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Come funziona il comodato d’uso gratuito di un immobile

di fondatore CasaNoi.it 654 commenti in

Cos’è e come funziona il comodato d’uso gratuito

Il comodato d’uso rientra, insieme al mutuo, nei cosiddetti “contratti di prestito” ed è sempre a titolo gratuito.
È un contratto reale in cui una parte (detta comodante) consegna all’altra (comodatario) un bene mobile o immobile per un determinato periodo di tempo.
Il comodatario ha l’obbligo di riconsegnare il bene al proprietario (comodante) alla scadenza pattuita.
La materia è disciplinata dal Codice Civile, Art.1803-1812.

Comodante e comodatario: diritti e obblighi

Il comodatario può utilizzare il bene solo per la durata e l’uso pattuiti, custodendolo “con la diligenza del buon padre di famiglia”.
Non può cedere ad altri il diritto di godere del bene, senza esplicito consenso del proprietario.
Se il comodatario non rispetta gli obblighi contrattuali, il proprietario può richiedere sia l’immediata restituzione del bene, sia il risarcimento dei danni.
Se nel contratto non è espressamente indicata la scadenza (e se questa non è desumibile dall’uso cui il bene è destinato), il comodatario è tenuto a restituire il bene non appena il comodante lo richieda.

Sono a carico del comodatario le spese sostenute per servirsi del bene.
Nel caso in cui il comodatario debba sostenere spese straordinarie, necessarie e urgenti per la conservazione del bene, ha diritto al rimborso.
Se il bene si deteriora per il solo effetto dell’uso per cui è stato consegnato e senza alcuna colpa del comodatario, questi non risponde del deterioramento.

Infine, se il bene in comodato ha vizi e difetti tali da recare danno a chi se ne serve, il comodante è tenuto al risarcimento nel caso in cui, pur a conoscenza di tali vizi, non ne abbia avvertito il comodatario.

Il comodato d’uso gratuito di un immobile – locazioni brevi di abitazioni

Per gli immobili dati in comodato, le regole di base da seguire sono quelle descritte finora.

Frequentemente le abitazioni vengono utilizzate anche per ricettività turistica.
Ma può il comodatario affittare la casa o una parte di essa per brevi periodi?
E può il comodatario ricavare redditi per una casa utilizzata gratuitamente?

Nel rispetto del vincolo della destinazione e dell’utilizzo, l’abitazione può essere locata dal comodatario con “contratti brevi” a titolo oneroso.

Sono escluse categoricamente locazioni da parte del comodatario oltre i 30 giorni.

TASSAZIONE REDDITI DA LOCAZIONE BREVE

La tassazione agevolata entra in vigore solo nei contratti di locazione breve, stipulati a partire dal 1° giugno 2017.
Normativa di riferimento: DECRETO-LEGGE 24 aprile 2017, n. 50; Circolare Agenzia Entrate.

E’ il comodatario che dovrà pagare le imposte, anche se ha ricevuto la casa a titolo gratuito.
Può scegliere tra imposta sostitutiva del 21% o tassazione ad aliquota ordinaria in base alla dichiarazione dei redditi. Comunque dovrà essere versato il 21% a titolo di acconto dagli intermediari e dai portali immobiliari.

DEFINIZIONE DI LOCAZIONI BREVI

Le locazioni brevi sono i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni di persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.

Possono prevedere servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, oltre a fornitura di utenze, wi-fi, aria condizionata. I contratti vengono stipulati direttamente o tramite intermediari o portali telematici.

La disciplina non è applicabile se insieme alla messa a disposizione dell’abitazione sono forniti servizi aggiuntivi quali, ad esempio, la fornitura della colazione, la somministrazione di pasti, la messa a disposizione di auto a noleggio o di guide turistiche o di interpreti, essendo in tal caso richiesto un livello seppur minimo di organizzazione, non compatibile con il semplice contratto di locazione, come nel caso della attività di bed and breakfast occasionale.

Contratto e registrazione di comodato d’uso di un immobile

Il comodato è sempre gratuito – se fosse corrisposto un pagamento, si tratterebbe di normale “locazione” – e può essere, in linea generale, contrattualizzato in forma verbale o scritta.
Per gli immobili il contratto di comodato va stipulato e registrato in forma scritta presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla data in cui è stato sottoscritto, come indicato nel D.P.R. 131/86, art. 5, del T.U.I.R. – Testo Unico Imposte di Registro.
Secondo recenti indicazioni dal Notariato non è più necessario che nel contratto il comodatario dichiari di aver preso visione dell’attestato di prestazione energetica (l’APE ex ACE).

L’opinione di Giuseppe Palombelli, fondatore CasaNoi.it

“Di frequente il proprietario dà in uso gratuito una casa a un familare o altra persona cara. Le regole di base da seguire sono quelle sopra riportate. Trattandosi di beni immobili, si suggerisce comunque di stipulare un contratto scritto che permetta al comodatario l’intestazione delle utenze e di ripartire correttamente le spese condominiali e le imposte. Si raccomanda di seguire con attenzione gli aspetti fiscali (IMU), oggetto di continue modifiche negli ultimi anni.”

Come si fa la registrazione di un contratto di comodato per la casa? Leggi la nostra guida alla registrazione del contratto.

IMU e TARI: chi deve pagare? Il proprietario o il comodatario?

Al pagamento dell’IMU sono tenuti i proprietari oppure i titolari di un diritto reale di uso, usufrutto, abitazione, enfiteusi e superficie su fabbricati, terreni ed aree edificabili.

