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Levigatura del parquet, come fare

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Scegliere il parquet per pavimentare la propria casa significa adottare una soluzione in grado di conferire agli ambienti bellezza, calore e comfort senza uguali.

Manutenzione e levigatura del parquet: ogni quanto farle?

Bisogna però essere consapevoli che il legno, in quanto materiale naturale, sarà inevitabilmente soggetto col passar del tempo ai segni dell’usura e del calpestio.

Piccoli graffi, ammaccature o alterazioni del colore sono difetti attenuabili e in molti casi rimediabili operando periodicamente un’adeguata cura e manutenzione. Uno dei pregi del legno è infatti proprio quello di essere un materiale vivo e di poter essere per questo riportato all’originario splendore.

Come levigare il parquet dell'ingressoUna tecnica di manutenzione da mettere in atto periodicamente è  la levigatura, che si effettua con particolari macchine levigatrici e si può anche realizzare in fai da te. Essa consiste sostanzialmente nel rimuovere dal parquet usurato uno spessore di pochi millimetri.

Anticamente la levigatura veniva fatta con polveri o con pietra pomice e prendeva infatti il nome di pomiciatura. La levigatura viene invece eseguita oggi anche come operazione di finitura. Essa consente infatti di ottenere un pareggiamento dei piccolissimi dislivelli che possono esserci tra i listoni appena dopo la posa.

Attenzione: la levigatura è un’operazione da eseguire solo saltuariamente per riportare il pavimento a uno stato simile a quello originario e non come manutenzione ordinaria. Non va effettuata troppo frequentemente perché l’uso degli abrasivi danneggerebbe il legno.

Per una manutenzione più frequente si possono invece utilizzare altri trattamenti, come quelli a cera.

I costi della levigatura del parquet “fai da te”

Come detto in precedenza, la levigatura si può eseguire anche da soli, utilizzando le apposite macchine. Se però non siete particolarmente esperti di questi lavori, è meglio affidarsi a una ditta specializzata. I costi sono di circa 15 – 20 euro al metro quadro.

Macchina per la levigatura del parquetLe macchine levigatrici oggi in commercio sono comunque abbastanza leggere e semplici da usare e si possono facilmente noleggiare. Quindi, se preferite operare da soli, ricordate di tenere sempre la macchina sotto controllo, per

  • evitare che il filo della corrente costituisca un intralcio
  • evitare di soffermarvi troppo su un singolo punto, perché potrebbe rigare il pavimento.

La macchina è anche molto rumorosa, quindi va usata indossando le cuffie antirumore e in orari adeguati per non arrecare troppo disturbo ai vicini.

In caso di fai da te, per conoscere il costo dell’operazione, bisogna mettere insieme il prezzo di noleggio delle macchine e quello per l’acquisto dei materiali: si tratta di una cifra intorno ai 200 euro.

Come si fa la levigatura del parquet

L’operazione avviene grazie a un arnese applicato alla macchina levigatrice, fatto di polvere o pietra abrasiva, che si sposta con movimenti rotatori lungo il piano.

Lo strumento rotante  agisce sulla superficie da trattare con lame chiamate diamante, corindone o carburo di silicio, che effettuano una pressione costante e variabile. Contemporaneamente viene emessa una forte corrente liquida allo scopo di allontanare velocemente tutte quelle particelle di scarto che si formano.

Per questo motivo il lavoro va compiuto tenendo aperte tutte le finestre e chiuse le porte interne, per evitare che le polveri si diffondano in altre zone della casa. Gli strumenti più recenti sono dotati anche di particolari sistemi di aspirazione di tali polveri, ma non ne evitano del tutto la formazione, per cui è utile comunque passare successivamente un’aspirapolvere.

Dopo il primo procedimento di levigatura compiuto a 3 – 4 giorni dalla posa, il parquet necessita di questo intervento di manutenzione straordinaria ogni 7 – 8 anni circa, proprio per rimediare a quelle piccole imperfezioni che si creano con l’usura.Levigare il parquet, consigli

Il numero di levigature a cui un pavimento in legno può essere sottoposto cambia però a seconda del tipo: il parquet prefinito, che ha uno spessore di legno nobile inferiore a quello di un parquet in massello, può supportare da 2 a 4 levigature, mentre un parquet tradizionale può arrivare fino a 6 – 8 interventi.

L’operazione di levigatura in dettaglio

L’operazione di levigatura avviene in più fasi:

#1 La fase preliminare alla levigatura richiede il controllo accurato del pavimento per verificare che non ci siano elementi rotti o spostati. Tale fase serve anche per rilevare la presenza di chiodi o parti sporgenti che potrebbero danneggiare la macchina, oltre che per sgomberare la superficie dai mobili.

#2 Successivamente  si effettua un lavaggio accurato del pavimento con acqua e sapone neutro o con alcool e si attende che sia perfettamente asciutto.

#3 La prima fase vera e propria è quella della sgrossatura e si compone di due operazioni:

  • lisciatura, che avviene passando la levigatrice per fasce parallele partendo dal centro della stanza e poi operando sui bordi
  • lamatura, che si esegue con abrasivi a grana più grossa e avviene secondo direzioni incrociate rispetto alla lisciatura.

#4 Si arriva così alla levigatura  che si esegue con abrasivi a grana più fine e va ripetuta due volte, per avere una superficie completamente liscia.

#5 La stuccatura consiste nella chiusura di pori e fessure tra i listelli mediante un impasto a base di vernice e polvere di legno, passato con una spatola.

#6 Si esegue poi la carteggiatura, seguendo un andamento parallelo alle fibre del legno, per rimuovere  lo stucco in eccesso e ottenere una superficie ancora più liscia.

#7 Prima di eseguire la finitura del parquet si procede con una pulizia profonda del pavimento con un abrasivo a grana finissima.

#8 Infine si esegue la finitura, con vernici, cera o oli.

Le vernici formano un sottile strato impermeabile, facile da pulire e mantenere e possono essere di tipo lucido, semilucido o opaco.

Le diverse finiture

Parquet in soggiornoUna distinzione si può fare tra finiture a solvente e quelle ad acqua.

Visto che queste ultime hanno ormai prestazioni simili a quelle a solvente, sono preferibili perché più ecologiche e sostenibili.

La cera lascia traspirare il legno e ne esalta i colori e le venature, ma richiede più manutenzione e deve essere riapplicata ogni tanto.

L’olio permette al legno di traspirare, visto che non chiude i pori, richiede però più manutenzione della vernice, ma meno della cera.

Poiché le macchine levigatrici hanno difficoltà a raggiungere perfettamente le aree adiacenti ai battiscopa o gli angoli, in queste zone bisognerà utilizzare la levigatrice a nastro o procedere a mano con della carta abrasiva.

 

Articolo scritto da:

Carmen Granata

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Architetto libera professionista e giornalista pubblicista. Si occupa di progettazione e consulenza immobiliare anche online. Il suo sito è "GuidaxCasa".

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