Agevolazioni prima casa e il cambio di residenza
331 commentiLa Risoluzione n. 105/E del 3 ottobre 2011 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito diverse cose riguardo le agevolazioni prima casa e il cambio di residenza.
1. L’acquirente di una prima casa, che non può effettuare il trasferimento entro i 18 mesi deve presentare un’istanza all’Agenzia chiedendo la rinuncia all’agevolazione. In sostanza, verserà la differenza d’imposta dovuta, gli interessi calcolati a decorrere dalla data di stipula dell’atto di compravendita, ma non pagherà la sanzione del 30%.
2. L’acquirente, che lascia passare il termine dei 18 mesi senza trasferire la residenza e senza presentare un’istanza di revoca all’Agenzia, decade dalle agevolazioni “prima casa” e dovrà pagare la differenza di imposta, gli interessi e la sanzione del 30%.
In questo caso, può sempre ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso, presentando un’istanza all’Agenzia delle Entrate in cui dichiara la decadenza dall’agevolazione prima casa, richiede il ricalcolo e dell’imposta e l’applicazione delle sanzioni in misura ridotta. L’ufficio provvederà a notificare l’avviso di liquidazione dell’imposta dovuta, degli interessi e della sanzione opportunamente ridotta.
Buonasera. A febbraio 2015 ho rogitato per un bilocale. Causa imprevisti dei precedenti proprietari, non sono.ancora entrata in casa. Come scritto nel rogito stesso il termine è il 31 maggio. Quindi non ho ancora la residenza li. E dovemdo fare qualche lavoro e acquistare i mobili non potrò variare la residenza. Il 15 giugno è il termine per il pagamento della tasi. Come devo comportarmi? Non avendo la residenza risulta lo stesso prima casa? Attendo risposta e vo ringrazio.
Roberta
Gentile Roberta,
dovrai pagare IMU e TASI fino a quando non trasferirai la residenza + dimora abituale nella nuova abitazione. Per il calcolo di frazioni di mese, vale la regola del 15 del mese.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Salve, io a luglio 2014 ho acquistato la mia prima casa e a distanza di pochi giorni attivato tutte le utenze inclusa la spazzatura con relativa denuncia all’ufficio tributi del comune di appartenenza. Nel dicembre 2014 ho anche pagato la tasi e la tari per la nuova casa. Io e mia moglie però abbiamo la residenza da un’altra parte sempre nello stesso comune. Ribadisco unici proprietari dell’immobile acquistato. A febbraio 2015 casa è pronta per viverci e ora che sto facendo il cambio di residenza scopro che devo versare l’imu come seconda casa da quando ho acquistato casa. Ma è possibile questo? I termini dei 18 mesi scadono a novembre e le utenze sono attive come residenziale abitazione principale. Cosa devo fare? Ho acceso un mutuo prima casa e trascritto anche su atto.
Gentile lettore,
non bisogna confondere le agevolazioni all’acquisto (c’è tempo 18 mesi), con le imposte comunali: l’esenzione IMU decorre da quando l’abitazione è stata adibita ad abitazione principale (residenza e dimora effettiva). Il comune ha quindi applicato correttamente le imposte.
Un cordiale saluto. Continua a seguire CasaNoi.
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
ho acquistato facendo mutuo abitazione come prima casa 2 anni fa. ho usufruito delle agevolazioni fiscali come prima casa. adesso avrei necessità, dopo 2 anni di spostare la residenza, cosa succede perdo le agevolazioni avute? quando tempo si ha l’obbligo di avere residenza avendo acquistato come prima casa usufruendo delle agevolazioni fiscali? grazie
Gentile lettore,
hai rispettato l’impegno al trasferimento della residenza e pertanto non rischi di decadere dalle agevolazioni fiscali. Ricordati solo che se vendi prima dei 5 anni devi poi riacquistare un’abitazione principale entro 12 mesi dalla vendita e potresti essere soggetto a imposta sulla plusvalenza.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
salve. ho firmato il rogito per acquisto prima casa il 7 maggio e spostato la residenza il 20 giugno (in precedenza ero in affitto, non possiedo altri immobili. non ho spostato immediatamente la residenza per via di lavori di ristrutturazione). devo ancora pagare IMU/TASI. dal 7 maggio al 20 giugno pago come prima o come seconda casa (troverei fosse un assurdo se fosse seconda casa in quanto non possiedo alcun altro immobile). grazie
Gentile lettrice, dovrai pagare IMU per i mesi di maggio e giugno poichè non avevi ancora trasferito la residenza. Un cordiale saluto.
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
nell’anno 2010 acquistai una casa in provincia di massa carrara come prima casa, ho la residenza e ci vivo tutt’ora. nel corso di quest’anno 2015 devo trasferirmi dalla mia compagna che vive in altro comune. vorrei sapere se cambiando residenza, per la mia abitazione di carrara rimangono sempre le agevolazioni per tasse ect. previste per la prima casa. la casa di carrara non la devo ne vendere e ne affittare.
gnell’anno 2010 acquistai una casa in provincia di massa carrara come prima casa, ho la residenza e ci vivo tutt’ora. nel corso di quest’anno 2015 devo trasferirmi dalla mia compagna che vive in altro comune. vorrei sapere se cambiando residenza, per la mia abitazione di carrara rimangono sempre le agevolazioni per tasse ect. previste per la prima casa. la casa di carrara non la devo ne vendere e ne affittare.
Gentile lettore,
dalla data di trasferimento in un altro comune sei obbligato a pagare le imposte comunali come seconda casa, salvo che il tuo comune non preveda esenzioni in cui puoi ricadere.
Un caro saluto
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Buongiorno , io sono proprietario di un appartamento e ne vorrei comprarne uno più grande ovviamente vendendo il primo. Per usufruire delle agevolazioni della prima casa devo rogitare per prima l’attuale ? oppure ho un tempo a disposizione ? grazie
Gentile lettore,
bisogna verificare se l’abitazione attuale l’hai acquistata con i benefici fiscali e se ricade nello stesso comune. In linea di massima dovrai prima vendere e poi acquistare. Richiedi una consulenza al tuo notaio di fiducia.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
buongiorno.
mia moglie ha comprato prima casa nel 2005. siamo sposati in separazione di beni nel 2009.
ora vorremmo cambiarla per una più grande.
come dobbiamo fare?
prima vendere (con rogito) e poi acquistare (con rogito)?
e in che tempi?
come possiamo essere certi di non ritrovarci sul groppone 2 case se la nostra vendita non andasse a buon fine per imprevisti varii?
ad itnegrazione del mio precedente quesito: le case, da vendere e comprare. si trovano nello stesso comune.
Gentile lettore, quando si vende o si acquista casa ci sono sempre ansie perchè gli imprevisti sono tanti. Il consiglio è fare le cose per bene con l’assistenza di professionisti validi. Con il notaio puoi verificare le imposte che dovrete pagrae. Cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Buongiorno, sto acquistando un appartamento (prima casa) nello stesso condominio in cui già ho la residenza (non sono in affitto ma sono ospite di un amico), per poter usufruire delle detrazioni 730 e altre agevolazioni, devo comunicare al comune che mi sposto in quella particella?
Tra l’altro io non sono nello stato di famiglia del mio coinquilino ma risulto da solo.