Il comodatario non deve pagare l’IMU

Il comodatario è titolare di un diritto personale di godimento e non di un diritto di proprietà. Si tratta di un rapporto di cortesia che non genera alcun particolare vincolo giuridico. Il comodatario è un semplice detentore del bene immobile, pertanto non deve pagare le imposte municipali/statali sulla proprietà (IMU-IRPEF).

Il comodatario deve pagare la TARI

Il comodatario è il soggetto che occupa l’immobile e come tale è tenuto al pagamento della TARI, tassa sui rifiuti.

Ricordiamo che la TARI si paga in base alla superficie calpestabile dell’abitazione. E’ opportuno quindi effettuare le misurazioni correttamente.

Comodato d’uso gratuito ai figli o ai genitori.
Riduzione IMU e TASI per abitazione principale non di lusso.
Agevolazioni fiscali solo per contratti registrati e in particolari condizioni (aggiornamento 2019)

Il proprietario che concede ad un figlio (o ad un genitore) un’abitazione non di lusso ha diritto a agevolazioni fiscali delle imposte comunali IMU e TASI in determinate condizioni.

Vediamo in sintesi di che cosa si tratta.

Per le interpretazioni sui vari punti si rimanda alla RISOLUZIONE N. 1/DF Ministero Economia e Finanze del 17 febbraio 2016.

Immobili

Possono beneficiare dell’esenzione le unità immobiliari uso abitazione fatta eccezione per le abitazioni di lusso ( classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado (genitori-figli) che le utilizzano come abitazione principale.

Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.

Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo.

Solo contratti di comodato registrati – Condizione indispensabile è che il contratto sia registrato.

Il comodante (proprietario) deve:

  • a) possedere un solo immobile in Italia.
    Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unita’ abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
    Precisiamo che per immobili bisogna intendere immobili ad uso abitativo; possedere un terreno agricolo – ad esempio – non è fattore escludente. Vedi risoluzione ministero prima citata)
  • b) risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui e’ situato l’immobile concesso in comodato.

L’opinione di Giuseppe Palombelli, fondatore CasaNoi.it

A partire dal 2016 (con la legge di stabilità 2016)  è stato definito in modo preciso entità e ambito di applicazione del beneficio fiscale per le abitazioni concesse in comodato (riduzione IMU 50% base imponibile).  In precedenza ai Comuni era concessa autonomia discrezionale.

La norma ha elementi di equità poiché esclude coloro che possiedono altri immobili, fatta eccezione per la seconda abitazione di proprietà dove vivono.

Riscontro però un’incongruenza: perché il proprietario (comodante) deve risiedere anagraficamente e dimorare nello stesso comune dove si trova l’abitazione data in comodato ai figli (o viceversa)? Perché penalizzare, ad esempio, i genitori che per i motivi più vari abitano in altri luoghi o addirittura all’estero e hanno lasciato la casa ai figli a titolo gratuito?
E’ auspicabile che il Governo riconsideri questo aspetto.

Comodato e detrazione nelle ristrutturazioni edilizie

La detrazione IRPEF del 50% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio (ristrutturazioni ed altro) spetta anche al comodatario. Gli estremi di registrazione del contratto di comodato vanno indicati in dichiarazione dei redditi.

La medesima opportunità spetta anche al familiare convivente del possessore o del detentore, che:

  • sostiene e paga le spese dal proprio conto corrente (bonifico; eventuale assegno al Condominio)
  • conviveva già al momento dell’inizio dei lavori (è opportuno effettuare una dichiarazione di atto di notorietà).

Stesso discorso per i componenti di uno stesso sesso di una “unione civile” e i conviventi di una “convivenza di fatto“.

(RIFERIMENTI NORMATIVI: Legge di stabilità 2016, in vigore dal 1° gennaio 2016 (vedi legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale) prevede una riduzione del 50% della base imponibile su cui calcolare le imposte comunali (IMU e TASI) per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito)

Articolo scritto da:
Giuseppe Palombelli, fondatore CasaNoi e consulente del credito. Contatti per richieste mutui e surroghe

Articolo scritto da:

Giuseppe Palombelli

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Esperto in mutui, valutazioni estimative e compravendite. Consulente credito per finanziamenti a privati ed aziende, credito immobiliare, cessione del credito (detrazioni fiscali). Dalla passione per il settore immobiliare nel 2012 ha fondato CasaNoi. Contatti per consulenza mutui bancari

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654 commenti su “Come funziona il comodato d’uso gratuito di un immobile
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  1. Buongiorno, io e mia moglie siamo comproprietari al 50% di un appartamento (non prima casa), lo affittiamo durante la stagione estiva con contratti inferiori a 30 giorni. Gli introiti dichiarati nel modello 730 sono soggetti a cedolare secca e vengono ripartiti al 50%, così come l’ imu e la tasi. Per questioni di reddito volevo sapere se, nel caso mia moglie stipulasse a mio favore un comodato d’uso gratuito, con indicata la possibilità da parte mia di affittare l’appartamento, potrei dichiarare io al 100% gli introiti nel modello 730. Per quanto riguarda l’imu e la tasi rimarrebbero suddivise al 50% (questo mi andrebbe bene così)? Grazie

  2. Salve, sono proprietario di un appartamento, ma al momento vivo con mia moglie e i miei figli in un’altra casa in affitto. Per motivi personali sto muovendo la residenza dalla casa in cui vivo con mia moglie alla mia casa di proprietà che dividerei con un mio amico (per alleggerire le spese).
    La domanda è: il mio amico ha necessità di spostare la sua residenza, posso fare un contratto di comodato d’uso pur essendo residente anch’io?

