Tasselli a espansione: quali usare sui mattoni forati?
I tasselli a espansione sono sistemi di fissaggio che si sfruttano in specifiche applicazioni.
In particolare li si utilizza quando si deve inserire una vite all’interno di una parete; permettono un’ottima tenuta di questa e, utilizzando il tassello corretto, si aumenta in modo sensibile il carico che essa può sopportare.
Spesso li si utilizza per fissare infissi, mensole, strutture di vario genere alle pareti.
Non tutte le strutture in muratura sono però uguali tra di loro, vediamo nello specifico quali tasselli a espansione si utilizzano sulle pareti in mattoni forati, quando è necessaria un’ottima tenuta nel tempo.
Il tassello giusto per ogni compito specifico
Basta guardare un catalogo di tasselli per capire che in commercio ne esistono decine di tipologie, senza considerare le differenti misure e materiali. Questo perché questi semplici accessori si sfruttano in tantissime situazioni, su materiali molto diversi tra di loro.
Perché il tassello consenta di “tenere”, quindi permetta di fissare al meglio la vite e la struttura per cui la si sta utilizzando, deve offrire alcune caratteristiche essenziali.
A partire dalla sua corretta lunghezza, deve essere inserito facilmente fino in fondo al foro nella parete in muratura, nell’eventuale rivestimento della stessa e nell’oggetto che si sta fissando sulla parete.
Una delle situazioni più delicate è il fissaggio dei serramenti, perché la struttura in sé ha uno spessore significativo e perché la vite deve rimanere ben salda in posizione per anni, su una parete che in genere è in mattoni forati.
I tasselli per forati duraturi e resistenti sono solitamente in nylon, materiale che resiste all’esposizione alle intemperie e ai cambiamenti del clima nel corso del tempo.
Oltre a questo, presentano una lunghezza elevata, per poter attraversare anche pareti con rivestimenti e la struttura dell’infisso. In molti casi insieme al tassello in plastica si sfruttano anche degli ancoranti chimici.
Cosa sono gli ancoranti chimici?
Un ancorante chimico è un composto fluido che si inserisce nel foro in cui si posiziona il tassello. Il composto è solitamente una resina polimerica, che si indurisce a contatto con l’aria, in vari casi costituita da più di un componente.
Una volta essiccato, l’ancorante aumenta la tenuta del tassello, garantendone l’immobilità nel corso degli anni.
Questo tipo di ancorante si sfrutta soprattutto quando i tasselli sono inseriti in pareti di mattoni forati. Questo perché in sezione il mattone presenta varie sottili zone, su cui il tassello classico a espansione può fare presa, ma presenta anche dei vuoti, dove sono presenti i fori del mattone.
L’ancorante chimico va a colmare quei fori, permettendo al tassello di espandersi e fare presa su tutta la sua lunghezza. Questo consente al tassello posizionato in una parete di mattoni forati di tenere anche con sollecitazioni elevate, correlate ad esempio al carico dell’oggetto fissato a parete.
Gli ancoranti chimici si sfruttano in edilizia per il fissaggio degli infissi, ma anche per strutture molto pesanti o che sono sottoposte a costanti sollecitazioni. Si pensi ad esempio all’infisso che sostiene una grande porta basculante o al portone sezionale di un capannone.
La scelta dei professionisti
Quando un tassello deve offrire una tenuta molto elevata è consigliabile per il professionista scegliere prodotti di alta qualità, che siano progettati per il compito per cui li si sta scegliendo.
I tasselli a espansione per uso professionale sono disponibili in tante varianti diverse, ognuna delle quali, però, presenta nella propria scheda tecnica tutte le informazioni necessarie per un utilizzo corretto, a partire dal carico massimo possibile o all’eventualità di sfruttare anche un ancorante chimico per aumentare il carico possibile sul singolo tassello.
Prima di acquistare i tasselli è consigliabile quindi verificare le opzioni disponibili e scegliere con attenzione, valutando il singolo campo di applicazione di questi.