Grazie per l’aiuto
Gentile lettore,
chiedi al comune una variazione della residenza all’interno del condominio (dall’interno n… all’interno n….).
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Salve,
ho acquistato un immobile questo lunedì.
Il vecchio proprietario mi chiede di non spostare ancora la residenza , per suoi problemi personali. Comunque la casa è effettivamente mia ed è vuota.
Mi chiedo, io posso comunque procedere con il cambio residenza, senza avere nessuna complicazione?
E nella domanda per la TASI devo indicare per forza il vecchio proprietario?
Grazie mille,
Gianfranco
Gentile Gianfranco, la residenza del vecchio proprietario ritengo che non ti riguardi direttamente. Nell’atto di compravendita immagino sia scritto che l’abitazione viene consegnata libera da persone e da cose. Anche se il precedente proprietario mantiene la residenza, non ha comunque titolo per abitarla. Sei tu che dovrai andare in comune e comunicare che sei il nuovo proprietario e quindi dalla data del rogito saranno a tuo carico le imposte comunali. Quando vorrai, potrai chiedere la residenza. Ti consiglio inoltre di volturare le utenze.
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Salve, ho appena acquistato un immobile come prima casa, devo ristutturarlo, pertanto ho ancora la residenza a casa dei miei genitori, è vero che devo pagare l’IMU come se fosse una seconda casa finchè non c’è l’effettiva residenza?
Grazie, Ambra.
Gentile Ambra, quanto scriv è corretto: l’IMU si paga fino a quando non si trasferisce la residenza. Vale la data di richiesta. Dopo il 14 del mese scatta l’obbligo di pagare anche il mese in corso.
Ti saluto cordialmente.
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Buongiorno,
in gennaio 2015 ho acquistato un immobile prima casa nel comune dove già risiedo. Per potere detrarre gli interesse passivi del mutuo, entro quanto tempo devo prendere la residenza ? 6 mesi o 1 anno?
Grazie
Gentile lettore, per la detrazione degli interessi passivi, l’abitazione va adibita ad abitazione princiapale (residenza e dimora effettiva del nucleo familiare) entro 12 mesi dall’acquisto.
Vedi pag 41 istruzioni compilazione mod 730 Ag Entrate
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli
Buongiorno,
meno di un anno fa ho acquistato la mia prima casa dove già risiedo, adesso per motivi di lavoro sono stata trasferita in un altro comune, avrei quindi anche l’esigenza di spostare la mia residenza, posso farlo senza perdere le agevolazioni di cui ho usufruito per l’acquisto? posso rivendere la mia casa e acquistarne un’altra? oppure mi consiglierebbe di stipulare due contratti di locazione, come inquilina e affittuaria, in attesa che passino i 5 anni?
Gentile lettrice, hai correttamente trasferito la residenza nell’abitazione acquistata. Se trasferisci la residenza non decadrai dalle agevolazioni fiscali avute! Però, se vendi prima dei 5 anni, per non decadere dalle agevolazioni all’acquisto, sei obbligato a riacquistare un’abitazione principale entro dodici mesi dalla vendita. Ti saluto cordialmente.
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Buongiorno
Ho acquistato un immobile e acceso un mutuo trentennale, cointestato col coniuge, da più di cinque anni ma adesso, da separato con figli, risiedo e lavoro in un’altra Regione.
Se dovessi trasferire la mia residenza cosa accadrebbe? Perderei pure i benefici del tasso agevolato su prima abitazione e la Banca ricalcolerà la rata?
Grazie in anticipo.
Gentile lettore, la banca non può cambiare le condizioni contrattuali in maniera unilaterale. Se trasferisci la residenza, le condizioni economiche del mutuo rimarranno invariate, ma perderai la possibilità di detrarre gli interessi passivi dalla tua dichiarazione dei redditi. Cosa diversa è se la regione o altro Ente contribuisce nel pagamento degli interessi: rileggi bene il contratto di mutuo e, nel caso, chiedi informazioni all’Ente su cosa accade se trasferisci la residenza. Ti saluto cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Buongiorno,
ho intenzione di affittare la mia prima casa e spostarmi in un altra abitazione più grande come inquilina.
L’abitazione dove andrei a stare è nello stesso comune della mia prima casa che posseggo da oltre cinque anni.
Il quesito che vorrei porre riguarda sia le agevolazioni per quanto riguarda la IUC sia per la tipologia di imposizione fiscale a cui sarei sottoposta essendo contemporaneamente locatrice ed affittuaria.
Grazie
Gentile lettrice, con questo cambiamento, per l’abitazione di proprietà perderai l’esenzione IMU prima casa e, dal momento del trasferimento, pagherai IMU e quota TASI a carico del proprietario. Per quella dove risiederai in affitto, pagherai TASI di competenza dell’affittuario e TARI (tassa rifiuti). Ti saluto cordialmente.
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Buongiorno, non mi è chiaro se è sufficiente spostare la residenza nel comune in cui si trova l’immobile acquistato come prima casa o se la residenza va spostata esattamente all’indirizzo dell’immobile. Specifico che non ci sono mutui di mezzo. Grazie per il chiarimento.
Gentile lettrice,
è sufficiente spostare la residenza nel comune dove si acquista entro 18 mesi. Unica eccezione è quando si acquista dopo aver venduto prima dei 5 anni : in questo caso viene richiesta la residenza e la dimora effettiva (reqisito di abitazione pricipale) entro 12 mesi.
Un cordiale saluto.
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Gentile CasaNoi, rileverò una casa dai miei fratelli e mi trasferirò lì coi miei figli, scegliendola come abitazione principale. A mio figlio di 18 anni intesterò l’appartamento dove abbiamo vissuto dal 2001. Egli proseguirà a vivere tuttavia con noi e gestirà l’affitto dell’appartamento (ai fini del proprio mantenimento economico per il suo percorso di studi successivo..). Da quanto appreso potrà agevolarsi della tassazione “acquisto prima casa” per l’acquisto, ma non ho capito come si regoleranno le tasse Imu e tarsi nel suo caso permanendo a vivere nella nuova casa con me e la sorella?
Riguardo la transazione dell’appartamento fra me e mio figlio, come suggerisce sia conveniente regolarla? Evitando la donazione, che mi è stato riferito può creare problemi successivi alla vendita del bene, come effettuare le transazioni di denaro visto che egli non è autonomo economicamente?
Ha altri suggerimenti?
Grazie.
Gentile lettrice,
non si può ottenere sempre quello che si vuole, e in particolare non pagare imposte. “Intestare una casa ” al proprio figlio significa donazione o vendita: in entrambi i casi ci sono delle problematiche. Parlane con il tuo notaio. Perchè non imposti l’acquisto in maniera più lineare? Valuta la possibilità di acquistare la casa dai fratelli senza chiedere le agevolazioni fiscali. E’ vero che pagherai più imposta per l’acquisto, ma è anche vero che risparmierai i costi dell’atto di vendita o donazione a tuo figlio (+ imposte). Con riferimento alle imposte comunali, nella nuova casa dove andrai ad abitare, sarai esentato dall’ IMU prima casa. Per quella attuale pagherai IMU ordinaria (così come la pagherebbe tuo figlio in caso di locazione).
