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Segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.)

di Architetto 37 commenti in

Cos’è la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) in edilizia?

La Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) è una procedura amministrativa introdotta dalla Legge 122 del 2010 che, per quanto riguarda la sua applicazione nel campo dell’edilizia, ha sostituito la Denuncia di inizio attività.

Lo scopo è stato quello di introdurre ulteriori semplificazioni che rendano ancora più snelle le procedure amministrative necessarie per intraprendere dei lavori edilizi.

Infatti, la principale novità normativa introdotta è che i lavori possono essere iniziati immediatamente, quindi il giorno stesso in cui la pratica viene presentata al Comune, senza dover attendere 30 giorni, come previsto per la Dia.

Tuttavia, il Comune ha 30 giorni di tempo per compiere le necessarie verifiche e, nel caso in cui riscontrasse qualche irregolarità, può interrompere i lavori. Trascorso questo lasso di tempo però, non può più intervenire se non in caso di danni o pericoli per il patrimonio artistico, per la salute e la sicurezza delle persone.

Per quali interventi edilizi si deve presentare la Scia?

Gli interventi per i quali è oggi sufficiente presentare una Scia, quindi, sono gli stessi per i quali, in passato era prevista la Dia, vale a dire:

Per quanto riguarda la prima categoria di lavori (manutenzione straordinaria), la successiva entrata in vigore della Cila (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), avvenuta con la legge n. 73 del 2010, ha introdotto un’ulteriore semplificazione rendendo possibile realizzarli con questa pratica quando non ci sono interventi strutturali.

Per fare un esempio, se si modifica la distribuzione interna delle stanze di un appartamento senza intervenire sulle parti strutturali, è sufficiente la Cila; ma se invece l’intervento comporta opere come l’apertura di un vano in un muro portante, è necessaria la Scia.

Naturalmente, anche la Scia deve essere corredata, oltre che da tutti gli elaborati tecnici e progettuali richiesti per l’intervento da realizzare, anche dalle dichiarazioni asseverate del tecnico progettista (architetto, ingegnere o geometra) sulla conformità dello stesso a tutti i requisiti normativi previsti. Unicamente i pareri e i nulla osta previsti dal D.Lgs. 42 del 2004 (Codice dei beni culturali) dovranno essere specificamente acquisiti e non potranno essere autocertificati.

Molte amministrazioni comunali hanno previsto la possibilità di invio telematico della Scia, con tutti i suoi allegati, e anzi alcune di esse consentono esclusivamente l’utilizzo di questa modalità.

Cos’ è la Scia tardiva?

Nel caso in cui i lavori vengano iniziati prima di presentare la Scia, è possibile ricorrere alla cosiddetta Scia tardiva. In sostanza, la pratica è uguale alla Scia tradizionale ma, dichiarando che l’inizio dei lavori è già avvenuto, è necessario pagare al Comune una sanzione che di solito ha un importo minimo di 516 euro.

Cos’è la Scia in sanatoria?

Nel caso in cui, invece, i lavori siano già terminati, si parla di Scia in sanatoria ed è necessario effettuare un accertamento di conformità in maniera analoga a quanto avveniva per la Dia, verificando la doppia conformità urbanistica e pagando la rispettiva sanzione pecuniaria.

Quando sono necessarie altre autorizzazioni

Prima di presentare la comunicazione di inizio lavori o la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), si può richiedere allo Sportello unico per l’edilizia di provvedere all’acquisizione di tutti gli atti di assenso preventivi (come l’autorizzazione sismica, paesaggistica, etc.) necessari per l’intervento edilizio. L’interessato può dare inizio ai lavori solo a seguito della comunicazione da parte dello Sportello unico dell’avvenuta acquisizione degli atti di assenso. In questo modo, l’interessato non sarà più obbligato a rivolgersi a diverse pubbliche amministrazioni per acquisire gli atti di assenso, ma unicamente allo Sportello unico, che provvede all’acquisizione degli stessi.

Articolo scritto da:

Carmen Granata

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Architetto libera professionista e giornalista pubblicista. Si occupa di progettazione e consulenza immobiliare anche online. Il suo sito è "GuidaxCasa".

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37 commenti su “Segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.)
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  1. Salve Architetto.
    Io e la mia compagna stiamo acquistando un’immobile, dove speriamo di trasferisci, ma è sorto un problema. L’agenzia e a quanto pare il venditore sembrano poco intenzionati a fornirci il documento di agibilità. Ne abbiamo fatto esplicita richiesta ed è stato inserito nella proposta l’obbligo di fornirci la “scia di agibilità”. Ho cercato su internet cosa voglia dire ma non ho trovato nulla. Lei saprebbe indicarmi di cosa parlano e cosa comporta per noi?

    Saluti,

    Daniele

  2. Buongiorno, sto comprando casa , il proprietario ha spostato un muro per allargare il bagno ma non ha dichiarato niente al comune. Il proprietario è obbligato a sistemare tutto con il comune prima di venderla?

