Le barriere che non vorremmo vedere mai più
0 commentiErigere muri per contenere le persone, impedendo qualsiasi spostamento e scambio fisico non è mai stata una buona cosa. Ce lo ha insegnato primo fra tutti il muro di Berlino, eretto nel 1961 e abbattuto nel 1989. Una città divisa in due per 28 anni, una vera assurdità.
E allora quanto possono essere assurdi gli ostacoli, gli impedimenti, le ostruzioni che impediscono la libera circolazione di chi ha una disabilità motoria, lieve o seria, passeggera o permanente? (E, detto tra noi, anche se l’annotazione non è pertinente all’argomento di questo post, pensiamo quanto è difficile spostarsi con un bimbo sul passeggino…).
Questa lunga premessa serve a introdurre un argomento che a CasaNoi sta veramente a cuore: l’abbattimento delle barriere architettoniche.
ATTENZIONE: A questo proposito, inseriamo di seguito link ai nostri post precedenti per ristrutturare/organizzare le diverse stanze della casa quando vi abita una persona con disabilità:
Abbattere le barriere architettoniche di casa è bonus!
BONUS RISTRUTTURAZIONE
Come rende noto l’Agenzia delle Entrate, per gli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobili è possibile fruire di una detrazione Irpef pari al:
- 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2021
- 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2022.
Rientrano nella categoria degli interventi agevolati:
- quelli effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per esempio, ascensori e montacarichi)
- i lavori eseguiti per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge n. 104 del 1992.
La detrazione è prevista solo per interventi sugli immobili effettuati per favorire la mobilità interna ed esterna del disabile.
Non si applica, invece, per il semplice acquisto di strumenti o beni mobili, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità del disabile. Per esempio, non rientrano nell’agevolazione l’acquisto di telefoni a viva voce, schermi a tocco, computer o tastiere espanse.
Per questi beni, comunque, è già prevista la detrazione Irpef del 19%, in quanto rientranti nella categoria dei sussidi tecnici e informatici.
Tra gli interventi che danno diritto alla detrazione rientrano:
- la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione
- la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari, se conforme alle prescrizioni tecniche previste dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
SUPERBONUS 110%
Proseguiamo con la lettura della pagina sui bonus casa e barriere architettoniche dell‘Agenzia delle Entrate in merito alle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 per gli interventi finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche.
Per tali interventi, effettuati al fine di favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione alle persone portatrici di handicap in situazione di gravità, è possibile usufruire del “Superbonus” (detrazione del 110%).
Per richiedere l’agevolazione è però necessario che questi lavori siano eseguiti congiuntamente a interventi di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti (cosiddetti interventi trainanti).
Inoltre, in alternativa alla detrazione, è possibile optare per la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante o per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura).
Con il provvedimento del 20 luglio 2021 il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per compilare il modello delle opzioni.
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
La Legge n. 13/89 – Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati – fissa dei contributi a fondo perduto di cui può fruire chi intende ristrutturare un immobile per renderlo accessibile a un disabile, attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche, sia sulle parti comuni di un edificio condominiale che per l’alloggio privato.
L’importo del contributo varia a seconda del totale della spesa sostenuta. Può essere cumulato anche con altri incentivi, come
- Iva agevolata al 4%
- detrazione Irpef del 50% per ristrutturazioni
- più una detrazione specifica del 19% per determinati lavori.
Si ricorda che il contributo va richiesto entro il primo marzo di ogni anno, presentando apposita istanza al proprio comune di residenza, ai sensi della sopra citata Legge 104/1992. La richiesta va fatta dalla persona disabile o da un suo familiare.