diventa una priorità. Il governo di una Smart City deve adottare il modello dell’Open Government e degli Open Data come mezzo per pubblicare e integrare le informazioni della Pubblica Amministrazione (PA) con quelle dei privati al fine di migliorare i servizi.

 

Cosa sono gli Open GeoData?

I GeoData sono i dati più scaricati perché sono la base di tutte le attività di gestione e pianificazione del territorio. I dati geografici sono costituiti sia dalla cartografia tecnica, dagli stradari, dalle immagini satellitari, sia dai POI – Punti di Interesse (scuole, ospedali, uffici pubblici,ecc.) localizzati sul territorio attraverso le coordinate geografiche, sia dalle informazioni localizzate via GPS. Chiunque si può trasformare in un produttore di dati geografici: pensiamo a quando usiamo uno smartphone dotato di GPS e postiamo sui social network foto, commenti, video associati ad una posizione geografica su una mappa.
Si intuisce facilmente quanto i geodati aggiornati siano un grande valore non solo per gli enti, ma anche per le aziende, i professionisti e i privati.
Purtroppo, i dati geografici spesso non sono disponibili con licenze aperte.
Nel loro rilascio si registrano notevoli resistenze da parte degli enti nazionali come il Catasto, le Regioni che producono le ortofoto (immagini del territorio ripreso dall’aereo) e i Comuni con le cartografie per la pianificazione urbana.
 

Gli Open GeoData e i professionisti del territorio

I professionisti del territorio (architetti, ingegneri, geometri, geologi, pianificatori, agronomi) sono i maggiori fruitori dei GeoData in quanto usano soprattutto i dati geografici per svolgere attività di gestione, progettazione e controllo sul territorio. Per ottenere le autorizzazioni dalla PA, i professionisti devono produrre documenti contenenti le informazioni geografiche che la stessa PA non sempre rende disponibili, come ha spiegato in più di un’occasione l’architetto Giovanni Biallo, presidente dell’associazione OpenGeoData Italia. Quando si presenta una richiesta di concessione edilizia il professionista deve allegare lo stralcio della carta tecnica regionale, lo stralcio del piano regolatore e lo stralcio del piano paesistico: questi dati (che appartengono alla PA) non sono aperti e i professionisti spesso sono costretti a recuperare le immagini da documenti in pdf. Se la PA, invece, rilasciasse i dati geografici in un formato aperto e pronto per il riuso, semplificherebbe l’attività lavorativa dei professionisti e favorirebbe l’economia perché il riutilizzo di questi dati porterebbe alla nascita di nuovi business.
 

Articolo scritto da:

Melina Forte

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Lavora come Seo Specialist a CasaNoi. In passato ha lavorato come redattrice web per la minimum fax, come stagista nell'area informatica presso il Comune di Roma e come stagista in architettura delle informazioni presso Eustema Spa. Collabora a Romaapiedi.com.

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