Quando bisogna consolidare le fondazioni
1 commentoStabilità e sicurezza di un immobile
Quando un edificio inizia a presentare problemi di stabilità occorre consolidarne le fondazioni. Si tratta di un intervento mediamente costoso, per cui prima di tutto occorre far valutare la situazione da tecnici strutturisti specializzati.
Consolidare le fondazioni è una attività di manutenzione straordinaria e, in quanto tale, deve essere segnalata sia all’inizio che al termine dei lavori.
La ristrutturazione edilizia si rende necessaria per rinsaldare le fondazioni usurate a causa dell’alterazione del livello delle falde acquifere, di eventi naturali (sismi, frane…) o di opere dell’uomo (cantieri, ristrutturazioni, gallerie…), oppure quando occorre adeguare la resistenza del terreno a intervenute variazioni del carico strutturale.
Consolidamento delle fondazioni: quando intervenire
Consolidare le fondamenta significa eseguire degli interventi efficaci in grado di aumentare la stabilità del terreno nel tempo, a fronte di fenomeni esogeni o dell’azione dell’uomo, cause che minano la capacità portante del terreno sul quale sorge un edificio.
Crepe e dissesti negli edifici sono potenziali segnali di allarme in fatto di stabilità delle strutture.
L’intervento di supporto è necessario quando il carico che grava sulla fondazione è superiore alla capacità portante del terreno.
Questo accade ad esempio quando viene realizzata una sopraelevazione all’immobile, oppure quando sono necessari lavori per il cambio di destinazione d’uso dello stabile.
Il cedimento delle fondazioni può avvenire per una o più cause allo stesso tempo:
- siccità
- deterioramento del terreno
- aggravamento del carico
- alterazioni nella distribuzione della pressione
- infiltrazioni idriche
- vibrazioni nell’ambiente adiacente allo stabile (ad esempio per via di cantieri aperti nelle vicinanze).
Innanzitutto bisogna prestare attenzione alla comparsa di eventuali crepe per valutarne la natura e la gravità.
Le crepe verticali ad esempio spesso sono provocate da cedimenti del terreno tra strutture non omogenee.
Invece le crepe orizzontali e le crepe a 45 gradi possono essere causate soprattutto da spostamenti verticali del terreno che si sta ritirando.
Una volta eseguire le analisi del caso, bisogna stabilire quale sia l’intervento più appropriato per mettere in sicurezza l’edificio. A questo scopo si procede con analisi stratigrafiche (esame dei vari strati presenti in successione nel terreno) per evidenziarne le caratteristiche di tipo meccanico in relazione agli obiettivi da raggiungere.
Nel valutare la fattibilità dell’opera occorre inoltre giudicare l’interazione tra la tecnologia già applicata e quella da eseguire in aggiunta per eseguire un intervento stabile e duraturo nel tempo.
Come consolidare le fondamenta: le tecnologie migliori
Il consolidamento delle fondazioni può avvenire attraverso varie metodologie, le cui più famose sono il ricorso a micropali e l’iniezione di resine chimiche espandenti.
I micropali: tipologie e caratteristiche
I micropali in acciaio sono dei tubi spessi 8-10 millimetri e diametro variabile, che permettono di stabilizzare le fondazioni trasferendo il carico verso porzioni di terreno più sicure e in grado di offrire sufficiente resistenza e rigidità.
Di diverso tipo sono i micropali pressoinfissi, costituiti da una batteria di elementi inseriti in successione nel terreno collegati da un innesto filettato, attivati da martinetti idraulici posti su piastre dedicate.
Una volta terminata l’installazione ogni palo concorre a sostenere il carico di esercizio attribuitogli e a sollevare la fondazione.
Quelli dotati di eliche permettono di aumentare la stabilità di terreni non ottimali sia a beneficio di strutture preesistenti che di nuove. L’elemento principale è dotato di una o più eliche, e gli elementi vengono collegati fra di loro attraverso la bullonatura.
I pali con eliche vengono installati grazie a un motore idraulico posto su macchine operatrici che eseguono una rotazione mirata a far scendere i pali nel terreno.
Ci sono anche i micropali autoperforanti che vengono avvitati nel terreno attraverso un rotoinfissore per scendere fino allo strato abbastanza rigido da reggere al carico strutturale.
Sono predisposti per scendere attraverso gli strati più duri grazie a una punta a perdere e a una rullatura esercitata sulla superficie esterna.
Infine, i micropali in acciaio precaricati sono strumenti affidabili e poco invasivi, che possono essere messi a punto in poco tempo senza procedere a cantieri complessi.
Permettono di consolidare sia fondazioni in cemento armato di edifici nuovi e preesistenti che pavimentazioni industriali per supportare gli aggravi di peso e per sollevare la struttura recuperando il cedimento.
Iniezione di resine chimiche espandenti: cosa sono, come funzionano
Le iniezioni di resine e di malte cementizie prevedono di eseguire dei buchi dentro le fondazioni attraverso i quali rilasciare delle resine chimiche che si espandono andando a riempire gli spazi vuoti.
In questo modo il liquido, solidificato, offre resistenza al peso della struttura e concorre a stabilizzare la pressione esercitata sul terreno.
Si tratta di una tecnica poco invasiva e poco costosa rispetto ai benefici che si possono realizzare, tuttavia non è adatta a tutti i casi (ad esempio, quando l’aggravio del peso strutturale è tale da non poter essere recuperato attraverso le resine).
Questa tecnica si può svolgere congiuntamente a quella dei micropali per aumentare l’apporto alla resistenza.
Ovviamente soltanto dei tecnici specializzati in geoedilizia come quelli di SYStab possono svolgere le valutazioni opportune per stabilire quale è l’intervento più appropriato da mettere in campo.
I professionisti di questo ramo possono dimostrare un’esperienza comprovata nel settore e sono in grado di consigliarti sulle agevolazioni fiscali che ti spettano, per recuperare almeno parte delle spese per l’intervento e per mettere in sicurezza la tua abitazione a regola d’arte.
Interessante il discorso relativo alle differenti tipologie di crepe nel muro… abbiamo effettuato poco tempo fa l’intervento di iniezione di resine per la ristrutturazione della casa di mia nonna, con risultati molto positivi