    1. Gentile Adriano, è possibile stipulare un contratto di comodato d’uso parziale (ad esempio una stanza) che dovrà essere registrato. In alcuni comuni è sufficiente una dichiarazione del proprietario che attesta la residenza di un’altra persona nella propria abitazione, senza necessariamente stipulare contratto di comodato: si informi. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  3. Sono un appartenente alle forze dell’ordine ed ho un’immobile di mia proprietà dato in comodato d’uso ad un amico. Ho la residenza, invece, in casa dei miei genitori sempre nello stesso comune: posso usufruire della legge del 31-08-2013 n 102 riguardante l’imu?

  4. Buongiorno,
    2 anni fa ho acquistato come prima casa un piccolo appartamento che ho affittato a mia figlia e al fidanzato con contratto a canone concordato. Ora l’ormai ex-fidanzato sta lasciando la casa e quindi stavo pensando di lasciare la casa a mia figlia in comodato d’uso. E’ possibile variare il contratto?
    Questo appartamento è stato acquistato da me come prima casa, io abito con mio marito ma la casa è intestata solo a lui. Alla morte di mia mamma ho però avuto in eredità una parte di appartamento (proprietà suddivisa in % con mio papà e mio fratello) sempre nello stesso comune. Posso comunque lasciare in comodato d’uso anche se ho una piccola parte in proprietà in un altro appartamento (che è affittato ad una famiglia con canone concordato)?
    La ringrazio. Cordiali saluti
    Mara

    1. Gentile Mara, per la casa dove vive tua figlia il contratto non si varia: bisogna dare due comunicazioni all’agenzia delle entrate: 1)chiusura del contratto di locazione 2) nuovo contratto comodato. Poiché hai più di 2 abitazioni non hai diritto alla riduzione IMU per il comodato genitori-figli. Per la comproprietà con i tuoi familiari non è possibile stipulare due contratti diversi: o è locazione o comodato. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  5. Buongiorno,
    A seguito della morte di mio padre scopro di essere proprietario di una quota della casa paterna composta da due appartamenti e due uffici. “grazie” all’arrivo della cartella esattoriale IMIS.
    Un appartamento era abitato dai miei genitori e ora lo sarà da mia madre e il secondo (scopro ora) dato in comodato d’uso ad una sorella che sostiene comunque di pagare l’affitto(??) Gli uffici non so a quale titolo sono usati da 2 sorelle per le loro attività.
    Ora di questo bene di cui non ho mai goduto a nessun titolo nulla, mi trovo a dover pagare l’Imis. (fra l’altro per me diventa seconda casa.).
    Visto che siamo alle porte della scadenza di tale tassa, mi è stato chiesto di pagare che poi nostra madre rimborserà le quote. Cosa devo fare? Risulterò comunque proprietario di un bene che non mi appartiene e dal quale non traggo nessun vantaggio economico.
    Come avrà capito sono sempre stato poco informato sulle operazioni fatte dai miei a favore delle sorelle.
    La ringrazio anticipatamente e la saluto. Emilio

    1. Gentile Emilio, l’Agenzia delle Entrate e i comuni riscuotono dai proprietari: pertanto ti suggerisco di regolarizzare e pagare puntualmente. Per il resto ti consiglio l’assistenza di un legale. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  6. Salve,
    ho una prima casa dove ho residenza ma sono domiciliato in altra casa.

    Ho dato in comodato la prima casa ad un’amica che me la tiene in ordine, registrando regolare contratto all’agenzia dell’entrate (232€).

    Le utenze sono a me intestate e lei non ha voluto, perchè non gli importa, prenderci la residenza.

    Ho fatto tutto correttamente con agenzia dell’entrate?

    Il comune puó esigere qualcosa da me non abitandoci (anche se data in prestito a costo zero)?

    Se voglio tornare in possesso del bene devo fare qualcosa di specifico?
    L’agenzia dell’entrate, dichiaró che a loro non interessava ricevere comunicazioni di sorta, ma sarebbe bastata la buona fede della persona a cui è stata concessa la casa (al limite con scrittura privata, magari lettera raccomandata).

    Specifico che per comodità di entrambi, abbiamo fatto un contratto a tempo indeterminato.

    Grazie mille

    1. Gentile Alex, per le abitazioni date in comodato il proprietario è tenuto a pagare IMU. Se nel contratto il comodato riguarda una parte della casa ed è previsto che tu possa abitarci le cose cambiano, perchè si tratterebbe della tua abitazione principale (residenza anagrafica e dimora abituale). Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  7. Salve stavo leggendo la vostra rubrica per risolvere il mio quesito ma pur tuttavia leggendo ho ancora delle perplessità. Noi siamo 4 figlie residenti nel comune di Catania, alla morte di papà, mamma ha fatto la successione a noi figlie che siamo diventate eredi. Ognuno di noi nello stesso comune ha la propria casa ma continuiamo a pagare l imu sulla casa di mamma che attualmente risiede nell immobile come abitazione principale ed è proprietaria al 60% mentre noi paghiamo una quota di 8.37%ciascuno, circa 114 euro suddivise nelle due rate di giugno e dicembre. Adesso mia mamma chiede se è possibile registrare il contratto della abitazione principale dove alla risiede in comodato d uso gratuito onde evitare a noi figlie di pagare ogni anno l imu sulla seconda casa. Grazie per l eventuale risposta.
    Cordialmente

