Pavimenti sovrapponibili
0 commentiCambiare pavimento senza fare demolizioni
Quando ci si trova a dover rinnovare una casa, uno dei primi interventi che si prospettano è la sostituzione dei pavimenti.
Questi infatti, una volta rinnovati, sono in grado di dare un nuovo aspetto all’appartamento, senza che sia necessario apportare modifiche murarie.
Anche la sostituzione dei pavimenti, però, comporta la necessità di demolizione di quelli esistenti, con conseguente aumento dei costi e disagio per la presenza di polveri e macerie.
Non mancano comunque le soluzioni di pavimentazione a ridottissimo spessore, che possono essere posati senza rimuovere il pavimento preesistente.
Tra materiali innovativi di nuova generazione e soluzioni datate ritornate prepotentemente in auge, numerose sono le soluzioni a questo problema, tutte caratterizzate proprio dal ridotto spessore, elemento fondamentale per evitare interventi sulle porte interne ed esterne.
Prima di optare per una o l’altra scelta è fondamentale verificare le condizioni del pavimento esistente, per evitare spiacevoli sorprese nella posa in opera. Questo deve essere perfettamente livellato e consistente.
Una volta verificato questo stato, sarà sufficiente la stesa di uno strato di primer per agevolare la sovrapposizione del nuovo materiale.
Vediamo allora quali sono le diverse soluzioni disponibili per risolvere questa problematica.
Pavimenti super sottili in gres laminato
Grazie a una innovativa tecnologia è oggi possibile produrre il gres laminato, un materiale che ha tutte le doti di resistenza tipiche del gres porcellanato, ma condensate in uno spessore molto ridotto che va dai 3 mm ai 3,5 mm.
La resistenza di questo materiale è tale che è possibile realizzare anche lastre di grande formato, fino a 3000 x 1000 mm. In questo caso le lastre sono rinforzate con una particolare stuoia in fibra di vetro.
Il gres laminato ha quindi tutte le caratteristiche per poter essere posato su un pavimento esistente e addirittura sui gradini di una scala.
Pavimenti vinilici autoadesivi
Il pavimento in PVC (polivinile di cloruro) presenta il pregio di poter essere stampato in modo da poter riprodurre qualsiasi finitura, ad esempio il legno, e dona anche una piacevole sensazione al calpestio.
La posa in opera è estremamente facile, anche perché ultimamente viene prodotto in lastre stratificate autoadesive utilizzabili anche in fai da te.
Inutile dire che gli spessori sono veramente minimi, per cui il pavimento in vinile si presta in particolar modo a essere usato per quelle ristrutturazioni in cui non si vuole demolire il pavimento esistente.
Pavimenti in linoleum
Il linoleum ha molte caratteristiche in comune con il PVC (è ideale per la sovrapposizione e può essere utilizzato per dare un nuovo aspetto a una casa in affitto), e con questo viene di frequente confuso.
Tuttavia presenta una differenza fondamentale con il vinile: è riciclabile al 100%. E’ infatti composto da materie prime di origine naturale: olio di lino, farina di legno, farina di sughero, pigmenti coloranti calandrati su un tessuto di juta naturale.
Moquette
La moquette era un tipo di rivestimento molto in auge nel nostro Paese negli anni ’70-’80. Col tempo ha poi conosciuto un lento declino e solo di recente è tornata di moda grazie all’introduzione di nuovi materiali.
Si può applicare su qualsiasi tipo di sottofondo, purché pulito e privo di imperfezioni.
Pertanto, per garantire la giusta livellatura, occorre interporre tra pavimento preesistente e moquette un apposito sottofondo in carta seguito da un secondo strato in feltro o gomma, in modo da consentire una perfetta aderenza.
Pavimenti in resina
Negli ultimi anni stanno conoscendo un grande successo i rivestimenti di tipo cementizio, come cemento resina e resina.
Questi materiali si adattano in maniera particolare a contesti contemporanei e sono apprezzati soprattutto per il fatto che permettono di delineare superfici continue, prive di interruzioni.
Possono essere stesi su qualunque tipo di pavimento preesistente.