Il Catasto, cos’è?
0 commentiMappe, planimetrie e visure catastali sono termini molto ricorrenti nel linguaggio immobiliare, ma spesso poco chiari ai non addetti ai lavori.
In particolare, quando si ha a che fare con la casa o si entra nel merito di una compravendita immobiliare, capita inevitabilmente di imbattersi nel termine “catasto” e derivati.
Ad esempio, per vendere un immobile, servono la visura e la planimetria catastale
In cosa consistono esattamente? E che tipo di informazioni ci danno?
Catasto Terreni e Catasto Fabbricati
Il catasto può essere definito come l’inventario dei beni immobili situati in un determinato territorio.
In Italia distinguiamo tra:
- Catasto Terreni
- Catasto Fabbricati (o Catasto Urbano)
Entrambi sono stati istituiti con finalità essenzialmente fiscali.
Nel tempo poi hanno assunto grande importanza dal punto di vista civile (es. cartografie, compravendite, atti notarili, espropri pubblica utilità, etc.) e urbanistico.
Esistono poi altri catasti (Agrario, Viticolo, Olivicolo, Forestale, Acque, etc.) con finalità diverse di tipo statistico/economico o giuridico.
In particolare il catasto fabbricati (catasto urbano) è:
- geometrico: rappresenta il bene immobile su una mappa attraverso un rilievo planimetrico
- particellare: individua ogni bene immobile attraverso una singola particella denominata unità immobiliare: “porzione di fabbricato, fabbricato intero o insieme di fabbricati, di per se’ atto a produrre reddito proprio indipendente”. In pratica l’unità immobiliare è un’unità funzionale, autonoma
- non probatorio: non fornisce prova giuridica della proprietà.