    1. Gentile Gabriella, con il comodato d’uso al genitore delle vostre comproprietà non avete esenzione ma riduzione al 50% dell’imponibile IMU a condizione che tutte voi siate proprietarie solo di abitazione principale (e relative pertinenze). Altra strada definitiva potrebbe essere il trasferimento dei diritti di usufrutto a vostra madre (mantenendo la nuda proprietà). In questo caso vostra madre avrebbe esenzione al 100% dell’IMU. Ci sono però costi notarili/fiscali da sostenere una tantum. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  8. Salve ho dato in comodato d’uso gratuito a mia figlia sposata , un appartamento e (purtroppo) ho registrato il contratto a nome suo e anche di suo marito. Ho solo l’abitazione principale oltre la casa da dare in comodato, ed entrambe sono nello stesso comune. Visto che nel contratto risulta anche il marito l’agevolazione IMU mi resta sempre del 50% o cambia ? grazie per l’attenzione Luigi

  9. Salve, siamo sei fratelli comproprietari in parti uguali di un immobile avuto in successione, uno dei quali disabile maggiorenne ha da sempre qui la sua residenza; abbiamo stipulato un contratto di comodato gratuito cedendo il diritto di abitazione vita natural durante allo stesso (registrando il contratto all’Agenzia ma senza successivo rogito notarile). Ora Le chiedo ai fini della TASI e IMU e IRPEF noi comproprietari potremmo usufruire di esenzione di dette imposte configurandosi l’ipotesi della legge di stabilità 2016 e successiva e/o potendo il disabile usufruire della condizione collegata alla ipotesi di Coniuge superstite. Grazie
    Matteo

    1. Gentile Matteo, che mi risulti la riduzione dell’IMU vale solo per il comodato tra parenti in linea retta (genitori figli). Sulle tematiche del coniuge superstite non sono in grado di risponderti. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  10. è vero che per un immobile dato in comodato d’uso NON a parenti si deve aumentare la rendita catastale del 30%? così viene riportato nel sito Fisco-e-Tasse.

    1. Gentile Elio, non capisco a quale fine viene aumentata la rendita. Per quanto riguarda l’IMU il proprietario – nel caso prospettato – pagherà IMU piena, comunemente chiamata “IMU seconda casa”. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  11. Salve, volevo sapere se io intendo affittare un appartamento e non comunico al proprietario che ho dei figli, questo sarebbe un problema per futuramente fare la residenza? ho bisogno di aiuto, nessuno vuole affittarmi perché ho due figli anche se avendo tutte le loro esigenze, grazie per la risposta

  12. Salve sono figlio con genitori divorziati, ad oggi vivo con mia madre in una casa che è di proprietà al 50% di mia madre e al 50% di mio padre. La casa è in provincia di milano mentre mio padre ha acquistato una sua casa con la nuova moglie in provincia di Reggio Emilia.
    E’ desiderio di entrambi i miei genitori che io rimanga ad abitare in comodato d’uso gratuito nella suddetta casa in provincia di milano come abitazione principale, ed in questo frangente mia madre andrebbe a convivere con il suo attuale compagno in provincia di Varese.
    Per prima cosa il contratto in comodato d’uso gratuito deve essere per forza registrato all’agenzia delle entrate o può essere anche un accordo scritto tra le parti e sottofirmato da esse? o la registrazione è solo ai fini di agevolazioni su tassazioni imu ecc?
    In quanto per mia madre la casa in comodato rappresenta la sua unica proprietà, il fatto che vada a convivere in altra casa non di sua proprietà, farebbe risultare l’abitazione in comodato come seconda casa e quindi dovrebbe pagare l’imu o le risulterebbe comunque come prima casa e quindi ne sarebbe esente?
    Secondariamente se mia madre al momento desiderasse non spostare la sua residenza quali problemi di natura fiscale potrebbero insorgere nel comodato d’uso gratuito se uno dei 2 proprietari risultasse residente nella casa data in comodato?
    Grazie per la cortesia e complimenti

    1. Gentile Mattia, se tua madre mantiene la residenza ha esenzione IMUprima casa e tu potresti prendere tranquillamente la residenza con una semplice dichiarazione al comune quando la richiedi. Se tua madre sposta la residenza in un altro comune non ha diritto alla riduzione IMU prevista per il contratto di comodato d’uso tra parenti in linea retta in quanto andrà a risiedere in un altro comune. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  13. Salve, la casa dove vivo è di proprietà mia e di mio figlio il quale sta andando in una casa in affitto(anche abbastanza caro). Volevo sapere che cosa bisogna fare x evitare di fargli pagare l’imu come seconda casa.Possiamo fare un contratto di comodato d uso gratuito (a me) della metà dell’immobile? In questo modo si paga metà dell imu? Il contratto va fatto da un notaio? Grazie per la risposta .cordiali saluti

    1. Gentile Luisa, se tuo figlio mantiene la residenza nella casa di cui è comproprietario può continuare ad avere esenzione IMU. Nella casa in affitto non dovrà trasferire la residenza e non potrà chiedere l’applicazione di tariffe delle utenze agevolate. Il comodato gratuito non ha fondamento perché tuo figlio è titolare dei diritti di proprietà per il 50% e come tale deve pagare le imposte sulla proprietà. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  14. Buongiorno,
    sono propietaria di un’immobile (bilocale in un condominio acquistato con agevolazioni prima casa tramite mutuo trentennale che sarà attivo ancora per una decina d’anni ) dove attualmente abito con mio figlio e il mio compagno e dove abbiamo entrambe la residenza.
    Il mio compagno ha recentemente acquistato con agevolazioni fiscali prima casa un’altro appartamento (trilocale)nella stessa città dove fra un paio di mesi ci trasferiremo. La mia intenzione sarebbe di far trasferire i miei genitori nel mio appartamento (attualmente risiedono in affitto in un’appartamento nello stesso condominio dove è ubicato il mio immobile) .
    Avevo intenzione di fare un comodato d’uso ai miei genitori ma tenendo anche io e il bambino la residenza li (anche se vivremmo nel nuovo appartamento nel quale saremmo solo domiciliati ) per non perdere le agevolazioni fiscali e per poter detrarre ancora il 19 % dalla rata del mutuo , sarebbe possibile tenere sia io, mio figlio e i miei geniori la residenza nella stessa casa sebbene sia un bilocale? sarebbe possibile fare un comodato d’uso rimanendo residenti li ? o sarebbe meglio lasciare le cose cosi’ come sono senza fare/registare nessun contratto di comodato e facendogli solo andare a vivere realmente nel bilocale e basta,facendo solamente spostare la residenza al mio compagno?
    Grazie anticipatamente per i consigli.
    Daniela