Un cordiale saluto.
Giuseppe Palombelli, CEO di CasaNoi
Ho acquistato un immobile con le agevolazioni prima casa, ma prima di poterci entrare devo fare dei lavori che mi porteranno via circa 2 mesi, pertanto mi hanno detto che non posso fare ancora il cambio di residenza che resta in un’altra provincia nella casa dei miei genitori. Per quanto riguarda l’imu mi toccherà pagarla come seconda casa fino a quando non sarà effettuato il cambio di residenza?
Saluti.
Giuly
Gentile Giuly,
quanto scrivi è coretto. Si tratta di un “balzello” che ha poca logica. Ti consiglio, una volta effettuato il cambio di residenza, di passare all’Ufficio Tributi del comune per farti calcolare quanto dovuto e se possibile regolarizzare subito, così da non avere una fastidiosa pendenza. A volte il comune richiede l’importo a distanza di anni con raccomandate e quant’altro.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno, mia figlia ha acquistato, da un privato/locatore, un immobile abitativo a giugno 2014 mentre già anagraficamente vi risideva da inquilina. Ha così fruito delle agevolazioni “prima casa” a livello di tassazione A giugno 2015, dovrà trasferirsi stabilmente in altra città per motivi di lavoro, venendo così a perdere il requisito della residenza. A quali conseguenze andrà incontro? Cosa dovrà fare nei confronti dell’Agenzia delle Entrate? In particolare, potrà presentare una istanza di ravvedimento operoso per pagare la differenza di imposta dovuta, con la riduzione della sanzione? E’ possibile, in linea di massima, quantificare le percentuali di differenza di imposte dovute? Ed una volta regolarizzata la sua posizione, potrà liberamente affittare o rivendere tale abitazione?
Grazie, Stefano.
Gentile lettore,
a mio giudizio con il requisito della residenza presso il comune dove ha acquistato, tua figlia ha adempiuto a quanto previsto dalla normativa. Nulla vieta di trasferire la residenza per motivi personali. Ti segnalo, a titolo informativo, che se vende prima dei 5 anni potrebbe essere soggetta a tassazione della plusvalenza (quindi in caso di vendita prima del giugno 2019). Inoltre dopo il trasferimento della residenza, dovrà pagare imposte comunali come “seconda casa” e non potrà più dedurre eventuali interessi del mutuo casa.
Cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Ho acquistato il 20/10/2011 con un mutuo un immobile invocando le agevolazioni prima casa . Ho trasferito la residenza nel comune ad ottobre 2012 . Dovrei trasferire la residenza in altro comune senza vendere l’immobile. Vado incontro alla perdita delle agevolazioni fiscali ? .
Gentile lettore, a mio giudizio con il trasferimento della residenza presso il comune dove hai acquistato, hai adempiuto a quanto previsto dalla normativa. Nulla ti vieta di trasferire nuovamente la residenza per motivi personali. Ti segnalo, a titolo informativo, che se vendi prima dei 5 anni potresti essere soggetto a tassazione della plusvalenza (quindi in caso di vendita prima del 20/11/2016)
Cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
ho acquistato una casa il 15 ottobre 2014 con un mutuo prima casa, la residenza verrà cambiata quando i lavori di ristrutturazione saranno finiti. Vorrei sapere se il cambio di residenza bisogna effettuarlo 45 giorni prima della scadenza dell’anno e cioè il 30 agosto 2015 o è sufficiente anche due giorni prima esempio il 13 ottobre 2015 per poter mantenere il diritto di detrazione degli interessi sul mutuo?
Gentile lettrice,
l’Agenzia delle Entrate per l’accertamento del requisito della residenza fa riferimento alla data risultante dai Pubblici Registri Anagrafici. Per intenderci, fa riferimento il certificato di residenza. La residenza deve risultare trasferita entro 18 mesi nel comune dove acquisti. (se invece hai venduto una prima casa prima dei 5 anni, per non decadere dalle agevolazioni devi ricomprare e trasferire la residenza entro 12 mesi dalla vendita proprio nella nuova abitazione acquistata). Un cordiale saluto,
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno, ho acquistato casa il 9/12/14 e ho fatto cambio di residenza da un altro Comune il 23/12/14. Avendo acquistato come prima casa devo pagare l’IMU come seconda casa per 14 giorni come riferitomi dal CAF? grazie e distinti saluti
Gentile lettrice, quanto comunicato dal CAF è corretto.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Ho venduto prima casa dopo 3 anni,per non cadere in sanzioni ho da poco comprato una parte dell’immobile dove risiedono i miei genitori e risiedo anche io tutt’ora…. Ad agosto mi sposerò ed andrò a vivere in un altro comune in un immobile di non mia propietà.Sono obbligato a spostare la residenza? Se la sposto non perderò le agevolazioni prima casa e pagherò delke sanzioni?Grazie per l’aiuto
Gentile lettore, per non decadere dalle agevolazioni fiscali hai riacquistato entro 12 mesi diritti di proprietà su un’abitazione dove risiedi. A mio giudizio hai adempito a tutti gli obblighi previsti dalla normativa e puoi trasferire liberamente la residenza. Ricordati però che se vendi questa nuova proprietà prima dei 5 anni, potrai incorrere nuovamente in sanzioni e nella tassazione della plusvalenza.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno , che tipo di clausola si deve /puo mettere nel contratto di rogito/mutuo per dichiarare che mi impegnerò a trasferire la residenza nel comune dove ho previsto l’acquisto della casa? Vorrei essere sicuro di beneficiare delle agevolazioni della prima casa. Grazie !
Gentile Giovanni,
sarà il notaio ad inserire nel contratto di compravendita le tue dichiarazioni in merito alla richiesta di agevolazioni fiscali prima casa. Ti saluto cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Ho acquistato una prima casa chiedendo i benefici fiscali per le tasse agevolate (2% anzichè 9% sulla compravendita e 0,25% anziché 2% sul mutuo) a Settembre 2014. Adesso sto vendendo la casa (ho già fatto il preliminare a Dicembre) ma non ho ancora trasferito la residenza presso l’abitazione acquistata (attuale residenza presso diverso comune).
Avendo intenzione di acquistare nuova prima casa entro 12 mesi dalla vendita e di trasferire la residenza entro 18 dall’acquisto della prima casa, vedo cadere le agevolazioni di imposta sull’acquisto della prima casa?
Il notaio del nuovo acquirente mi chiede in vista del rogito un deposito (come garanzia) della somma di euro 7.500,00 che verrà restituita solo quando pagherò all’agenzia delle entrate la quota per la decadenza dei benefici e le penali oppure solo una volta decorsi i termini di prescrizione (che dovrebbero essere 3 anni oltre i 18 mesi, quindi 4 anni e mezzo dall’atto).
E’ corretto chiedere questo tipo di deposito a garanzia che poi l’agenzia delle entrate non darà penali (ipoteche) al nuovo acquirente? Non sarà sufficiente la certificazione che avrò acquistato una nuova prima casa entro i termini e cambiato la residenza per vedere restituito il deposito?