  3. Buongiorno,
    vorrei abbattere una parete di circa 3 x 3 metri fatta di mattoni forati che si trova sotto una trave. I muri portanti sono fatti di mattoni pieni (e non verrebbero toccati). Lo stabile è del 1938, posto al piano rialzato di una palazzina di 5 piani.
    Vorrei sapere se è necessaria la SCIA o è sufficiente la CILA.

    Grazie mille

    1. Gen.le utente,
      per interventi su parti non portanti è sufficiente la Cila. Tuttavia le suggerisco comunque un sopralluogo preventivo da parte di un tecnico perché, soprattutto in edifici molto datati, anche un semplice tramezzo finisce col tempo per acquisire una funzione portante. Ciò non vuol dire che non possa essere rimosso, ma il tecnico sarà in grado di valutare come intervenire.
      D’altro canto, Scia o Cila che siano, il tecnico abilitato ci vuole comunque, quindi il professionista che incaricherà saprà come indirizzarla. J
      Cordiali saluti, arch. Carmen Granata

  4. Buonasera architetto, dovrei acquistare una casa degli anni settanta e vorrei fare una ristrutturazione interna con un cappotto esterno e isolamento del tetto. Internamente dovrei rifare gli impianti idraulico con relativo riscaldamento ed elettrico, in più dovrei togliere delle pareti non portanti dove nel mezzo vi è un pilastro che lascerò integro da questa demolizione diminuirò la divisione del piano di una camera e cambiarò lo stato d’uso di una camera in cucina, dovrei aprire una cila o una scia? Grazie

    1. Gen.le Sandro,
      in linea di massima sarebbe sufficiente una Cila. Tuttavia, se l’apposizione del cappotto esterno determina particolari modifiche si rientra Scia. Quindi le consiglio di informarsi presso il comune.
      Cordiali saluti
      arch. Carmen Granata

  5. Buonasera architetto. Mi trovo in una situazione molto scomoda e spero che lei mi possa aiutare o per lo meno capire. ho comprato esattamente un anno fa, una porzione di casa tramite agenzia. La casa messa in vendita dalla agenzia era di proprietà di un signore (imprenditore edile) che ha aperto una scia per ristrutturare casa prima del mio acquisto (ha rifatto il bagno, pavimento in una stanza e impianto elettrico). In breve ho deciso di fare dei nuovi lavori interni visto che il bagno che ha rifatto ha delle perdite e il pavimento traballa !! Quando sono andata a chiedere la CIA mi hanno detto che non poteva aprirla perché la vecchia ditta non aveva chiuso la scia!! Cosa devo fare? Aiuto! Grazie mille!

  6. Ho acquistato una villetta al mare e devo fare l’impianto fognario, e sarà necessario rompere i mattoni per arrivare al pozzetto. con l’occasione vorrei cambiare il pavimento ad un terrazzino esterno. Faccio presente che tutti i lavori si svolgeranno nel giardino e nelle parti esterne della villa. Sono tenuta a presentare la SCIA? Molte grazie

  7. Gentile Architetto, vorrei esporre un quesito: nella casa che ho recentemente acquistato, dovrei eseguire dei lavori di manutenzione straordinaria (rifacimento impianti, pavimenti, spostamento di muri non portanti, sostituzione finestre, ecc.) contemporaneamente, vorrei realizzare una pergola bioclimatica chiusa da vetrate apribili e con il tetto realizzato con delle lame che si aprono nel caso di caldo. E’ sufficiente presentare una SCIA? grazie per la sua risposta

    1. Gentile Antonella.
      Innanzitutto una precisazione: una struttura siffatta non è una pergola, ma semmai una serra bioclimatica, visto che la pergola è sempre aperta.
      Per sapere quale titolo abilitativo serve è necessario chiedere direttamente al Comune, in quanto ciascuno procede diversamente, in base al proprio regolamento edilizio. Il titolo abilitativo piò variare a seconda delle dimensioni, della superficie, del volume e del materiale della struttura e andare dalla semplice Cila alla Scia o persino al permesso di costruire.
      arch. Carmen Granata

  8. Buongiorno architetto, mi sono ritrovata a presentare una SCIA relativa a una diversa distribuzione degli ambienti interni e l’apertura di alcuni vani in muratora portante. È stata rilasciata anche l’autorizzazione sismica per i lavori strutturali. La mia domanda è :devo presentare un inizio lavoro presso il comune oppure è sufficiente la domanda di scia in cui il proprietario ha dichiarato che i lavori avrebbero avuto inizio solo dopo l’acquisizione di tutte le autorizzazioni? Grazie in anticipo

  9. Salve..vorrei sapere se, facendo una ristrutturazione di una casa singola indipendente apportando solo delle modifiche interne, sono obbligato a installare il pannello solare e fotovoltaico. La ringrazio anticipatamente per la consulenza.