    1. Gentile Daniela, la cosa migliore è che tu tenga la residenza nella tua casa di proprietà per avere esenzione MU e detraibilità intressi. Puoi ospitare i tuoi genitori anche senza contratto. Il tuo compagno trasferirà la residenza nella casa acquistata e di fatto ti ospiterà. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  15. Buongiorno, ho acquistato un immobile (si tratta di uno studio A10 credo) e dovrei darlo in comodato d’uso ad un ente scolastica. L’ente chiede di depositare la scadenza di almeno 4 anni. La mia domanda è: se prima dei 4 anni io voglio riprendermi l’immobile per inadempienze o cattiva gestione della struttura o disorganizzazione, lo posso fare? se no quali sarebbero i motivi per recedere? Grazie

    1. Gentile Silvia, il comodato è un atto gratuito e alla base c’è una “fiducia” tra le parti. L’inadempienza ipotizzata riguarda quindi la conservazione e il mantenimento della destinazione d’uso del bene immobile. Come proprietario dell’ufficio (A/10) ha poco senso entrare nel merito della gestione/organizzazione di un Ente. E’ bene comunque che faccia preparare il contratto da un legale. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  16. Buongiorno,
    sto per acquistare un immobile “non prima casa” da concedere in comodato d’uso gratuito a mia figlia separata con figlio affidato, dove trasferirà la propria residenza. E’ necessaria la registrazione del comodato e potrà mia figlia intestarsi le utenze domestiche? Grazie per la risposta e cordiali saluti

    1. Gentile Francesco, ti consiglio un contratto registrato così che tua figlia possa avere utenze e imposte (tassa rifiuti) con tariffa prima casa. Se oltre questa casa hai solo l’abitazione principale (casa dove vivi) ed entrambe queste due case ricadono nello stesso comune, con il comodato a tua figlia, quale proprietario, hai diritto alla riduzione IMU del 50% dell’imponibile. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  17. Buonasera . Ho tempo fa ereditato una frazione(12,5%) di un immobile dichiarato inagibile privo di allacciamenti di utenze in un comune diverso dalla mia residenza.Nel comune dove risiedo ho il domicilio in casa di mia moglie( di sua proprietà’ ) . Nello stesso comune ho un piccolo alloggio, posso darlo in comodato d’ uso a mio figlio? se fosse possibile,mio figlio oltre ad averci la residenza, può utilizzarlo come casa vacanza? Cordiali saluti

    1. Gentile Giuseppe, puoi sicuramente darlo in comodato a tuo figlio, ma la riduzione IMU per comodato tra parenti in linea retta non è a mio avviso percorribile, perché sei proprietario di un altro immobile in un altro comune. Trattandosi però di immobile inagibile, informati comunque per sicurezza all’ufficio tributi. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  18. salve. sono un medico che esercita in una stanza di casa in cui mia madre ha un contratto di affitto. come posso regolarizzare la cosa? con un contratto in comodato d’uso? grazie. saluti ,

    1. Gentile Mauro, bisogna vedere 1) cosa prevede il contratto di locazione 2) se l’attività necessita di particolari autorizzazioni. Comunque proprietario e condominio vanno informati. Si potrebbe chiedee autorizzazione al proprietario o integrare/modificare contratto locazione. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  19. Salve, sono residente in Toscana,
    Sto per acquistare un piccolo immobile nel mio paese natale, nel gargano. Controllando la rendita catastale mi sono accorta che come seconda casa pagherei Imu e Tasi insostenibili…considerando l’immobile da ristrutturare. Eventualmente potrei darlo in comodato d’uso gratuito a mia madre che ne farebbe abitazione principale?
    Grazie per l’attenzione…
    Cari saluti,
    Antonella

    1. Gentile Antonella, è na strada non percorribile. L’esenzione IMU per comodato d’uso tra parenti in linea retta è applicabile solo se il proprietario ha solo l’abitazione principale oltre l’a casa da dare in comodato, ed entrambe devono ricadere nello stesso comune. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  20. Buonasera
    Un soggetto può dare in comodato d’uso gratuito al nipote una stanza della propria abitazione e il nipote può trasferire il domicilio/residenza all’indirizzo del soggetto anche senza le agevolazioni previste dalle leggi in materia di imu e/o tasi e/o tari.
    Grazie

  21. Buongiorno
    Sono proprietario di un appartamento abitazione principale.
    vorrei darlo in comodato d’uso gratuito a mia madre, ma voglio mantenere la residenza e l’abitazione principale (per non pagare imu). (io ci abito, mia madre ha residenza in un altro comune, lei ci abiterebbe con me saltuariamente e vorrebbe in parte ristrutturarlo a sue spese potendo detrarre la spesa). E’ possibile legalmente e fiscalmente?
    Grazie Luca