Grazie mille
Gentile Mauro,
quanto richiesto dal notaio è corretto.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Ho ricevuto in donazione una casa non di lusso nel gennaio 2018. Non ho ancora fatto la residenza incorro in qualche sanzione
In generale non c’è alcun obbligo al trasferimento della residenza da parte del donatario. Verifichi però l’atto di donazione: se lei ha chiesto agevolazioni fiscali si è obbligato a trasferire la residenza nel COMUNE (non necessariamente nella casa ricevuta in donazione) entro 18 mesi dall’atto. Ai fini della tassa sulla proprietà IMU, invece lei non può chiedere esenzione perché non è la sua abitazione principale (residenza e domicilio abituale). GP
Salve, a fine 2013 ho acquistato, in nuda proprietà, un immobile in comune diverso da quello di residenza e con agevolazioni fiscali prima casa. Nel Novembre 2014 ho provveduto al cambio di residenza come da dichiarazione fatta il giorno del rogito, ovvero entro i 12 e 18 mesi. Ora vorrei tornare ad avere la residenza dove l’avevo a novembre, con la mia compagna (proprietaria dell’immobile). Incorrerei in qualche sanzione o perderei le agevolazioni? Cordiali saluti
Caro Nicola,
a mio giudizio hai rispettato la normativa in merito al trasferimento della residenza. Pertanto non incorri in sanzioni. Se però vendi prima dei 5 anni potrai essere soggetto a tassazione della plusvalenza.
Ti saluto cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno, ho acquistato la mia prima casa effettuando il rogito in data 31/10/2014 e sono entrato in possesso delle chiavi a fine dicembre. Non ci abito ancora perchè devo fare dei lavori di ristrutturazione. Attualmente vivo con i miei nello stesso comune dove ho acquistato la casa. Vorrei sapere quanto tempo ho per cambiare la residenza ai fini del pagamento TASI come prima casa. Grazie
Gentile lettore,
fino a quando non trasferisci la residenza pagherai le imposte comunali piene, e quindi anche l’IMU.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Commento
Buongiorno vi ho già scritto a metà gennaio ma non ho ricevuto risposta. Riassumo:
In data 20 marzo 2013 ho acquistato un immobile prima casa in una città balneare. Nel dicembre 2013 ho preso la residenza. Ad ottobre 2014 il comune fa un sopralluogo presso la mia residenza e non trovandomi in casa (lavoravo fuori sede e posso accertarlo) mi inviava una raccomandata che recitava che sono entrato a far parte di in una lista di residenti mononucleo di probabile false residenze per accedere alle agevolazioni prima casa, e che ne sarebbero derivati altri due sopralluoghi. Al terzo sopralluogo confermata l’assenza dell’inquilino dovrebbe scattare automaticamente la cancellazione dall’ anagrafe. Il giorno 24/01/2015 è sopraggiunto il 2° sopralluogo da parte del Comune ed anche in questo infrangente ero assente per lavoro e posso accertarlo. Sebbene ho scritto al Comune dicendo che sono reperibile presso l’abitazione i seguenti giorni della settimana dalle ore…alle ore… non sono mai venuti.Chiedo cortesemente consigli in merito, se è giusto che non sono più libero di usare la mia abitazione a mio piacimento perchè anche quando sono libero dal servizio (faccio parte delle forze dell’ordine) devo assolutamente presenziare l’abitazione in occasione del 3° ed ultimo sopralluogo da parte del Comune.
La ringrazio anticipatamente per gli eventuali consigli.
Gentile lettore,
non sono in grado di darti indicazioni precise.
Il consiglio è di rivolgersi ad un legale esperto della materia.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve, ho comprato casa con le agevolazioni prima casa. Ora devo trasferire la residenza da altro Comune ma il Comune dove ho comprato non può farlo in quanto risulta ancora la residenza al vecchio proprietario che, tuttavia, si è trasferito e ha regolarmente la sua residenza anagrafica nel suo nuovo appartamento. Come fare per non incorrere nelle sanzioni? Grazie.
Gentile lettore,
quanto scrivi è paradossale. Esigi dal comune di accogliere la tua richiesta di residenza, esibendo il contratto di acquisto e dichiarando che è effettivamente si tratta della tua dimora abituale. Il comune non può imputare a te cosa dichiara il precedente proprietario. In caso di difficoltà chiedi di parlare con il dirigente o il segretario comunale o un assessore o sindaco.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve e grazie in anticipo. Il mio dubbio è inerente al fatto che venderò la mia casa e farò passare 15 g. per poi rogitare quella nuova utilizzando benefici 1a casa. Naturalmente appena rogiterò la casa nuova prenderò subito la residenza ma nei 15 g antecedenti come funziona con tasi e altre imposte?
Gentile lettore,
TASI e IMU decorrono a carico del proprietario dalla data del rogito.
Ti saluto cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve un informazione:
io sto acquistando casa con agevolazioni prima casa, all’interno però vi è un inquilino e non so se uscirà entro i 18 mesi, io abito coi miei e la residenza è nello stesso comune di residenza dell’immmobile acquistato, se l’inquilino non dovesse uscire a cosa vado incontro come perdite fiscali?
grazie mille
Maurizio
Gentile Maurizio,
hai la residenza nello stesso comune dove hai acquistato e pertanto non sei soggetto ad accertamenti fiscali (decadenza dalle agevolazioni all’acquisto avuto).
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve,
ho acquistato nel gennaio 2013 un appartamento con le agevolazioni prima casa. Ora mi sono trasferita all’estero e sto cercando di affittare quella casa. Affittandola vorrei sposterei la residenza a casa dei miei genitori per evitare di risultare convivente con l’inquilino e far salire la tassazzione rifiuti etc.. perderei le agevolazioni e dovrei pagare una sanzione? cosa mi conviene fare in questo caso? non spostare le residenza?
Gentile lettrice,
puoi tranquillamente affittare l’appartamento e trasferire la residenza dove credi.
Le due immediate conseguenza sono:
– non potrai più dedurti gli interessi passivi dell’eventuale mutuo casa
– dovrai pagare l’IMU come seconda casa.
Solo se rivendi prima dei 5 anni (gennaio 2018) potrai incorrere nella decadenza delle agevolazioni se non acquisti una nuova abitazione entro 12 mesi.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno, innanzitutto complimenti per il blog. A luglio 2011 ho acquistato come prima casa un bilocale di circa 60 mq in provincia di Brescia con le agevolazioni prima casa IVA 4%.. sono in procinto di trasferirmi nell appartamento della fidanzata (situato in un altro comune) e vorrei dare il mio appartamento in affitto. Visto che non sono ancora trascorsi i 5 anni se affitto la casa perdo le agevolazioni e devo pagare sanzioni o qualcosa? Qual è il suo consiglio per affittare senza perdere agevolazioni o ricorrere in sanzioni?
Grazie mille
Angelo
Gentile Angelo,
puoi tranquillamente affittare l’appartamento.
Le due immediate conseguenza sono:
– non potrai più dedurti gli interessi passivi dell’eventuale mutuo casa
– dovrai pagare l’IMU come seconda casa.
Solo se rivendi prima dei 5 anni (luglio 2016) potrai incorrere nella decadenza delle agevolazioni se non acquisti una nuova abitazione entro 12 mesi.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
grazie Giuseppe, gentilissimo! ma anche se cambio residenza e la porto fuori dal comune dove ho la prima casa? cercando su internet ci sono pareri discordanti in merito.
