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Affittare stanze ai turisti: il contratto per locazioni brevi

di 6 commenti

Come affittare stanze ai turisti

contratto affitto casa vacanzeAffittare a turisti una o più stanze della propria casa può essere un ottimo modo per arrotondare le entrate, quando l’immobile di proprietà si trova nei pressi di una città d’arte o di località di villeggiatura.
Per non incorrere in sgradevoli sorprese né contravvenire alle norme di legge e fiscali è bene però conoscere il modo più corretto per intraprendere tale attività.

Il contratto per locazioni brevi di tipo turistico

Per questo tipo di affitto, il contratto più utilizzato è il contratto per locazioni brevi di durata inferiore ai 30 giorni, che offre una certa libertà al locatore, in quanto non prevede l’obbligo di registrazione e consente anche di variare l’importo del canone richiesto a seconda dei periodi di alta o bassa stagione.
Naturalmente, se l’ospite prevede di soggiornare per un periodo superiore a 30 giorni, il contratto dovrà essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate e bisognerà pagare l’imposta di registro e quella di bollo.

Il contratto di locazione di tipo turistico non prevede vincoli per quanto riguarda i pagamenti. Si tratta sostanzialmente di un contratto a canone libero, quindi l’importo può essere definito tramite la libera contrattazione tra le parti.
L’unico vincolo riguarda le modalità di pagamento che, per importi superiori a 2.999 euro, devono essere tracciabili, quindi deve essere effettuato mediante bonifico, assegno o carta di credito.

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Cauzione e assicurazione casa vacanze

La legge sulle locazioni turistiche prevede che l’importo sia pagato interamente al termine del periodo di soggiorno e non esiste alcun obbligo di versamento di anticipi o cauzioni.

Tuttavia è frequente, oltre che importante per la tutela del locatore, richiedere una cauzione da trattenere per risarcire eventuali danni. Se però la stima dei danni è quantificata in una cifra superiore a quella fissata per l’importo della cauzione, l’affittuario può richiedere un’ulteriore somma di risarcimento.

Per tutelarsi dalla possibilità di danni arrecati alla struttura della casa, a terzi o anche solo ai mobili, il proprietario può comunque pensare all’eventualità di stipulare un’assicurazione casa vacanze.
Tra i danni coperti da queste polizze ci sono:

  • incendio
  • perdite di acqua
  • sinistri dovuti a fenomeni elettrici
  • danni recati ai beni di terzi.

Alcune compagnie aggiungono ulteriori garanzie che prevedono l’assistenza di tecnici come fabbri, idraulici o elettricisti.

Cosa non prevede l’affitto di una stanza per le vacanze

L’affitto di una stanza della casa per le vacanze si distingue dalle attività di affittacamere o di bed and breakfast perché non prevede servizi aggiuntivi come la pulizia giornaliera e il cambio della biancheria.
Per questo motivo è bene specificare nel contratto che tali servizi non saranno erogati e che gli ospiti dovranno provvedere personalmente al riassetto quotidiano delle camere.

Cosa prevede il contratto per l’affitto di una stanza

Riassumendo, in un contratto tipo per l’affitto di una stanza devono essere contenute le seguenti informazioni:

  • generalità dei contraenti
  • ubicazione dell’immobile
  • descrizione della camera e del bagno
  • durata della locazione
  • numero di persone da alloggiare
  • clausole di tutela per eventuali danni.

Il contratto deve essere firmato da entrambi i contraenti per esteso in calce e siglato in ogni sua pagina.

Può essere redatto autonomamente, anche perché in rete è possibile trovarne diversi fac simile. Se però vi sentite più sicuri ad affidarvi a un’agenzia immobiliare, saranno i professionisti a provvedere alla stipula.
Oggi sono molto utilizzati per questo tipo di locazioni occasionali anche i portali internet come Airbnb o Homeholiday che mettono a disposizione degli utenti dei contratti standard in grado di offrire una buona tutela a entrambi i contraenti, in cambio del pagamento di una piccola provvigione.