    1. Gentile Luca, tutto è possibile ma nel tuo caso mi sembra che ci si arrampichi sugli specchi per avere i massimi vantaggi. Mantenere la residenza e concedere in comodato ad un terzo (tua madre) sono eventi poco congruenti. Se la casa è sufficientemente ampia puoi effettuare un contratto di comodato per una parte dell’abitazione. Informati presso l’ufficio anagrafico del comune. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  22. buon giorno
    io sono propietario di 2 appartamenti a rimini,se li do in comodato a uso gratuito a mia moglie,mia moglie a sua volta può affittarli con contratti ad uso turistico?grazie roberto

    1. Gentile Roberto, i redditi di locazione ricadono comunque su di te come propretario. E’ opportuno che queste contratti di locazione brevi siano formalmente firmati da te e da tua moglie. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  23. Buongiorno,
    Se io sono proprietaria di un immobile in via X acquistato e su cui ancora c è mutuo prima casa , posso lasciare questo immobile in comodato uso gratuito a mia suocera e io mi stabilisco a mia volta nel suo immobile prima casa (senza mutuo) in via Y ?spero d essere stata chiara, grazie

    1. Gentile Elisa, nessuno ti vieta di “scambiare” l’uso dell’abitazione con tua suocera. Entrambe però dovrete pagare IMU sulle rispettive proprietà. Per il mutuo dovrai continuare a pagare regolarmente le rate ma non potrai più detrarre gli interessi passivi. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  24. Salve, mia nonna e mia madre hanno un appartamento di proprietà rispettivamente al 75%(nonna) 25%(madre). Concedendo a me l’appartamento con contratto di comodato d’uso, ci sarebbero delle agevolazioni almeno per quanto riguarda la parte di mia madre? Grazie mille

  25. Domanda pervenuta da parte di Gabriele
    Buongiorno, ho una società agricola semplice di cui siamo soci io e mia madre entrambi coltivatori diretti, la casa dove abitiamo e’ di proprietà della società. Pensavo di registrare un comodato d’uso per la parte dell’abitazione dove vive mia madre a suo favore e un altro comodato d’uso per la parte dove vivo io a mio favore. Entrambe le porzioni sono regolarmente accatastate. In questo caso l’imu e’ dovuta dalla società o da noi due? In alternativa per usufruire della riduzione 50% e fattibile fare un comodato d’uso a mio favore dell’ intero immobile e poi fare seguire un ulteriore comodato d’uso da parte mia a favore di mia madre per avere la riduzione 50% almeno par la parte che utilizza lei? Grazie in anticipo.

    1. Buongiorno Gabriele,
      in merito al quesito posto si osserva che le soluzioni prospettate non risultano applicabili. In merito al 1° quesito, la presenza dei due contratti di comodato non muterebbe l’identificazione del soggetto passivo d’imposta che rimarrebbe la società proprietaria. L’obbligo di pagare l’IMU, infatti, insorge quando il rapporto che lega il soggetto all’immobile sia riconducibile alla proprietà, all’usufrutto o ad altro diritto reale di godimento o a un’altra situazione giuridica specificatamente stabilita dalla legge (locazione finanziarie o concessione di beni demaniali).
      Chiarito ciò, anche la seconda ipotesi risulta non applicabile. La norma agevolativa, infatti, prevede che la base imponibile è ridotta del 50% “per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che….”. Nel caso in questione il soggetto passivo è la società e non può mai essere il comodatario (persona fisica).
      Maria Fiorillo
      Bernoni & Partners
      Lungotevere Michelangelo 9 00192 Roma |

  26. Buongiorno ,
    sono residente all’estero ma spesso sono in italia in un alloggio di proprieta di mia madre (l’unico di sua proprieta a parte quello dove abita)
    E’ possibile stipulare un contatto di comodato ad uso gratuito per tale immobile ?
    Grazie

  27. Salve, vivo fin da bambino in un immobile costituito da due appartamenti divisi su due piani ed indipendenti che costituiscono un’unica unità abitativa di proprietà dei miei genitori. Vi è un unico numero civico, così come singole (per entrambi gli alloggi) sono sono le utenze…luce..gas..ecc…
    Di fatto i miei genitori vivono al piano di sotto ed io in quello di sopra e costituiamo un unico nucleo familiare.

    Ora, vorrei che la mia fidanzata venisse a vivere con me, portandosi la residenza.

    Stavamo appunto valutando, coi miei genitori, il comodato d’uso gratuito relativo al mio caso.

    Quali sono i passi e le procedure da adottare?
    Devo separarmi in questione di nucleo famigliare?

    Si tratta della nostra prima casa.

    Grazie anticipatamente per la risposta.

    Saluti
    Francesco

    1. Gentile Francesco, da quanto scrivi i due appartamenti sono un’unica unità immobiliare. Non ho un consiglio particolare. Fai presente la situazione in comune. Valutate se mettere dei contatori a defalco; ovvero valutate se procedere ad un frazionamento in due unità catastali distinte. Solo in questo caso sarà possibile tenere distinti in modo netto nuclei familiari e utenze. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  28. Buongiorno, a causa dell’ultimo sisma, ho casa inagibile, Ora abito con mia moglie e mio figlio nella 2° casa di mio padre. Ho anche un fratello. Prima del terremoto questo appartamento era in affitto . Onestamente qualcosa devo pagare a mio padre e mio fratello per l’ ospitalità. In questo caso, visto che abbiamo stipulato un contratto di comodato d’uso gratuito, andrei a perdere il rimborso dell’ autonoma sistemazione?
    Saluti e grazie per la risposta.

