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Donazione di beni immobili e imposte correlate

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La donazione è un atto di liberalità a titolo gratuito, su cui occorre pagare le imposte.

Nel caso di donazione di un bene immobile le imposte da pagare sono:

– imposta di donazione,

– imposta ipotecaria (o di trascrizione),

– imposta catastale.

 

IMPOSTA DI DONAZIONE

Il calcolo per determinare l’ammontare l’imposta di donazione è praticamente identico a quello delle successioni, con l’aliquota da applicare sul valore del bene immobiliare, aliquota che cambia a seconda del grado di parentela intercorrente tra donante (colui che dona) e donatario (colui che riceve).

Aliquote e gradi di parentela

– 4%, per il coniuge e i parenti in linea retta (figli, padri, madri), da calcolare sul valore complessivo degli immobili con una franchigia di 1.000.000,00 (un milione) di euro per ciascun beneficiario. Al superamento del limite, le imposte si pagano solo sull’eccedenza.

– 6%, per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore con una franchigia di 100.000,00 (centomila) euro per ciascun beneficiario

– 6%  da calcolare sul valore  (senza franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, per affini in linea retta ed affini in linea collaterale fino al terzo grado

– 8%, senza riduzione alcuna della base imponibile per tutte le altre persone.

 

IMPOSTA IPOTECARIA (o di trascrizione) E IMPOSTA CATASTALE

Queste imposte hanno entità diversa a seconda se si tratta di

a) abitazione che ha il requisito prima casa per il donatario.

In questo caso le imposte sono ridotte e vengono calcolate in misura fissa, pari a € 200,00 per l’imposta ipotecaria ed € 200,00 per l’imposta catastale.

b) altre tipologie di immobili.

Questi immobili pagano un’imposta ipotecaria pari al 2% del valore dell’immobile e un’imposta catastale pari all’1% del valore dell’immobile.

Quadro di Gianluca Stucchi raffigurante case sulla spiaggia e mareggiata

Come calcolare le base imponibile per le imposte

Le aliquote si applicano ad un valore. Ma cosa si intende per valore? Forse occorre effettuare una valutazione? Niente di tutto questo. I valori sono tabellari, ovvero scaturiscono da dati e coefficienti prestabiliti.

La base imponibile su cui applicare le aliquote è data dal valore catastale dell’immobile, cioè  dalla rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente che è diverso a seconda della tipologia dell’immobile:

– 110 prima casa

– 120 fabbricati di categoria A e C

– 168 fabbricati di categoria B

– 60 fabbricati di categoria A/10 e D.

 

 

 

Articolo scritto da:

Sergio Montedoro

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Laureato in Economia e Commercio, è abilitato alla professione di Dottore Commercialista. È iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma dal 1987, al registro dei Revisori Contabili. Iscritto all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale Civile di Roma e all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale Penale di Roma.

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