Quale lampadina? Guida alla scelta
0 commentiCome scegliere la lampadina
Quale lampadina scegliere, oggi? Le lampadine installabili sugli apparecchi di illuminazione presenti in casa sono di diverso tipo.
Ciascuna tipologia di lampadina presenta particolari caratteristiche e diverse prestazioni ma, soprattutto, in un progetto illuminotecnico, è importante anche valutare quella più adatta a ciascun ambiente della casa.
Tipologie di lampadina
Queste sono le diverse tipologie di lampadina disponibili in commercio:
- a incandescenza
- alogena
- fluorescente
- fluorescente compatta
- LED.
La lampadina a incandescenza (la classica lampadina con il filamento) è ormai “in pensione” da qualche anno, ma è possibile trovarla in commercio fino a esaurimento delle scorte.
Queste lampade hanno una scarsa efficienza luminosa, in quanto solo il 5% dell’energia viene trasformata in luce, e durano appena 1.000 – 1.500 ore.
Le lampadine alogene, rispetto a quelle a incandescenza, hanno un maggiore rendimento luminoso e durano circa 3.000 – 6.000 ore, ma si tratta comunque di lampade in classe energetica C o D.
Le lampadine fluorescenti hanno invece una resa molto più elevata, che arriva fino al 25% di energia trasformata in luce, e durano fino a 20.000 ore.
Le lampadine fluorescenti compatte, i cosiddetti neon a basso consumo, hanno dimenisoni molto più piccole e l’attacco simile a quello delle lampade a incandescenza. La loro durata è però funzione del numero di accensioni e spegnimenti.
Possono richiedere un po’ di tempo dopo l’accensione prima di raggiungere la massima intensità e sono disponibili a luce più calda o più fredda.
Il futuro è però oggi rappresentato dai Led, le lampadine di ultima generazione, disponibili in classe A, A+ o A++.
Sono lampade che consentono, a parità di dimensioni, di ottenere un livello di intensità luminosa molto più elevato e durano fino a 50.000 ore.
Possiamo distinguerne due categorie, quelle tradizionali in plastica termica e quelle più recenti in vetro a filamento, con un aspetto molto simile alle lampade a incandescenza.
Possono essere dotate anche di sensori particolari come quelli di prossimità o i crepuscolari.
Cosa valutare nella scelta di una lampadina
Il primo elemento da considerare al momento dell’acquisto di una lampadina è verificare che l’attacco corrisponda a quello previsto dall’alloggiamento dell’apparecchio in cui dovete inserirla.
Esistono diversi tipi di attacchi:
- E27
- E14
- faretti GU10.
Soprattutto le alogene hanno attacchi particolari, per cui richiedono portalampada appositamente predisposti.
Inoltre, poiché funzionano a 12V c’è di solito bisogno di un trasformatore tra la lampadina e il portalampada.
Va fatta poi una valutazione di tipo estetico: occorre cioè considerare se la lampadina sarà o meno a vista.
E’ chiaro, ad esempio, che in una plafoniera le lampadine non saranno a vista, per cui l’aspetto non ha importanza. Se invece l’apparecchio mostra le lampade è più opportuno scegliere le attuali Led a filamento.
Fate poi attenzione alla classe energetica del prodotto scelto. Si può andare infatti dalla classe D delle alogene alla classe A++ delle lampadine Led.
Un altro fattore da tenere in considerazione è la durata. Il basso costo di una lampadina potrebbe infatti indicare una sua breve vita.
Valutate anche la potenza, tenendo conto del fatto che per i Led vanno considerati i lumen e non i watt.
Infine, fate attenzione alla tonalità di colore della luce emessa, che si misura in gradi Kelvin:
- 2.700 K corrispondono a una luce bianca calda
- 3.000 – 4.000 K a una luce bianca neutra
- 6.000 K a una luce bianca fredda.
Quale lampadina per ambienti diversi (interni / esterni)
In una abitazione è sempre preferibile evitare le luci fredde e preferire le tonalità più calde, anche se il colore della luce è un fattore molto soggettivo.
In camera da letto, in particolare, occorre scegliere una luce indiretta per evitare fenomeni di abbagliamento. Esistono a riguardo lampadine a filamento Led con una calotta che orienta il flusso verso l’alto.
La potenza necessaria cambia a seconda della stanza: in bagno e in cucina serve maggiore intensità della luce, mentre nella zona conversazione e in camera da letto le luci possono essere più soffuse.
Le Led strip sono utili in punti in cui occorre avere una buona diffusione della luce, ad esempio sotto i pensili della cucina o negli armadi.
Queste strisce possono essere di una sola tonalità di colore o RGB, consentendo quindi i cambi di colore.
Per gli esterni, come giardini, cortili e vialetti di ingresso, sono molto utili i Led che consentono di impostare funzioni di accensione e spegnimento automatico (ad esempio al passaggio).
Si possono utilizzare anche le strisce led, ma vanno scelte quelle resinate, impermeabili all’acqua.