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Proposta di legge per anticipo delle detrazioni da parte della banca

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Ecobonus e ristrutturazioni: bonus anticipati dalle banche

E’ stata presentata di recente alla Camera dei Deputati una proposta di legge per trasformare la detrazione decennale per ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche in liquidità immediata, grazie all’intervento di intermediari. finanziari.

La proposta di legge si intitola “Disposizioni per la cessione dei crediti di imposta maturati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante contratto di sconto con un intermediario finanziario” ed è stata formulata tenendo conto degli spunti della Confederazione Nazionale degli Artigiani (CNA).

Come avverrebbe questa trasformazione in liquidità immediata?

In pratica, le banche anticiperebbero le detrazioni del 50% e del 65% sottoforma di prestito concesso con un tasso agevolato, visto che di fatto il finanziamento sarebbe garantito dallo Stato.

In questo modo, chi affronta interventi di ristrutturazione del proprio immobile potrebbe contare su un risparmio immediato, anziché rientrare della spesa iniziale con un recupero rateale in dichiarazione dei redditi durante il corso di 10 anni.

L’obiettivo, oltre a quello di favorire il rilancio dell’edilizia, è anche quello di allargare la platea dei beneficiari dell’agevolazione fiscale. Uno dei vantaggi di questa soluzione sarebbe infatti la possibilità di poter usufruire dell’incentivo anche da parte dei soggetti definiti incapienti.

Chi sono i soggetti “incapienti”?

I soggetti incapienti ai fini Irpef sono coloro che, a causa di un reddito percepito molto basso, non pagano le tasse. Di conseguenza, questi soggetti non possono usufruire di agevolazioni fiscali come quelle per i lavori edilizi. Si stima che siano circa 3 milioni tra i pensionati e 5 milioni tra i lavoratori dipendenti che, in questo modo, potrebbero godere anche loro delle agevolazioni per l’edilizia.

Altri vantaggi della proposta di legge ecobonus e ristrutturazioni: bonus anticipati dalle banche

Un altro vantaggio potrebbe essere quello di rendere più agevoli i lavori da intraprendere in condominio, dove a volte le attività devono essere sospese a causa delle difficoltà economiche di alcuni soggetti.

La legge, se andrà in vigore, potrebbe anche porre un freno al ricorso al lavoro nero.

Questo appare infatti spesso come una soluzione per ottenere un vantaggio economico immediato a fronte del rimborso decennale. Per questo, per i contribuenti appare una soluzione attrattiva la non fatturazione immediata di una parte dei lavori allo scopo di pagare una somma inferiore.

Dal 2013 si è registrata una diminuzione degli interventi di ristrutturazione edilizia.

Quindi l’on. Sara Moretto si è fatta promotrice e depositaria della proposta di legge, per favorire una crescita delle spese nel settore dell’edilizia e determinare un rilancio dell’economia e una crescita occupazionale.

Ma come richiedere l’anticipo da parte della banca?

Il contribuente, cittadino o impresa (nel caso delle detrazioni 65%) deve individuare l’istituto di credito a cui richiedere il finanziamento e indicarlo in un apposito modello che dovrà essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate.

Da quel momento in poi il cittadino o l’impresa pagheranno solo la parte della fattura non inclusa nel beneficio fiscale, mentre il restante 50% o 65% sarà a carico della banca, che lo recupererà nell’arco di 10 anni.

Naturalmente, per il cittadino ci saranno dei costi dovuti alla cessione del credito, per cui gli importi da pagare non saranno esattamente del 50% e 50%, o del 35% e 65%.

Tuttavia, tali oneri non dovrebbero essere eccessivamente alti, in considerazione che l’attuale valore del taso di sconto è del 3,09%.

Si stima che i costi per lo Stato dovrebbero essere di circa 100 milioni di euro dal 2018, anche in considerazione di circa 450 milioni di nuove entrate.

Ci si augura quindi che questa proposta di legge possa trovare favorevole accoglimento ed entrare presto in vigore, ma il tutto rimane ovviamente legato al fatto che le detrazioni 50% e 65% siano prorogate anche per il prossimo anno.

Allo stato attuale infatti esse sono in scadenza per il 31 dicembre 2016, mentre dal 2107 dovrebbe tornare in vigore un’aliquota unica del 36%.

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