La casa ai tempi dello smart working

Sempre più di frequente gli articoli che leggiamo iniziano con un rimando al Covid19, il malvagio virus che sta impattando sulle nostre vite, modificando abitudini e comportamenti.

Essere elastici e pronti a tutto, bloccare la spontaneità di abbracci e saluti, ricavare uno spazio per lavorare e studiare da casa, pulire e sanificare in continuazione mani e ambienti sono solo alcuni degli aspetti che più ci toccano da vicino.

Come riorganizzare la nostra casa per lo smart working

Una delle parole chiave del momento è senz’altro smart working anche se, volendo per forza utilizzare la terminologia anglosassone, sarebbe meglio definirlo home working, ovvero il lavoro da casa.

Invece per i nostri figli che hanno studiato con maestre e prof e che continueranno a farlo, almeno parzialmente, la parola inglese è smart studying o meglio, anche in questo caso, l’home studying, cioè il seguire le lezioni da casa.

In anticipo sui tempi, avevamo incaricato due architetti di elaborare idee e progetti per realizzare un angolo studio tra le mura domestiche. Lo scopo era ricavare uno spazio ben organizzato, confortevole e raccolto, per gli adulti e gli studenti di ogni età.

Nei 2 progetti elaborati dall’arch. Antonio Aurigemma, vediamo come sia possibile ricavare uno spazio di lavoro o studio all’interno di una stanza o come ottenerlo anche nell’ingresso dell’abitazione.

A proposito di casa e smart working, l’arch. Carmen Granata descrive invece come arredare l’angolo studio allestito nella propria abitazione. Ha approfondito poi l’argomento in altri post, soffermandosi su alcuni arredi in particolare, come le scrivanie dal costo contenuto e l’utilità delle sedie posturali per una corretta seduta.

La nostra redazione, infine, ha scritto un post per creare ed arredare, con poca spesa, un angolo studio per gli studenti più piccoli