IVIE, come calcolarla
0 commentiTorniamo sull’argomento IVIE perchè a pochi giorni dalla scadenza del pagamento dell’imposta sugli immobili posseduti all’estero dagli italiani, arriva la circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate che fornisce tutte le istruzioni.
A pagare l’Ivie saranno i proprietari, i titolari di diritto reale di usufrutto, uso o abitazioni, enfiteusi e superficie degli immobili esteri. Ma non solo, la pagherà anche il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e il locatario di immobili.
Per gli immobili situati nei Paesi del Commow Law, la cui legislazioni distinguono tra proprietà fondiaria (freehold) e possesso di beni (leasehold), a corrispondere il tributo saranno solo i possessori di beni e non i proprietari.
Quanto pagare?
Per gli immobili situati in Stati Ue o in Norvegia e Islanda, la base imponibile è il valore catastale assunto ai fini delle imposte patrimoniali o reddituali del paese estero.
In quei Paesi dove manca il valore catastale, come Francia, Irlanda, Malta e Belgio, occorrerà considerare il costo di acquisto o il valore di mercato come per gli immobili extracomunitari.
Alla base imponibile va applicata l’aliquota dello 0,76%, proporzionalmente alla quota di immobile posseduta e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il diritto di possesso. L’imposta non è dovuta se l’importo non supera i 200 euro, ovvero per gli immobili la cui base imponibile non supera 26.381 euro.
Laura Candeloro