Gentile Angelo,
ti ho già risposto.
Puoi portare la residenza dove credi.
Saluti
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Faccio un esempio concreto, ho casa ad Albano Laziale (RM) presa nel 2011 con le agevolazioni prima casa, ora vorrei trasferirmi a Roma (sede del mio lavoro) e vorrei trasferirci la residenza. Affittando la casa ad Albano Laziale con regolare contratto di affitto, posso perdere i requisiti delle agevolazioni?
Gentile Arianna,
hai rispettato la normativa in merito al trasferimento della residenza. Pertanto non incorri in sanzioni.
Se però vendi prima dei 5 anni potrai essere soggetto a tassazione sulla plusvalenza.
Ti saluto cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno, ho acquistato con i benefici prima casa a maggio 2014,ora dovrò spostare la residenza entro novembre 2015. La casa è attualmente locata, ma ho iniziato la pratica per lo sfratto e non so se ce la farò a “cacciare” il locatario moroso entro i termini. Domande/curiosità:
– si è detto che basta trasferire la residenza dentro la casa entro 18 mesi per beneficiare delle 3 agevolazioni ovvero esenzione pagamento Imu, scarico interessi passivi e iva agevolata. Non sapendo se riesco o meno a trasferire la residenza entro 18 mesi e quest’anno inizio a scaricare gli interessi e a non pagare l’Imu, poi incorrero’ in sanzioni?
– qual’è il tempo che intercorre tra lo spostamento della residenza nella casa oggetto di acquisto ed un eventuale nuovo trasferimento di residenza in un altrocomune per non perdere le agevolazioni IVA.
Gentile lettore,
rispondo per punti
a) se non riesci a trasferire la residenza nell’abitazione acquistata entro 18 mesi:
– ai fini delle agevolazioni all’acquisto di cui hai beneficiato è sufficiente avere la residenza nel comune dove hai acquistato. Se non lo fai dovrai pagare la differenza d’imposta + interessi e sanzioni
– dovrai pagare IMU seconda casa fino a quando non trasferirai la residenza e la dimora della tua famiglia (abitazione principale)
– non potrai scaricare gli interessi passivi del mutuo fino a quando non trasferirai la residenza e la dimora della tua famiglia (abitazione principale)
b) non esiste una norma che preveda una durata minima per la residenza. Se hai acquistato con iva agevolata l’importante è che tu abbia trasferito la residenza nel comune entro 18 mesi. Se però rivendi prima dei 5 anni, puoi andare incontro a tassazione della plusvalenza e perdita delle agevolazioni all’acquisto se non ricompri un’abitazione principale entro 12 mesi dalla vendita.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve, io ho fatto il rogito il 25 .7.13 ancora non ho finito i lavori per vari problemi quindi non posso prendere la residenza in quella abitazione.leggendo sui forum ho visto che si parla di prendere la residenza anche in un altra abitazione basta che sia sita nel comune dove si trova la mia abitazione. Il termine fissato quindi è il 25 gennaio 2015?posso fare il cambio anche il 2gennaio 2015?grazie mille
Gentile Guido,
chiedi il cambio di residenza nel comune al più presto e accertati che venga formalizzato entro il 25 gennaio attraverso un certificato di residenza. Sarà questo il documento che attesterà che hai soddisfatto l’obbligo di legge. Diversamente incorrerai in sanzioni.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve,
ho comprato casa in comproprietà con la mia fidanzata godendo delle agevolazioni fiscali per la prima casa, anche quelle relative al mutuo. Sull’immobile è intervenuto un sequestro penale per cui non siamo riusciti ad andare ad abitare lì. Nei 18 mesi soltanto io ho provveduto a trasferire la residenza, mentre la mia compagna non l’ha fatto. L’agenzia delle Entrate adesso ha notificato alla mia compagna due cartelle, con le quali vuole vuole l’imposta piena più una sanzione. Vi chiedo: essendo il mutuo e l’acquisto fatto al 50%, Equitalia non dovrebbe chiedere alla mia compagna solo le imposte maggiorate per la parte del 50%?
Gentile Sergio,
è difficile rispondere non avendo visionato la documentazione (ti prego di non inviarla a CasaNoi…).
Il consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista di fiducia.
Mi sembra comunque di capire che l’Agenzia delle Entrate correttamente ha inviato l’accertamento solo alla tua fidanzata. Per quello che riguarda le imposte sull’acquisto, quando si parla di “imposta piena” si intende l’imposta che si sarebbe dovuta pagare senza l’agevolazione e – chiaramente – riguarda la quota di proprietà acquistata.
Per la tematica del mutuo, forse l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate presumibilmente riguarda la detrazione degli interessi sempre della tua fidanzata, che spettano solo per le abitazioni principali. Nel suo caso non avendo trasferito la residenza non era possibile applicare le detrazioni.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buona sera,4 mesi fa ho acquistato un immobile di cui sono unica proprietaria come prima casa.Attualmente abito in un’ altra provincia a circa 40 km ,con la mia famiglia e i miei suoceri.Quindi prenderò la residenza entro 18 mesi dal rogito.Vorrei sapere se sono obbligata a cambiare l’indirizzo su patente, carta d’identità,e se devo cambiare il mio attuale dottore di base ,visto che questo vorrei evitarlo .Mio marito è proprietario al 50% con i suoi genitori,dell’immobile in cui abitiamo attualmente insieme anche a nostro figlio maggiorenne.Vorrei sapere se mio marito e mio figlio sono obbligati a cambiare residenza, oppure possono rimanere con la residenza attuale.Inoltre se un giorno io decidessi di rispostare nuovamente la residenza ,perderei il diritto alla riduzione dell’imu come prima casa? La ringrazio per tutte le info che potrà fornirmi
Gentile Dana,
l’esenzione IMU prima casa spetta solo all’abitazione principale, ovvero a dove si ha la residenza effettiva del nucleo familiare oltre che anagrafica. Sia te che tuo marito siete proprietari di abitazione; quindi l’esenzione spetta solo per uno dei due immobili visto che siete un unico nucleo familiare.
In merito alle tue domande sul trasferimento della residenza, la richiesta va presentata dal/dai diretto/i interessati. Nel tuo caso mi sembra di capire che sia un cambio di residenza fittizia che faresti solo te per adempiere all’obbligo di trasferimento che hai assunto quando hai acquistato casa richiedendo le agevolazioni fiscali. Non dare per scontato che il comune l’approvi. Il cambio residenza deve essere annotato su patente e libretti di circolazione dei veicoli di proprietà iscritti al PRA.
Grazie per aver partecipato al ns blog
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve, vorrei avere una vostra opinione in merito alla seguente questione: l’ufficio tributi del mio comune ha notificato ieri (25 novembre 2014) il mancato pagamento ici sulla nostra casa per l’anno 2010 e per alcuni mesi del 2011.
La casa e’ cointestata pertanto sono stati inviati 4 bollettini (2 per me 2 per mio marito) con importi diversi.
Queste le condizioni:
Per me è stato acquisto prima casa, non ne ho mai posseduta una prima.
L’atto di acquisto dal notaio e’ stato fatto il 5 agosto 2010, io ho cambiato residenza (rimanendo nello stesso comune) il 17 settembre 2011.
