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Difendere casa con sistemi di sicurezza passiva

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Cosa si intende per sistemi di sicurezza passiva?

In estate si moltiplicano le notizie di intrusioni di malviventi nelle abitazioni.

Oltre al dispiacere per l’eventuale furto subito o per danni alla struttura, il pericolo maggiore lo corrono gli abitanti stessi, che possono rischiare per la propria incolumità, se presenti.

Difendere casa con sistemi di sicurezza passiva: Porta blindata Gardesa
Porta blindata Gardesa

Per difendere la casa da intrusioni indesiderate e conseguenti furti esistono due diversi sistemi:

  1. sistemi di sicurezza passiva
  2. sistemi di sicurezza attiva.

Si stima che gli italiani investano il 45% della loro spesa per i primi e il 55% per i secondi.

Ma cosa sono i sistemi di sicurezza passiva? Si tratta di tutte quelle barriere fisiche aventi lo scopo di proteggere l’abitazione dalle intrusioni di estranei, come:

  • porte blindate
  • finestre anti – effrazione
  • grate e inferriate
  • dissuasori all’arrampicata su gronde e pluviali.

Si distinguono dai sistemi di sicurezza attiva, quei dispositivi elettrici ed elettronici in grado sia di segnalare una situazione di pericolo sia di intraprendere una reazione adeguata al suo annullamento o contenimento, come allarmi e antifurto, in grado di mettere in fuga il ladro o addirittura di bloccarlo.

Il modo migliore per proteggere la casa è trovare una giusta combinazione di questi due sistemi, ma in questa sede ci occuperemo specificamente della sicurezza passiva.

Quali sono i sistemi di sicurezza passiva?

Tra i sistemi di sicurezza passiva più comuni e diffusi ci sono le porte blindate.

Possono essere ad anta singola o doppia, ma l’importante è che abbiano i cardini adeguatamente ancorati ai muri perimetrali e siano dotate di serratura di sicurezza protetta da piastra antitrapano.
Le chiavi devono essere duplicabili solo dal produttore.

Per proteggere invece le finestre dalle effrazioni bisogna prestare particolare attenzione ai loro elementi di chiusura, quindi non solo persiane e tapparelle, ma eventualmente anche a cancelli e grate.
Questi elementi possono essere anche dotati di sistemi di apertura e chiusura automatizzati.

Sempre più spesso, soprattutto ai piani bassi degli edifici, si ricorre all’installazione di grate e inferriate. Affinchè siano davvero un efficace deterrente devono essere installate in maniera adeguata.
Le zanche devono quindi essere fissate alle murature perimetrali a una profondità tale da resistere alle sollecitazioni meccaniche.

Le grate possono essere installate in diversi modi:

  • davanti all’infisso
  • dietro la tapparella
  • dietro la persiana.

Sono formate da maglie di tondini in acciaio con un’anima antiscasso, fissati tra loro e saldamente alla muratura mediante tasselli a muro e chimici.

Quando sono collocate all’esterno, l’estetica della facciata può risultarne compromessa, ma fortunatamente è possibile “giocare” con il design e le decorazioni per migliorarne l’integrazione.

Dove installare i sistemi di sicurezza passiva

Difendere casa con sistemi di sicurezza passiva: Finestra antieffrazione Modula Group
Finestra antieffrazione Modula Group

Per prima cosa occorre individuare i punti deboli della casa, quelli che potrebbero diventare una corsia privilegiata per i ladri, e stimare di quale dispositivo dotarli.

Per chi abita ai piani bassi di un condominio, questi punti sono le finestre, se non adeguatamente protette.

Per chi abita invece ai piani alti, è la porta d’ingresso che, se non dotata di un sistema blindato, potrebbe essere manomessa o addirittura sfondata.

Per chi abita in villa o abitazione monofamiliare, naturalmente, i punti di pericolo si moltiplicano e iniziano già dal cancello d’ingresso.

Sistemi di sicurezza passiva e detrazioni fiscali

L’installazione di sistemi di sicurezza passiva come inferriate o porte blindate è uno di quegli interventi che, pur non essendo di manutenzione straordinaria, gode delle detrazioni Irpef per interventi sull’edilizia abitativa esistente.

Pertanto, la messa in opera di dispositivi di questo genere consente ai contribuenti di recuperare la metà della spesa sostenuta in 10 anni.

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