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Stili architettonici: il Liberty

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Roma, quartiere Coppedè , facciata del palazzo d'entrata (progetto del 1922)Il valore di un appartamento cambia in relazione a molteplici fattori, come la zona in cui si trova, la tipologia e l’epoca dell’edificio. Con una serie di post, a partire da questo, vorrei presentare alcuni dei maggiori stili architettonici presenti nella nostra penisola per aumentare la consapevolezza al momento dell’acquisto.

Architettura Liberty

Lo stile Liberty – come viene chiamata in Italia l’Art Nouveau – esprime le aspirazioni della società borghese della Belle Époque. Le sue manifestazioni sono improntate a raffinata eleganza, come avviene anche nelle arti applicate e nell’arredamento (per quanto riguarda l’arredamento vedi il precedente post).

Le caratteristiche stilistiche

Angoli smussati e arrotondati – anche nei vetri – e addolciti da decorazioni. Le decorazioni che caratterizzano questo stile sono fasci di linee curve (“colpi di frusta”). Motivi naturalistici: alberi, rami, foglie, fiori (glicine, fior di loto, rose, ninfee – festoni e motivi floreali giapponesi stilizzati), frutti, uccelli, farfalle, insetti e figure femminili allungate.

In Italia, sono molte le località in cui apprezzare le belle costruzioni in stile Liberty. Soffermiamoci su Roma e Trieste.

Trieste

Casa Bartoli, Trieste. La facciata con decorazioni Liberty (1905-1906)Sono circa 250 gli edifici in stile Liberty presenti in città. L’uso della pietra artificiale, facilmente modellabile ed economica, ha permesso le vivaci decorazioni. Ad animare le facciate degli edifici, accanto al bianco e al grigio, compaiono tinte pastello e apparati decorativi. E’ nel progetto dell’edificio di abitazione che si reperiscono le espressioni più aperte alla sperimentazione formale, importando modelli moderni di edifici commerciali, con grandi vetrine e ampie superfici espositive.

Roma

Architetture leggere e fiabesche caratterizzano le costruzioni della capitale del primo ‘900. Numerosi sono gli esempi, tra ville, palazzi e musei: lo straordinario Quartiere Coppedé (zona Trieste-Salario), il Casino delle Civette di Villa Torlonia (quartiere Nomentano), il Villino Ximenes, il Salone Margherita (centro storico), sede degli spettacoli di varietà della Belle Époque romana.
 
Con la fine della Prima Guerra Mondiale termina il periodo naturalistico del Liberty e fa capolino, con linee più rigide e geometriche, lo stile Art-Decò. Ho scovato per voi questo sito dedicato all’arte Liberty dove potrete scoprire, grazie a molte fotografie, i numerosi esempi di architettura Liberty presenti in ogni parte d’Italia.

 

 

Articolo scritto da:

Martina Adami

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Critica e curatrice di arte contemporanea, vive e lavora a Roma. Al suo attivo vanta la realizzazione di mostre sia collettive sia personali; è stata assistente per una galleria d’arte, oltre ad essere collaboratrice di diversi artisti. Dal 2011 collabora con varie testate di arte contemporanea («Artribune», «Inside art», ecc.) scrivendo recensioni, interviste e articoli di approfondimento. Ha vissuto a Londra da dove è stata corrispondente estera per «Exibart», «Exibart International» e «Inside Art». Tra le esperienze più significative la collaborazione con l'Istituto Nazionale per la Grafica dove ha svolto ricerche bio-bibliografiche e seguito la digitalizzazione dell’archivio video. Adora girare in bicicletta, spostarsi da un'inaugurazione all'altra e visitare gli artisti nei loro studi. Il suo blog personale è www.martbug.it.

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