La casa era agibile sin da subito, per cui ci siamo trasferiti a settembre 2010.
Perché ho ricevuto queste notifiche?
Aggiungo, nell’anno 2010 e 2011 il mio reddito non ha superato i 3.000 euro motivo per cui non facevo la dichiarazione dei redditi.
Grazie a chiunque possa darmi una delucidazione
Gentile Margherita,
formalmente l’IMU è dovuta fino a quando non si trasferisce residenza e dimora effettiva del nucleo familiare, a prescindere dal fatto che si sia trattato di acquisto con agevolazioni prima casa o dal reddito percepito.
Per l’agevolazione all’acquisto lo stato da 18 mesi di tempo per il trasferimento della residenza. Per l’IMU i comuni non danno tempo! bisognerebbe modificare le norme.
Altri lettori hanno evidenziato questa incalzante richiesta di tributi da parte dei comuni.
A volte sono state chieste imposte anche per per il normale tempo tecnico necessario per il trasferimento (1-2 mesi dal rogito).
C’è da domandarsi perché tanta efficienza non viene applicata dai comuni anche nell’erogazione dei servizi
Un cordiale saluto.
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno, ho acquistato con mia moglie nel settembre 2011 con agevolazione prima casa ed abbiamo cambiato residenza nella nuova abitazione nel dicembre 2011 dopo aver effettuato lavori di ristrutturazione. Per ragioni di lavoro l’anno prossimo dobbiamo trasferirci in altra regione. Se dovessimo andare in affitto, perderemmo l’agevolazione prima casa, interessi mutuo e detrazione 36%?
preciso che io sono un militare.
2a domanda : Se dovessi affittare la mia abitazione cosa perderei?
Grazie!
Gentile Victor,
quando trasferirete la residenza non potrete più:
– detrarre gli interessi mutuo
– avere l’esenzione/riduzione IMU
La detrazione fiscale per la ristrutturazione però rimarrà applicabile nelle future dichiarazioni dei redditi.
Se venderete l’abitazione acquistata con le agevolazioni, senza ricomprate nei succesivi 12 mesi un’“Abitazione Principale” incorrerete nella decadenza dalle agevolazioni, oltre ad incorrere nella tassazione della plusvalenza (non applicabile se la maggior parte del periodo tra acquisto e vendita l’immobile è stato adibito ad abitazione principale).
Un cordiale saluto.
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
buongiorno,
Nel luglio 2012,ho comperato prima casa con tassazione ridotta.In maggio 2014 ho affittato l’appartamento conservando in questo la mia residenza richiesta nei 18 mesi come previsto .In agosto 2015 dovro’ cambiare residenza e spostarla in altro comune.Riusciro’ a conservare le agevolazioni fiscali?
grazie 1000
Gentile Emanuele,
puoi trasferire tranquillamente la residenza . La decadenza dalle agevolazioni fiscali all’acquisto della casa si applicano nel caso di vendita prima dei 5 anni (nel tuo caso entro luglio 2017), sempre che non acquisti nei 12 mesi successivi altra abitazione in cui dimorare.
Per quanto riguarda le imposte comunali (IMU,TASI) già ora non hai diritto ad esenzioni/riduzioni perché la tua casa è affittata e quindi non è più la tua dimora abituale (“abitazione principale”)
Spero di esserti stato utile
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve, ho acquistato come prima casa un immobile nel 2013 in cui ero già residente. Attualmente sono domiciliato nello stesso comune in un appartamento affittato da me (contratto intestato a me) per mia moglie (dove lei è residente con i miei figli). Ora vorrei affittare la casa in cui sono residente con un contratto transitorio e trasferire la residenza nella casa dov’è mia moglie. Le mie domande sono le seguenti:
1) mi sembra di capire che se cambio residenza trasferendola nel mio attuale domicilio non incorro in sanzioni, né decadono i benefici fiscali dell’acquisto della prima casa, è così?
2) se cambio residenza però non avrò più agevolazioni per IMU prima casa né deduzioni sugli interessi del mutuo, è vero?
3) se dovesse essere meglio per me tenere la residenza nella casa che ho acquistato, la persona alla quale sto per affittare con contratto transitorio può eventualmente cambiare residenza nel mio appartamento?
4) se cambia residenza, per il fisco siamo poi sullo stesso stato di famiglia? Il fatto che io sono sposato come influenza questa complicata situazione?
Gentile Adriano,
a mio parere, quanto scrivi ai punti 1) e 2) è corretto.
Sul punto 3) ti segnalo che il trasferimento della residenza non è un fatto formale ma deve essere veritiero.
Sul punto 4) è possibile per 2 coniugi risultare in due residenze diverse e quindi non risultare nello stesso stato di famiglia ai fini fiscali, ma, come abbiamo scritto molte volte, rispondendo alle domande precedenti alla tua, le implicazioni legali e fiscali possono essere diverse. Per approfondirle, consulta il tuo legale o commercialista di fiducia.
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno,
mia madre ha acquistato nel 2010 un appartamento dal costruttore usufruendo delle agevolazioni prima casa (IVA 4%) dove ha la sua abitazione principale.
Ora vorrebbe vendere l’appartamento e acquistarne un altro, sempre nello stesso comune e sempre come abitazione principale, usufruendo nuovamente dell’agevolazione (IVA 4% in quanto e’ anche questo una nuova costruzione)
Leggendo diversi post mi sembra di capire quanto segue:
– Lei non perde l’agevolazione ottenuta nel 2010, nonostante venda prima di 5 anni, poiche’ ricompra entro un anno una nuova abitazione non di lusso nello stesso comune
– Per usufruire dell’agevolazione prima casa (IVA 4%) anche sul nuovo acquisto, occorre che prima venda e poi acquisti, e non il contrario, in quanto al momendo del nuovo acquisto non deve essere in possesso di un’altra abitazione comprata con le agevolazioni prima casa
– Mia madre e’ comproprietaria (75%) con me (25%) di un altro appartamento nello stesso comune ma poiche’ non e’ proprietaria esclusiva cio’ non le vieta di usufruire dell’agevolazione prima casa sul nuovo acquisto
– Poiche’ vende e compra entro un anno, avra’ diritto ad un bonus fiscale pari all’IVA 4% pagata nel 2010, che pero’ non puo’ utilizzare per pagare l’IVA sul nuovo acquisto in quanto compra dal costruttore, ma potra’ essere utilizzato per pagare altri tributi quali IMU sul nuovo appartamento o IRPEF
Potrebbe confermarmi se ho capito tutto correttamente?
Grazie in anticipo e complimenti per il servizio offerto,
Stefano
Gentile Stefano,
hai letto e interpretato tutto correttamente!
Continua a seguirci. Un caro saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Ho acquistato casa a ottobre e devo fare il cambio di residenza, il comune non vuole farlo perchè ci sono ancora i vecchi proprietari, che devo fare? grazie
distinti saluti
Gabriella
Gentile Gabriella,
il comune ha ragione. La residenza non è un fatto formale ma sostanziale. Non appena avrai la disponibilità dell’immobile potrai trasferirti e richiedere contestualmente al comune la residenza.
Grazie per avere scritto al blog di CasaNoi.
