Installare stufe a pellet in condominio
0 commentiLo scarico dei fumi per la stufa a pellet
Chiunque acquisti una stufa di qualsiasi genere deve tener in considerazione il modo da assicurare il corretto scarico dei fumi. Ciò vale naturalmente anche per la stufa a pellet.
Per installare una stufa a pellet occorre rispettare la norma UNI 10683, secondo la quale lo scarico dei fumi deve essere a tetto e il condotto fumario deve avere precise caratteristiche.
Queste sono contenute al punto 4.2.2 e possono così essere riassunte:
- lo scarico fumi deve avere un andamento verticale con eventuali deviazioni all’asse non superiori ai 45°
- deve essere distanziato da materiali combustibili o infiammabili mediante un’intercapedine d’aria o specifici interventi di isolamento termico
- avere una sezione interna preferibilmente di forma circolare; se le sezioni sono quadrate o rettangolari devono avere angoli arrotondati con un raggio non inferiore ai 20 mm
- le sezioni rettangolari devono avere un rapporto massimo tra i lati di 1,5
- la sezione interna deve essere costante, libera e indipendente.
Stufa a pellet in condominio
Il Decreto Legge 179/2012 (cosiddetto Decreto Sviluppo – bis), all’art. 34, comma 53, ha introdotto degli aggiornamenti in merito all’installazione di stufe a pellet in condominio.
L’articolo recita infatti: “Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente“.
In poche parole, la normativa prevede oggi che qualsiasi scarico dei fumi sia effettuato a tetto e non più a parete, come era concesso in precedenza.
Fanno eccezione i generatori di calore ad alta efficienza, come le caldaie a condensazione, per le quali è consentito ancora lo scarico a parete, ma sempre nel rispetto delle norme di sicurezza viste in precedenza.
Alla luce di queste nuove norme, per installare una stufa a pellet in condominio è necessario disporre di uno sbocco a tetto per lo scarico dei fumi.
Per appartamenti ubicati all’ultimo piano non ci sono problemi, ma se si vuole installare la stufa a un piano inferiore, occorre far passare lo scarico dei fumi attraverso la canna fumaria centralizzata.
E se il condominio non dispone di una canna fumaria centralizzata? In tal caso il singolo condomino dovrà provvedere in autonomia a realizzare uno scarico che arrivi fino al tetto, rispettando tutte le norme che però non ledano i diritti dei terzi.
E’ necessario innanzitutto garantire che il decoro architettonico dell’edificio non risulti leso dalla presenza dello scarico.
In secondo luogo, bisogna rispettare tutte le distanze previste da finestre e balconi dei vicini, previste dalle seguenti norme:
- UNI 7129
- articolo 906 del Codice civile.
Quest’ultimo prevede che la distanza deve essere di almeno 75 cm.
Se si rispettano queste norme, per l’installazione di una stufa a pellet in condominio non è necessario richiedere l’approvazione dell’assemblea condominiale, a meno che nel regolamento di condominio non vi siano previsioni espresse che lo richiedano.
Stufe a pellet senza canna fumaria
Si parla di “stufe a pellet senza canna fumaria” e molti potrebbero pensare che queste rappresentino la soluzione ideale per installarne una in condominio.
In realtà, c’è sempre bisogno in qualche modo di smaltire i fumi di scarico.
In questi modelli l’espulsione avviene mediante tiraggio forzato, quindi con una ventola elettrica.
Se c’è un black out i locali potrebbero essere invasi dal fumo, per cui la legge prevede che ci sia comunque un piccolo comignolo a tetto che garantisca il tiraggio naturale.
Quindi anche per installare questo tipo di stufe in condominio, occorre rispettare sempre le stesse regole.
Per concludere, prima dell’acquisto di una stufa a pellet in condominio, verificate le norme di regolamento del vostro e assicurative della possibilità tecnica di poter realizzare lo scarico secondo le regole previste.