  10. Gentile Architetto Granata, Le volevo sottoporre il seguente quesito: a seguito degli eventi sismici del 2012 in Emilia Romagna , ho demolito e ricostruito un immobile di proprietà’. Prima però ho dovuto sanare alcune opere che erano state effettuate prima del terremoto , privi del titolo abilitativo e conseguentemente non accatastati.Con sorpresa non abbiamo potuto ricostruire come era l’immobile in “fotografia ” ma solo come quello a catasto. È corretto il comportamento dell’ufficio tecnico o è possibile intraprendere qualche azione? RingraziandoLa sin da ora per l’attenzione , saluto Cordialmente Luca Benatti

    1. Non mi è chiarissima una cosa: avete sanato le irregolarità presenti prima di effettuare l’intervento di demolizione e ricostruzione? In tal caso l’immobile era assolutamente regolare dal punto di vista urbanistico, per cui non capisco perché non vi è stata data opportunità di ricostruirlo così com’era. arch. Carmen Granata

  11. Correzione: Non mi sembra logico che Io debba fare la SCIA ogni qualvolta creo un passaggio nel muro divisorio a seconda di chi viene ad affittare i miei locali. Grazie per aver parlato della Cila di cui non sapevo nulla.

  12. Buona sera Architetto. Lei è gentile e carina. Io ho un problema con un locale che ho adibito ad affitto commerciale. Ho aggiunto un muro divisiorio al centro ed il locale è al piano terra. Perciò ho praticamente aggiunto un muro sotto la trave gigante e portante. Mi dicono che non sono in regola? Ma posso fare una SCIA ogni qualvolta che un cliente vuole uno oppure due dei miei locali? Non mi sembra logico che Io debba fare un passaggio nel muro divisorio a seconda di chi viene ad affittare i miei locali. Grazie per aver parlato della Cila di cui non sapevo nulla.

    1. Grazie, lei è molto gentile ma è esattamente così: non può decidere arbitrariamente se avere un solo locale o due, così come non può decidere arbitrariamente di fare un muro e dividerlo in due. Ogni modifica implica cambiamenti dal punto di vista urbanistico e fiscale. arch Carmen Granata

  13. Nel caso di scia in sanatoria di una struttura in cui sono stati aperti dei vani in un muro portante, bisogna procedere anche alla verifica sismica dell’edificio?

  14. Buongiorno, vorrei sapere in caso di manutenzione ordinaria (sostituzione sanitari impianti e piastrelle senza modificazione alcuna della volumetria de bagno) cosa occorre presentare in comune grazie

  15. Buon pomeriggio, io sto vendendo un appartamento facente parte di un palazzo costruito nel 1967 e nell’atto preliminare di compravendita, il Notaio dichiara che il fabbricato è provvisto di certificato di agibilità rilasciato dal Comune di Pescara in data 22 Gennaio 1968 prot. n. 5712 e che la stessa non è comunque interessata dalle previsioni di sanatoria di cui alla citata legge n. 47/1985 e successive proroghe e modificazioni.

    Ieri, 4 giorni prima dell’atto finale, l’ingegnere inviato per conto dell’agenzia immobiliare scrive una e-mail al Notaio stesso, dichiarando che in seguito agli accertamenti eseguiti presso il comune di Pescara sulla licenza edilizia dell’appartamento in oggetto, risultano dal progetto originale depositato delle lievi difformita’ interne e prospettiche. Per questo motivo anche l’agibilita’ contiene la dicitura NON conforme al progetto approvato.Tali difformita’ possono essere sanate con una procedura chiamata SCIA in Sanatoria che essendo in autodichiarazione ha immediata efficacia dal momento del deposito. A questa e-mail la Segretaria del Notaio risponde che alla luce del risultato delle ricerche sulla regolarita’ urbanistica dell’appartamento in oggetto e’ necessario procrastinare l’appuntamento per la stipula dell’atto per permettere alla parte venditrice di procedere alla regolarizzazione.
    Volevo sapere a questo punto se questa SCIA e’ necessaria o no.
    Grazie e saluti,

    1. Gentile Lucio, sei assistito da validi professionisti: tutte le compravendite dovrebbero essere precedute da indagini scrupolose sul progetto originario. Regolarizzare le difformità compete al venditore. E’ tuo diritto che il bene abbia una completa regolarità edilizia – urbanistica. La procedura è assolutamente corretta e ti evita di sostenere futuri costi in caso di rivendita. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  16. Nel caso di ristrutturazione privata e non completa ( rifacimento bagno, sostituzione finestre, piastrellato), cioè eseguita direttamente dal padrone di casa, occorre presentarla ugualmente?

    1. Gentile Leo, al di là del titolo autorizzativo previsto, che in questo caso non è sicuramente la Scia, molti comuni non accettano i lavori in economia, cioè eseguiti direttamente dal proprietario. Le consiglio quindi di informarsi presso l’ente. arch Carmen Granata

  17. HO PRESENTATO SCIA IL 09.12.2016 – IL IL COMUNE RICHIEDE CON AR 04.01.17 RICEVUTA IL 19.01.17 DOCUMENTAZIONE MANCANTE
    IL 23.02.17 HO PRESENTATO PRATICA DI FINE LAVORI
    SONO IN REGOLA ?

    1. Gentile Lucio, se hai consegnato tutto quanto richiesto e hai effettuato le relative variazioni catastali, direi che tutto è in regola. Uso il condizionale perché non conosco nel dettaglio la situazione. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

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