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno,
ho acquistato nel 2010 un appartamento usufruendo delle agevolazioni prima casa nel quale sono residente.
Vorrei ora acqusitare un appartamento più grande con la mia fidanzata (futura moglie).
In caso di acquisto al 50%, se non erro, in fase di acquisto dovremo pagare le imposte al 50% come seconda casa (per la mia parte) ed al 50% come prima caa (per la sua parte), dico bene?
Per quanto riguarda invece le imposte annuali sulla casa (vedi IMU,…..) se io prendessi poi la residenza nella casa nuova, le pagherei su questa come prima casa e sull’altra come seconda?
Per quandto riguarda invece il muto, cambiata la residenza, potrei usufruire delle agevolazioni prima casa oppure no?
Grazie
Saluti
Gentile Marco,
per l’acquisto della nuova abitazione solo la tua compagna potrà pagare imposte agevolate; tu pagherai imposta piena. Il calcolo va effettuato sulla quota acquistata da ciascuno (50% e 50% se cointestate in ugual misura). Nel rogito la tua compagna si impegnerà a trasferire la residenza entro 18 mesi nel comune dove acquistate.
Per quanto riguarda l’IMU: la riduzione/esenzione vale solo per l’abitazione principale, ovvero l’abitazione dove la persona e il proprio nucleo familiare ha la residenza anagrafica e la dimora effettiva. In caso di nucleo familiare (a breve ti sposerai) l’esenzione è possibile solo per un’abitazione, anche se i coniugi hanno residenze anagrafiche distinte. Nel tuo caso, potrai applicare l’esenzione IMU prima casa solo per la tua attuale abitazione fino a quando non trasferirai la residenza e/o ti sposerai.
Anche per il mutuo con cui acquisti la nuova casa, la detrazione fiscale degli interessi è consentita solo per l’abitazione principale e quindi ne hai diritto solo se cambierai la residenza.
Nel momento in cui stipuli il mutuo, però, per te sarà formalmente “acquisto seconda casa” e pagherai un’imposta sostitutiva del 2% anzichè dello 0,25%. Se il mutuo è cointestato la detrazione va divisa in due.
(Se invece stai parlando del mutuo con il quale hai acquistato la tua attuale abitazione, potrai dedurre interessi solo fino a quando non trasferirai la residenza.)
Un cordiale saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno, sono proprietario di una casa acquistata nel 2007 usufruendo delle agevolazioni prima casa, attualmente sto per acquistare un’altra casa in cui trasferirò la residenza. Posso usufruire delle agevolazioni? Eventualmente per poterne usufruire devo vendere la casa prima del nuovo atto? Oppure ho un tempo entro cui farlo dopo la stipula del nuovo atto? Grazie per la risposta.
Gentile Rino,
per richiedere le agevolazioni fiscali all’acquisto della nuova abitazione devi prima vendere l’attuale.
Continua a seguirci
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve, a seguito dell’ aggiudicazione ho acquistato in asta di un immobile ,all’atto del versamento del saldo (dopo un mese e mezzo circa) contestualmente ho presentato la richiesta agevolazione prima casa. L’atto di proprietà mi è stato rilasciato dopo un mese circa. Per usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa devo stabilire la residenza entro 18 mesi entro la data di presentazione della domanda di richesta o entro la data dell’atto di proprietà?
Grazie
Cordiali Saluti
Gentile Roberto,
il trasferimento della residenza nel comune dove hai acquistato l’abitazione va eseguito entro 18 mesi dalla data del decreto di aggiudicazione.
Ti ringrazio per averci scritto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buongiorno.
Nel 2009 ho aperto un mutuo di prima casa con i miei genitori per una casa intestata solo a loro.
Ora che sono passati 5 anni, posso cambiare residenza senza far perdere loro le agevolazioni di qualunque tipo?
Esiste un modo (che non sia la vendita dell’immobile) per far sì che io possa “levarmi” da questo mutuo per aprirne un altro con il mio ragazzo?
La ringrazio fin da ora per la disponibilità.
Saluti.
Debora
Gentile Debora,
puoi cambiare la residenza quanto vuoi, a maggior ragione se l’abitazione non è intestata a te.
Per il mutuo, l’unico modo per uscirne è estinguerlo (esiste la possibilità teorica che la Banca escluda la tua garanzia, ma è altamente improbabile).
Un caro saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve, scusi forse sono ripetitiva con quanto chiesto fino ad ora.. Ma mio marito ha una casa di sua proprietà presa con agevolazioni prima casa nel 2011. Ora per motivi di lavoro dobbiamo trasferirci in una nuova provincia e nuova regione. Così facendo rischiamo di perdere benefici e pagare sanzioni?
Gentile Laura,
se tuo marito ha trasferito entro 18 mesi dall’acquisto la residenza nel comune dove ha acquistato l’abitazione, non ha nulla da temere. Ha infatti adempito a quanto richiesto dalla normativa. Tuo marito può liberamente trasferirsi dove crede.
Grazie per averci scritto.
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Ho acquistato un appartamento con i benefici fiscali previsti per la prima casa nel 2009 ed è ancora soggetta a mutuo. Ho provveduto a suo tempo al trasferimento della residenza nell’immobile entro i 18 mesi come da lex, ma oggi mi ritrovo nella necessità di trasferire la residenza in un diverso comune,in altra regione. Questo comporterà qualche cambiamento o svantaggio sugli sgravi fiscali da prima casa che ho avuto fino ad oggi?
Grazie!
Gentile Jack,
hai trasferito la residenza nei tempi previsti dalla normativa e quindi non incorri nella decadenza dai benefici.
Se ora ti trasferisci in altro immobile, non potrai più usufruire delle agevolazioni fiscali (IMU e detrazione interessi) previste per l’abitazione principale, ovvero previste solo per la casa dove si ha la residenza anagrafica e la dimora abituale.
Quando trasferirai la residenza, quindi:
– non avrai più esenzione/agevolazione IMU prima casa e pagherai IMU piena
– non potrai più dedurre gli interessi del mutuo
Un caro saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve ,io ho la stessa situazione del sig Jack ma la casa e’ stata acquistata nel 2011.Stessa risposta o non essendo passati sono i 5anni il discorso cambia?
Saluti e grazie tanto
Querido el Piojo,
anche per te vale la risposta che abbiamo dato a Jack.
Se hai trasferito la residenza nei tempi previsti, non avrai nessuna sanzione, anche se ti trasferisci in un altro luogo.
Il periodo dei 5 anni dal rogito è importante solo in caso di cessione dell’immobile: si potrebbe incorrere nella decadenza dai benefici prima casa e nella tassazione della plusvalenza.
Ti saluto cordialmente
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Buon giorno, ho comprato nel 2003 con benefici prima casa il 50% del’appartamento nel quale tutt’ora vivo con i miei genitori (l’altro 50% è di proprietà di mio padre).
Oggi, trascorsi oramai più di dieci anni, vorrei acquistare un immobile in diverso comune, sempre con i benefici prima casa, comune nel quale andrei a risiedere.
Posso procedere in tal senso, dato che il 50% dell’immobile che ora possiedo lo venderei a mio padre e quindi, all’atto del nuovo acquisto, non risulterei proprietaria di alcun immobile? Grazie. Cordiali saluti. Giovanna
Cara Giovanna
quanto scrivi è corretto.
