Intonaco: meglio premiscelato o tradizionale?
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Di fronte alla scelta di quale intonaco utilizzare per la propria casa nasce un vero dilemma: tradizionale o premiscelato?
Personalmente ho riscontrato da parte dei committenti molta diffidenza nei confronti del premiscelato, per cui molti optano per il tradizionale semplicemente perché si fidano poco di un materiale più moderno e meno sperimentato.
In realtà entrambi i prodotti presentano i loro vantaggi e svantaggi e ciascuno deve essere utilizzato in circostanze specifiche.
Quindi, per effettuare una corretta scelta, la soluzione migliore è conoscerli bene, per poter poi valutare in base alle proprie specifiche esigenze.
Intonaco tradizionale
L’intonaco tradizionale è realizzato in cantiere miscelando un impasto di sabbia o ghiaia, cemento, calce idrata e acqua ed è quindi un materiale completamente naturale, se si eccettua la presenza di eventuali additivi aggiunti per ottenere prestazioni particolari. Permette di conferire alle superfici trattate elevate doti di traspirabilità.
Affinché un intonaco tradizionale sia realizzato a regola d’arte, però, è molto importante che l’impasto sia dosato nella maniera corretta e lavorato nei tempi giusti.
Inoltre la lavorazione è molto faticosa, il materiale deve essere trasportato in giro con la carriola per tutto il cantiere e schizzato sulle pareti con il frattazzo nella maniera giusta.
Il costo della posa in opera dell’intonaco tradizionale, comprensiva del materiale, è superiore a quello dell’intonaco premiscelato.
Il costo minore di questo prodotto è infatti uno dei vantaggi che ha contribuito alla sua diffusione nell’edilizia moderna, in particolare negli ultimi 25 anni. Tale costo è poi certo perché, trattandosi di un prodotto finito, non subisce le oscillazioni dovute al mercato dei materiali inerti.
Intonaco premiscelato
Essendo prodotto in stabilimento, il premiscelato presenta una granulometria omogenea, dovuta a continuità di quantità e qualità dei materiali usati, difficile da ottenere con le componenti lavorate a mano, anche da parte dell’operaio più esperto.
L’omogeneità dei premiscelati, invece, risulta davvero impareggiabile, anche perché i prodotti industriali devono rispettare precisi standard e normative.
Infine, altra variabile che spesso spinge alla scelta del premiscelato è la sua velocità di applicazione, che avviene in maniera meccanica, a spruzzo, e rende i tempi di esecuzione decisamente più rapidi. A parità di tempo impiegato si riesce a completare una superficie più ampia di quella che si riuscirebbe a trattare con l’intonaco tradizionale.
Esistono diversi tipi di intonaco premiscelato, a seconda della composizione e delle prestazioni ottenibili:
- ignifugo
- fonoassorbente
- termoisolante
- deumidificante.
Un motivo per cui in passato l’intonaco premiscelato era abbastanza denigrato era la sua elevata impermeabilità, che non faceva traspirare le mura. Oggi invece si trovano in commercio, nelle linee di prodotti per la bioedilizia, specifici intonaci premiscelati traspiranti.
L’intonaco premiscelato può però presentare anche alcuni difetti di posa in opera, come:
- possibile tendenza allo scivolamento durante la fase applicativa
- scarsa resistenza meccanica
- formazione di fessure dopo l’indurimento.
Si tratta di problemi che si verificano quando si utilizzano prodotti di scarsa qualità, realizzati con materie prime scadenti o dosate male. Inoltre affinché l’intonaco non comporti problemi bisogna osservare precisi accorgimenti anche in fase di applicazione:
- evitare di applicarlo in strati troppo spessi (più di 2 cm)
- non applicarlo su zone che risulterebbero troppo soleggiate o ventilate
- subito dopo l’applicazione proteggere le superfici dalle temperature troppo rigide o dalla calura eccessiva.
Come si può vedere si tratta in linea di massima di consigli da seguire anche per l’applicazione dell’intonaco tradizionale, che possono garantire il conseguimento di un ottimo risultato.
Su un muro a premiscelato che mi crea muffa interna che mi consigli per evitare scambio termico
Non basta mettere “qualcosa” su un intonaco per evitare la formazione di muffa: è necessario individuare correttamente le cause e agire su più fronti. architetto Carmen Granata