Richard Sapper, il designer della radio “Cubo” e della lampada “Tizio”
0 commentiIl nome di Richard Sapper forse non dirà molto ai più, ma chiunque abbia un minimo interesse, professionale o solo dovuto a curiosità, per il mondo del design non potrà non associarlo a tanti piccoli oggetti diventati icone dei tempi moderni e oggi esposti nei musei più importanti del mondo, come il MoMa di New York, il Centre Pompidou di Parigi e la Triennale di Milano.
Sapper è un designer tedesco nato a Monaco nel 1932, ma diventato praticamente milanese d’adozione, probabilmente uno dei meno noti al grande pubblico, nonostante le sue creazioni siano tra gli oggetti più diffusi nelle case.
Scomparso a 83 anni lo scorso 31 dicembre, merita sicuramente un breve ricordo.
Sapper si trasferì a Milano nel 1958, dopo aver lavorato nel reparto styling della Mercedes Benz, e nel capoluogo lombardo collaborò dapprima con l’architetto Gio Ponti per poi passare all’ufficio design della Rinascente.
Nel 2014 gli era stato conferito il Compasso d’Oro alla carriera, il più prestigioso riconoscimento attribuito ai designer. Ma in realtà ne aveva già vinti ben 10, l’ultimo è stato solo quello che ne ha voluto celebrare la lunga e prestigiosa carriera e che ha messo in evidenza le sue doti in grado di fargli creare oggetti anche molto distanti tra loro per contesto e finalità.
Basta ricordare solo alcuni di questi articoli e le aziende per le quali li ha progettati, per capire la portata di Sapper nell’ambito del design moderno:
– le lampade Tizio e Aretusa per Artemide
– la caffettiera 9090 e il bollitore 9091 di Alessi
– le sedie della Sapper Chair Collection disegnate per Knoll
– il sistema di mobili per ufficio Dalle 9 alle 5 per Castelli
– il computer Think Pad 700 C della IBM
– la maniglia Laser di Olivari
– la bicicletta Zoombike di Elettromontaggi.
Tra gli altri suoi oggetti – simbolo possiamo annoverare la collezione di coltelli da carne La Cintura di Orione, disegnata ancora per Alessi in anni recenti, nel 2009.
Per oltre 18 anni Sapper ha collaborato con l’architetto Marco Zanuso, con il quale ha firmato alcune delle icone degli anni Sessanta, come la radio TS 502, meglio nota come “Cubo”, progettata per Brionvega (er la quale ideò anche i televisori Black, Algol, Doney) e il telefono Grillo della Siemens.
La radio Cubo è formata da due scocche cubiche in plastica arancione dagli spigoli arrotondati: da chiusa appare come una sorta di scatola, da aperta le due sezioni si uniscono posteriormente grazie a una piccola calamita; l’interno invece è in plastica nera.
Il telefono Grillo rappresentò una vera e propria rivoluzione negli anni Sessanta per a sua forma originale che lo distingueva dai tradizionali telefoni in bachelite. Grillo si chiude “a conchiglia” e per questo è considerato l’antesignano dei moderni telefoni cellulari. I numeri vengono composti pigiando dei tasti inseriti all’interno della tradizionale rotella, mentre il caratteristico trillo della suoneria ha poi dato il nome al telefono.
Altra proficua collaborazione fu quella con Gae Aulenti, con la quale aveva fondato un gruppo di studio dei sistemi di trasporto moderni. Quest’ultimo fu uno dei temi che maggiormente lo appassionarono, tanto che lavorò anche come consulente alla Fiat per alcuni suoi modelli.
Il segreto degli oggetti disegnati da Sapper sta forse nella straordinaria combinazione tra innovazione dei materiali ed essenzialità del disegno.
Una curiosità: Sapper fu contattato da Steve Jobs per lavorare alla Apple, ma rifiutò il trasferimento in California, per restare a Milano. Chissà, forse un’occasione mancata.
Ma ricordiamo più nel dettaglio qualcun altro dei suoi oggetti.
Il bollitore 9091, non appena il vapore comincia a diffondersi, emette dal beccuccio due note: un SI e un MI. Sapper volle questo suono melodioso per eliminare lo sbuffo ansiogeno e imperioso dei vecchi bollitori. Il fischietto fu reperito, dopo numerosi tentativi, presso un artigiano della Foresta Nera.
Il bollitore è per i popoli del Nord ed Est Europa un oggetto quasi “sacro”, qualcosa di analogo a quanto per noi rappresentato dalle caffettiere.
Ma Sapper si è occupato anche di queste, come la caffettiera 9090 sempre di Alessi. Si apre e chiude con una mano sola, senza che ci sia bisogno di avvitare e svitare.
Altro oggetto famosissimo è la lampada da tavolo Tizio di Artemide, caratterizzata da un perfetto gioco di pesi e contrappesi, per cui appare in un costante equilibrio qualunque posizione assuma e non si vedono altri fili, oltre a quello che va dal basamento alla presa di corrente.
Tizio fu una delle prime lampade a utilizzare una lampadina alogena a basso consumo.
Il computer Think Pad 700 C della IBM è invece considerato il precursore dei laptop e si distingueva dai personal computer prodotti fino ad allora, tutti i grigi, anche per il suo colore nero.
E ora, che attraverso la storia di Sapper, abbiamo percorso questo breve excursus nel mondo del design, quanti di voi hanno riconosciuto di avere o aver avuto un suo oggetto in casa?