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Nuovo regolamento Terre e rocce da scavo 2017

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Cosa sono le terre e rocce da scavo?

cosa prevede il nuovo regolamento terre e rocce da scavo 2017 una escavatrice al lavoroLe terre e rocce da scavo sono materiali originati dallo scavo in terreni vergini (quindi esenti da rifiuti o da materiali di origine antropica) nel corso di interventi edilizi, come gli scavi per la realizzazione di opere di fondazione.

Questi materiali possono essere conferiti direttamente a discarica come rifiuti oppure essere riutilizzati come sottoprodotti per la costituzione di altri materiali edilizi.

Per essere qualificati come sottoprodotti e non essere considerati rifiuti, le terre e rocce da scavo devono rispondere a determinati requisiti previsti da leggi europee e leggi nazionali.

In ogni caso la loro destinazione deve essere tracciata e definita nel rispetto delle norme previste dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”.

 

Regolamento per il riutilizzo di terre e rocce da scavo

Proprio di recente il Consiglio dei Ministri ha approvato in sede di esame un nuovo regolamento che va a sostituire quello approvato lo scorso luglio che aveva ingenerato molte incertezze e non era mai stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Grazie al nuovo provvedimento potranno essere seguite procedure più veloci per riutilizzare gli scarti di cantiere come sottoprodotti.

Ieri infatti gli operatori si trovavano a dover attendere spesso tempi lunghi per ottenere la preventiva approvazione del piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo da parte delle autorità competenti.
Il nuovo regolamento dovrebbe rendere più veloci i tempi di attestazione di tali requisiti.

Rispetto alla vecchia versione del Dpr, viene inoltre abolita una norma che avrebbe portato a una vera e propria sanatoria dei cantieri abbandonati, consentendo il riutilizzo di materiali di dubbia provenienza.

Campo di applicazione del nuovo regolamento terre e rocce da scavo 2017

Il nuovo regolamento consta di un testo unico che riunisce tutte le disposizioni riguardanti la gestione di terre e rocce da scavo, attualmente distribuite in diversi provvedimenti normativi.

La necessità di questo riordino era stata prevista dal decreto Sblocca Italia (Dl n. 133/2014).

Il testo prende in esame i seguenti aspetti relativi a terre e rocce da scavo:

  • la gestione e l’utilizzo come sottoprodotti quando provenienti da cantieri di dimensioni inferiori a 6mila metri cubi
  • il loro deposito temporaneo
  • l’utilizzo nel sito di produzione
  • la loro gestione nei siti oggetto di bonifica.

Rispetto alle norme spesso incoerenti prima vigenti, ci saranno ora:

  • tempi certi di risposta per le amministrazioni che hanno il compito di fare le analisi
  • deregolamentazioni per la fase di trasporto dei materiali
  • aggiustamenti per materiali inerti
  • chiarimenti di tutte le definizioni.

Novità del nuovo regolamento terre e rocce da scavo 2017

In sintesi, per poter riutilizzare terre e rocce come sottoprodotto non è più necessario ottenere un’autorizzazione, ma basta mettere in atto un meccanismo simile alla Scia.

Il proponente deve presentare il piano di utilizzo all’autorità competente e, dopo 90 giorni, può avviare la gestione dei materiali, facendo valere il silenzio assenso e senza attendere un’approvazione preventiva.

Tra le novità del nuovo testo normativo, alcune riguardano le condizioni di utilizzo delle terre e rocce da scavo all’interno dei siti oggetto di bonifica.

Le nuove norme infatti:

  • individuano procedure uniche per gli scavi
  • caratterizzano i terreni generati dalle opere da realizzare nei siti.

Il nuovo regolamento prevede anche un rafforzamento dei controlli.

Infine, per quanto riguarda i progetti o i piani di utilizzo precedenti alla data di entrata in vigore della nuova normativa, è prevista la salvaguardia della disciplina previgente.

Parole chiave

Articolo scritto da:

Carmen Granata

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Architetto libera professionista e giornalista pubblicista. Si occupa di progettazione e consulenza immobiliare anche online. Il suo sito è "GuidaxCasa".

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