    1. Gentile Massimo, pubblichiamo volentieri la tua domanda nell’eventualità che qualcuno volesse dare un contributo. Non sono esperto della normativa riguardo il rimborso per alloggio di terremotati. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  29. Salve. Sottopongo questo quesito: sono uniproprietario di un immobile e ho la residenza nello stesso ma lavoro ed alloggio in una caserma in un’altra regione. Non possiedo altri immobili su tutto il territorio nazionale. Sono intestatario di tutte le utenze. Detto questo, vorrei dare in comodato d’uso gratuito l’intero appartamento (o parte di esso) a mia sorella (senza cambiare nessuna utenza) e facendogli portare pure la residenza. Posso farlo con normale registrazione del documento all’agenzia delle entrate? Cosa bisogna fare per la TARI? Ci sono altre incombenze che devo fare? Ha soluzioni alternative? Grazie per la Sua disponibilità.

    1. Gentile Giovanni, con il comodato d’uso non avrai più diritto all’esenzione IMU prevista per l’abitazione principale. La TARI è dovuta dall’utilizzatore (tua sorella se stipulate contratto di comodato). Forse conviene 1) non stipulare un contratto di comodato; 2) mantenere così le cose per quanto riguarda la tua residenza e le utenze; per far prendere la residenza a tua sorella ti basta dichiarare al comune che verrà a risiedere con te nella casa a titolo gratuito. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

      1. Grazie per la tempestiva risposta.
        Cambiando la residenza, mia sorella potrebbe avere uno “stato di famiglia” suo e non comparire nel mio?
        Altrimenti, posso sottoscrivere un contratto di locazione (cedolare secca) con lei solo per una parte dell’appartamento?
        Grazie

        1. Gentile Giovanni, penso che tu abbia tutti gli elementi per prendere una decisione corretta in base alle tue esigenze. Puoi informarti presso il comune per quanto riguarda lo stato di famiglia di persone che vivono nella stessa unità immobiliare. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  30. Sono ad abitare da mio padre dove mi ga concesso l uso dell appartamento in accomodato pero ora lui vuole che gli pago l affitto. X problemi suoi.devo,o non devo pagare un affitto oltretutto senza volermi fare alcun contratto di locazione

    1. Gentile Raffaella, il canone di locazione è dovuto se c’è un sottostante contratto. Tuo padre ha diritto ad utilizzare il bene di sua proprietà come meglio crede, nel rispetto di eventuale contratto di comodato stipulato. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  31. Salve le spiego la mia situazione…sto per comperare la mia seconda casa situata nello stesso comune e sopra la mia prima casa… Appena fatto l.atto vorrei fare l.affitto con comodato d’uso gratuito hai miei genitoriper usufruire delle detrazioni del 50% su imu e tasi… La detrazione e possibile anche se la seconda casa e contestata oppure dev’essere intestata solo al sottoscritto???? Aspetta sue notizie e la ringraziò in anticipo

      1. OK signor Giuseppe quindi per beneficiare della detrazione occorre intestare la casa solo al sottoscritto….l.importante che sia ancora in vigore e ke interessi sia l.imu che la tasi…può confermarlo?!?

        1. Gentile Antony, ti confermo che la riduzione IMU e TASI per comodato tra parenti in linea retta nei limiti previsti dall’attuale normativa (tu ci ricadi). Su come intestare la casa non entro nel merito: la decisione non può dipendere solo dalla riduzione delle imposte comunali. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  32. Buonasera. Vorrei un chiarimento sul comodato d’uso gratuito. Da qualche mese mi son trasferita nell’abitazione di un amico. Dovendo trasferire la residenza mi è stato richiesto l’atto sostitutivo di notorietà da compilare tra le due parti. Risulta così che ho avuto la casa in comodato d’uso gratuito. Quanto mi tutela questo documento? può il proprietario cambiare idea e decidere di revocare il comodato d’uso? E le spese che nel frattempo ho sostenuto per rinnovare alcuni impianti ormai logori e non più a norma mi verrebbero risarciti? La ringrazio per i chiarimenti che vorrà fornirmi. Cordiali saluti.
    Mariangela Silini

    1. Gentile Mariangela, il contratto di comodato è un contratto di prestito non oneroso e il proprietario può richiedere la restituzione in qualsiasi momento. Ci sono delle eccezioni: ad esempio se il contratto prevede una determinata scadenza. Da quanto scrivi c’è una contropartita economica in lavori di straordinaria manutenzione che hai compiuto; pertanto viene a cadere il requisito del comodato che non prevede un corrispettivo. Difficile darti una risposta. Forse è opportuno stipulare un contratto che regoli i vostri rapporti con l’ausilio di un professionista. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  33. Buonasera, vorrei avere dei chiarimenti da parte sua. Mio papà è mancato nel 2000 e all’epoca nessuno ci aveva parlato del comodato d’uso. Io sono sposata, i miei due fratelli convivono ( uno a Milano e l’altra in Spagna ) ma hanno la residenza presso l’abitazione di mia mamma. Io per anni ho pagato le tasse sul mio terzo di proprietà della casa di mia mamma con annesso box. Finché un commercialista ci ha parlato di praticare il comodato d’uso. Quindi ora non capisco una cosa: avendo dato la casa a mia mamma in comodato ( giusto?) io non dovrei pagare nessuna tassa su quella abitazione, ma solo le tasse sull’ abitazione in cui vivo . Dico bene? Non sarebbe più conveniente fare un usufrutto? Mi scusi ma la faccenda è abbastanza nebulosa . Grazie mille per la sua risposta. Sara Maggi

