Dove è meglio installare la caldaia?
0 commentiIl posto in cui installare la caldaia non è un particolare di poco conto: insieme alla manutenzione, infatti, anche la corretta installazione del generatore di calore è fondamentale per garantirne l’efficienza e la durata per molti anni.
Installazione della caldaia all’interno o all’esterno dell’abitazione
Le caldaie possono essere installate all’interno o all’esterno della casa.
Solitamente si sceglie la seconda soluzione, vuoi per mancanza di spazio, vuoi per garantire un corretto prelievo dell’aria necessaria alla combustione.
Per la caldaia a condensazione il problema non si pone, perché in questo caso il bruciatore è racchiuso in una camera stagna in cui una ventola elettronica garantisce l’apporto di aria necessaria.
Quando comunque la caldaia viene posizionata all’esterno è necessario usare alcuni accorgimenti per proteggerla dagli agenti atmosferici.
Si possono usare a questo scopo due soluzioni:
- proteggere la caldaia con un mobile progettato ad hoc, oppure
- scegliere un modello appositamente progettato per l’esterno, con una copertura in grado di proteggerlo da pioggia, vento, umidità e temperature rigide fino a -15 gradi.
L’apparecchio progettato invece per essere installato all’interno, funziona anche se messo fuori, ma la sua durata nel tempo ne risulta praticamente dimezzata.
Lo scarico dei fumi
Lo scarico dei fumi della caldaia può essere garantito in tre modi:
- diretto a tetto
- mediante canna fumaria
- a parete.
Nel primo caso, una tubazione in PVC fuoriesce direttamente dalla caldaia e porta i fumi all’esterno dal tetto. Il materiale è particolarmente adatto per evitare la corrosione dovuta ai fumi acidi.
La soluzione della canna fumaria replica lo scarico direttamente dal tetto. La costruzione di questo tipo di struttura risulta però particolarmente utile nei condomìni, per raccogliere le tubazioni di scarico di più caldaie.
In caso di scarico a parete, la caldaia disperde i fumi in corrispondenza della parete su cui è installata.
Tuttavia attualmente la normativa consente di utilizzare questo tipo di scarico soltanto in tre casi:
- edifici storici, laddove per motivi di continuità non è considerato opportuno apportare modifiche agli impianti esistenti
- impianti messi a punto prima del primo settembre 2013, che possono conservare lo scarico a parete anche in caso di sostituzione della caldaia
- se il progettista dell’impianto dimostra che non esistono altre modalità per prevedere lo scarico.
Come si può vedere si tratta di situazioni che rappresentano una deroga alle norme generali.
Oltre ai fumi, per le caldaie a condensazione esiste anche il problema dello smaltimento dell’acqua di condensa, caratterizzata da un elevato grado di acidità.
La soluzione più frequente è quella di precipitare la condensa in fognatura, attraverso tubazioni in grado di resistere alla corrosione degli acidi.
Per ulteriori approfondimenti, leggi il nostro post Abbattitore di fuliggine
Chi effettua l’installazione della caldaia?
L’installazione di una caldaia non può essere effettuata in fai da te anche da persone dotate di una buona manualità.
La legge 37/08 prevede infatti che venga effettuata da un tecnico abilitato che ne verifichi il rendimento, attraverso l’esame della combustione e la concentrazione di ossido di carbonio.
I risultati di questi esami vanno riportati nel Rapporto di Efficienza Energetica, di cui viene rilasciata una copia al proprietario, mentre l’altra va depositata entro 20 giorni presso l’amministrazione pubblica che effettua le ispezioni.