Parlane comunque in maniera approfondita al tuo notaio. Valuta la differenza d’imposta e viceversa gli oneri notarili e fiscali di una compravendita. Valuta anche gli aspetti patrimoniali, oltre quelli fiscali. Ti faccio presente che la vendita ai genitori non deve essere fittizia e deve prevedere comunque un equo corrispettivo. Se invece doni la casa ai genitori, un domani l’immobile ricadrebbe in successione a beneficio degli altri eredi (tuoi fratelli/sorelle, etc).
Un caro saluto
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Sign. Palombelli le vorrei esporre l’ennesima situazione.
Sono possessore al 33% di un appartamento acquistato 20 anni fa con l’agevolazione della prima casa insieme a mio fratello e mia madre. Vorrei donare la mia quaota parte a mia madre, ed in seguito acquistare un appartamento in un altro comune, dove trasferirei la residenza. Ora per questo appartamento che andrei ad acquistare, potrei ri usufruire dell’agevolazione della prima casa ?
ps. non ho altre proprieta’
Fabrizio
Gentile Fabrizio,
da come prospetti le cose, se prima cedi l’appartamento a tua madre, puoi tranquillamente acquistare con i benefici fiscali.
Discuti della cosa comunque con il tuo notaio.
Grazie per aver scritto al nostro blog.
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Ho acquistato il mio appartamento come prima casa nel 2007 e a tutt’oggi sono ancora ivi residente come dimora abituale.
Avrei due domante nelL’ intento di cambiare residenza:
1. Se effettuo un cambio di residenza oggi a distanza di 7 anni sempre nella stessa città non incorro in penalità o sanzioni?
2. Avendo un mutuo in essere come acquisto prima casa con la mia banca per i prossimi 25 anni rischio di perdere qualche agevolazione?
Grazie roberta
Gentile Roberta,
rispondo per punti:
1. Puoi trasferire tranquillamente la residenza senza incorrere in sanzioni
2. Potrai dedurre gli interessi del mutuo casa solo se l’abitazione sarà la tua “abitazione principale”, ovvero l’abitazione dove hai la residenza anagrafica e la dimora abituale tua e del tuo nucleo familiare.
Ti saluto cordialmente.
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Salve! Chiedevo una delucidazione! Sono residente in un appartamento intestato a mio fratello gemello, con l’usufrutto di nostro padre! Mio fratello fra una settimana mi cede il 50%, visto che comunque il mutuo, questo mese finito, lo abbiamo pagato metá entrambi in questi anni! Essendo residente lí ho l’agevolazione della prima casa ma, se il prossimo anno volessi sposarmi, trasferendomi in un altro comune, potrei farlo o devo aspettare degli anni prima di spostare la residenza dove andrò a vivere con il mio compagno? Un saluto!
Gentile Paola,
se richiedi le agevolazioni fiscali per l’acquisto come prima casa, in futuro puoi trasferire liberamente la residenza anche in un altro comune quando vuoi, senza incorrere in sanzioni. Se però rivenderai prima dei 5 anni, potrai essere soggetta a decadenza dei benefici e ad eventuale plusvalenza.
Ti faccio tanti auguri per i tuoi progetti.
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
Io ho acquistato a novembre 2013 nel comune dove già vivevo con la mia famiglia. Ora sto per andare a convivere in un comune differente (a 5 Km di distanza). Per via della ristrutturazione edilizia che dovrò fare, e degli sgravi fiscali dei quali mi servirò, dovrei prendere residenza nella nuova località. me lo confermate?!? leggendo il vostro articolo (se cambio res. entro i 18 mesi in sostanza, verserò la differenza d’imposta dovuta, gli interessi calcolati a decorrere dalla data di stipula dell’atto di compravendita, ma non pagherò la sanzione del 30%… se cambio res. dopo i 18 mesi dovrò pagare la differenza di imposta, gli interessi e la sanzione del 30%) sembra più conveniente cambiare entro i 18 mesi (visto che comunque non potrò sicuramente aspettare 5 anni.. che è la soglia per legge entro il quale bisogna rimanere residente nello stesso comune dell’immobile acquistato per non perdere le agevolazioni..!!!). A quanto si legge infatti sembra che la differenza tra le due modalità di cambio residenza(entro i 18 mesi e oltre i 18 mesi) sia il pagamento della “sanzione del 30%”, che si paga solo se si cambia res. dopo i primi 18 mesi. La mia domanda più importante è quindi… che diavolo è questa sanzione del 30%?? 30% di cosa?!?!? Per un appartamento, come il mio, del valore di 100.000€ e sul quale ho pagato 2500€ circa tra tasse e notaio.. a quanto potrebbe ammontare questa sanzione (se quantificabile, a spanne anche)?? se cambio prima dei 18 mesi.. quanto potrebbe essere il totale della differenza d’imposta dovuta sommata agli interessi calcolati al decorrere dalla data di stipula dell’atto (circa.. indicativamente)????
Grazie anticipatamente!!!!!
Gentile Pier,
la tua domanda parte da diversi presupposti, in parte non corretti.
Ti rispondo in termini generali, poiché in questo blog non possiamo dare consulenze specifiche, ma informazioni a vantaggio di tutti gli utenti di CasaNoi.
Per non incorrere nella decadenza dei benefici fiscali da te avuti per l’acquisto abitazione (nel 2013), è sufficiente che tu abbia trasferito la residenza nel Comune dove ricade l’immobile entro 18 mesi dal rogito.
Se lo hai fatto non incorrerai in nessuna sanzione, anche se cambierai residenza.
Se poi rivendi questa abitazione prima dei 5 anni, potrai essere soggetto a tassazione della plusvalenza se non l’avrai utilizzata come abitazione principale per la maggior parte del tempo intercorrente tra l’acquisto e la vendita (ovvero adibita a dimora abituale e residenza anagrafica).
Ti ringrazio per averci scritto e ti saluto cordialmente.
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it
A quanto ho capito, leggendo questo interessante blog, se si dovesse cambiare residenza durante i primi 5 anni dall’acquisto di una prima casa (con relative agevolazioni fiscali, avendo preso residenza nell’abitazione entro i 1primi 18 mesi) non si incorre in nessuna sanzione. Quale è la legge o la circolare o riferimento normativo che sancisce questo? Oppure è semplicemente la stessa legge che omette di specificare per quanto tempo bisogna risiedere nella “prima casa”? Grazie!
Gentile Claudio,
la normativa mi sembra chiara: l’obbligo riguarda il trasferimento della residenza nel comune entro 18 mesi dall’acquisto. Non ho nessuna circolare o riferimento particolare sull’argomento, ma non escludo che esistano pronunciamenti sull’argomento. A mio giudizio se si adempie a quanto previsto da una norma, non si può essere soggetti a contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sarebbe paradossale che lo Stato limitasse la mobilità dei cittadini che in buona fede richiedono agevolazioni fiscali.
Fanno eccezione, chiaramente, comportamenti pretestuosi finalizzati all’elusione fiscale.
Ti saluto cordialmente. Continua a seguire il nostro blog
Giuseppe Palombelli, CEO CasaNoi.it