Al cliente non deve essere rilasciata una fattura ma una ricevuta semplice. Se l’importo è superiore a 77,47 euro è necessario anche apporvi una marca da bollo da 2 euro.

Il regime fiscale per affitti brevi

l reddito percepito attraverso questo tipo di locazione è soggetto ovviamente a tassazione, per cui deve essere comunicato in sede di dichiarazione Irpef, in particolare nel quadro RB del Modello Unico.
Se si sono effettuate diverse locazioni nel corso dell’anno, andrà inserita la somma di tutti i redditi percepiti.

Non è prevista la deduzione delle spese effettivamente sostenute (come quella per la provvigione dell’agenzia immobiliare), ma solo una deduzione forfettaria del 5%.

È anche possibile optare per la cedolare secca, come per tutti i contratti di affitto.

Prima di intraprendere un’attività di locazione stanze per vacanze, che comunque non viene svolta in forma imprenditoriale ma occasionale, è bene informarsi sul contenuto dei regolamenti locali, messi a punto da Regioni e Comuni.

In molti casi infatti è previsto il pagamento di una tassa di soggiorno, mentre in altri casi sono istituiti degli specifici registri a cui devono essere comunicate le generalità degli ospiti.

Comunicazione alla Questura

Inoltre, per le locazioni brevi è prevista la comunicazione di pubblica sicurezza alla locale Questura. Oggi tale obbligo sussiste solo nel caso di affitto a cittadini extracomunitari e va ottemperato con una comunicazione telematica, dopo aver richiesto le credenziali di accesso.

Articolo scritto da:

Carmen Granata

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Architetto libera professionista e giornalista pubblicista. Si occupa di progettazione e consulenza immobiliare anche online. Il suo sito è "GuidaxCasa".

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6 commenti su “Affittare stanze ai turisti: il contratto per locazioni brevi
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  1. Buona sera , sto per acquistare la prima casa e per sopperire alle spese avrei intenzione di adibire una camera per affitti turistici , è possibile ? E se eventualmente a fine del contratto il coinquilino non volesse lasciare libera la stanza cosa posso fare come posso tutelarmi ?

  2. Buongiorno,
    sono proprietaria di una prima casa acquistata un anno fa con tutte le agevolazioni in fase di acquisto (iva agevolata e ora in fase di dichiarazione dei redditi vorrei detrarre le spese del mutuo). Ho trasferito da poco la mia residenza e i vigili hanno accertato la mia presenza. Ora vorrei affittare saltuariamente una porzione di appartamento (2 camere di cui un bagno e una cucina in comune) a turisti per brevi periodi (settimanale o semplicemente di qualche giorno fino max 30 giorni) per lo piu nei mesi estivi anche attraverso piattaforme on line come booking e airbnb per ammortizzare un po’ le spese del mutuo.
    Posso farlo sono in regola?
    Nel caso che tipologia di contratto posso applicare se esiste? O basterebbe semplicemente una scrittura privata tra le parti per tutelarmi?
    Qualora si possa fare per quanto riguarda l’IMU come funziona? Sono sempre esente?
    Grazie per la disponibilità
    Saluti

    1. Gentile Pamela, con il trasferimento della residenza hai adempiuto a quanto previsto dalle norme per le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa e quindi non rischi “la decadenza dalle agevolazioni“. Hai anche il diritto all’esenzione IMU perché risiedi nella casa acquistata. Per quanto riguarda la locazione di stanza per brevi periodi trovi le indicazioni nel post a cui hai scritto. Verifica comunque le norme locali. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli

      1. Salve, ho letto che i trenta giorni di locazione breve sono considerati nell’arco dell’anno. Quindi? Se affittassi due settimane a luglio e tre settimane in agosto non sarebbe corretto?

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