Window Socket, la presa di corrente da finestra a energia solare
0 commentiLa presa solare da finestra Window Socket
Window Socket (letteralmente la “presa da finestra”) è una innovativa soluzione per gestire i consumi elettrici in casa e ridurre i costi in bolletta.
In pratica, si tratta di una presa di corrente applicabile sul vetro di una finestra grazie a una potente ventosa. Se la finestra è ben esposta al sole, la presa si ricarica con l’energia ricavata dai raggi solari e può essere utilizzata per far funzionare diversi piccoli apparecchi elettrici presenti in casa.Certo non si possono ricaricare grandi elettrodomestici, ma sicuramente per uno smartphone, un tablet o una lampadina la presa può essere utile.
Infatti, Window Socket è dotata di piccoli pannelli fotovoltaici che, dopo aver accumulato per qualche ora l’energia necessaria, sono in grado di alimentare questi dispositivi di dimensioni contenute. Si tratta di fatto di un caricabatteria, ma a differenza di quelli comuni, anche portatili, ricava energia elettrica direttamente dal sole.
Ideatori del dispositivo per l’azienda americana Yanko Design sono due designer coreani, Kyuho Song e Boa Oh, il cui intento era quello di creare una soluzione portatile ma soprattutto ecosostenibile. E questa presa di corrente portatile lo è, visto che è leggera e di dimensioni davvero compatte e si può trasportare anche in tasca, per poter essere utilizzata in qualsiasi luogo.
La presa è dunque più un oggetto di design che non un’innovazione tecnologica, visto che dal punto di vista tecnologico non fa altro che utilizzare soluzioni già diffuse e collaudate.
Window Socket, dopo essere stata attaccata a una qualsiasi superficie illuminata, necessita di circa 5 – 8 ore di ricarica per poi poter teoricamente fornire per almeno 10 ore consecutive energia elettrica “pulita”, grazie alla batteria di accumulo da 1000mAh in dotazione. La presa potrà essere così utilizzata sia in casa che all’esterno, portandola con sé. Risulta utile per chi trascorre molte ore fuori di casa e vuole ad esempio ricaricare lo smartphone con un’energia pulita.
La forma e il funzionamento sono molto semplici: all’esterno dell’oggetto ci sono sia la ventosa, per poterla attaccare al vetro, che le piccole celle solari esposte al sole; all’interno c’è invece la vera e propria presa a cui attaccare gli apparecchi da ricaricare.
Non necessariamente deve essere attaccata a una finestra, ma può essere fissata anche ai finestrini dei mezzi di trasporto, come il vetro dell’auto, di una nave o di un aereo.
Ma all’energia elettrica fornita senza l’ausilio di fonti inquinanti questa presa unisce l’effetto suggestivo di sembrare collegata direttamente al sole, infatti quando è attaccata a un vetro pare sospesa nel vuoto.
Certo, questo dispositivo presenta anche alcuni limiti:
- 8 ore per la ricarica non sono poche e soprattutto è difficile avere tante ore continuate di sole, per cui, per avere sempre l’orientamento migliore bisognerà cambiare più volte la finestra a cui attaccarla
- le batterie funzionano bene solo quando sono nuove
- le dimensioni dei pannelli fotovoltaici sono molto ridotte per cui ci sarebbe bisogno di un materiale super performante
- la ricarica si attacca a dispostivi che funzionano con prese USB da 5 Volt e non ai comuni apparecchi di casa che funzionano con 200 Volt.
La tecnologia è ancora in fase di brevetto, per cui è sicuramente passibile di sviluppi e miglioramenti futuri. I due ideatori infatti la stanno ulteriormente sviluppando al fine di superare gli ultimi ostacoli tecnici.