    1. Gentile Sara, con la cessione dell’USUFRUTTTO risolvete definitivamente il problema dell’IMU, che passerà a carico di vostra madre, la quale sarà esentata perché vive e risiede nella casa. La cessione di usufrutto comporta delle spese notarili e imposte collegate. Conviene che tutti e 3 voi fratelli cedete il 100% dell’usufrutto a vostra madre in un unico atto. E’ opportuno fare due conti tra IMU e costi notarili. Dipende dalla rendita catastale e dalle aspettative di vita (età) di vostra madre COMODATO FIGLI GENITORI: ciascuno di voi tre fratelli può avere la riduzione del 50% dell’imponibile IMU solo a determinate condizioni. Al massimo dovete possedere oltre questa comproprietà una sola abitazione nello stesso comune utilizzata come “abitazione principale” (ovvero residenza e dimora abituale). Il ragionamento va fatto singolarmente per ogni fratello/sorella. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  34. Buongiorno,io abito in un appartamento di mia proprieta,era stato diviso per farne usufruire a mio zio ,in comodato d uso gratuito…posso adesso che e’deceduto,darlo in comodato ad un mio amco,anche se risulta un unica unita immobiliare..?Con lo zio non ho avuto problemi,pero’non so se e’cambiato qualcosa…grazie

    1. Gentile Paola, puoi fare comodato d’uso gratuito, per una parte dell’unità immobiliare, al tuo amico. Oppure un contratto di locazione di una stanza, ad un prezzo molto basso. E’ bene farsi tutelare per il contratto da un professionista. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  35. Buongiorno. Stiamo vendendo l’appartamento di mia madre, che vi abita, in nuda proprietà (spese condominiali ordinarie a carico nostro e straordinarie a carico dell’acquirente). Abbiamo ricevuto un offerta d’acquisto in COMODATO D’USO scendendo di prezzo a patto di non pagare nemmeno la spese ordinarie ma temiamo 2 cose. 1: se un domani l’acquirente volesse riappropriarsi dell’immobile potrebbe? (rammento che è nuda proprietà e mia madre è anziana). 2: se l’acquirente interrompe il pagamento delle spese ordinarie siamo obbligati a pagarle noi o ci sono azioni per cautelarci? Grazie infinite

    1. gentile Luciano, c’é una contraddizione in termini. La vendita di diritti di proprietà di un immobile è un contratto di trasferimento a titolo oneroso. Il contratto di comodato d’uso è a titolo gratuito. Il comodato può essere sottoscritto dall’usufruttuario che ha il diritto all’uso, non dal nudo proprietario. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  36. Buongiorno, dovremmo fare dei lavori di ristrutturazione in un appartamento in cui siamo residenti e per il quale abbiamo un comodato d’uso verbale in essere tra mio suocero e mia moglie. Mi risulta che tra parenti diretti non sia necessario registrare il contratto (con tutti i costi che ne conseguono). Volevano sapere se potevamo però avere lo sgravio fiscale per la ristrutturazione senza fare la registrazione di un comodato d’uso gratuito. Grazie

    1. Gentile Sergio, ti consiglio di sottoscrivere e registrare il contratto per legittimare nei confronti del Comune la pratica edilizia e nei confronti dell’Agenzia delle Entrate la richiesta di detrazioni. Con il contratto in forma scritta potete meglio gestire le altre questioni che riguardano la detenzione di un immobile: responsabilità verso terzi, intestazione utenze, TARI, etc. Se tuo suocero ha in proprietà oltre questa casa solo l’abitazione dove vive nello stesso comune, può ridurre al 50% l’IMU. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  37. Buon giorno, sono proprietario di un mini appartamento fuori dal comune della mia residenza. Vorrei darlo in comodato d’uso gratuito ad una persona che non ha possibilità di pagare affitto e non ha alcun grado di parentela. E’ possibile farlo o ci sono altre forme da poter utilizzare. Per TASI E TARI come si può fare. La ringrazio anticipatamente per la risposta.

    1. Gentile Gianni, come proprietario hai diritto certamente a dare in comodato il tuo mini appartamento ad un non parente e ritengo sia il contratto più adeguato. Per le imposte a carico del comodatario non ci sono norme alternative. Ti consiglio di farti assistere da un professionista per il contratto. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi

  38. Buongiorno, una societa srl immobiliare può concedere in comodato d’uso gratuito un’abitazione ad un privato ? La società non ha sede nel comune nel quale è sito l’immobile , ma l’amministratore si, allo stesso tempo l amministratore è fratello del comodatario.
    La ringrazio

  39. Buongiorno mia moglie ha la nuda proprietà di un appartamento mentre l’usufrutto era alla sua mamma. Deceduta la mamma (usufruttuario) compare un contratto di comodato d’uso gratuito stipulato tra lusufrittuario ed un nipote della durata di 10 anni. la signora quando ha firmato tale contratto era in riabilitazione in quanto 10 mesi prima era andata in coma per un aneurisma al cervello .Le domande sono queste:
    Poteva l’usufruttuario concedere ad un terzo in comodato d’uso gratuito l’appartamento ?
    Dovremo aspettare 10 anni per venire in possesso del bene?
    Esistono sentenze di cassazioni che ci potrebbero aiutare a chiudere il comodato d’uso gratuito a questo terzo?
    Grazie

    1. Gentile Milko, in termini generali l’usufruttuario ha titolo per stipulare un contratto di comodato. Da quanto scrivi quanto è avvenuto è “poco chiaro” e fa sorgere diversi dubbi. Ti suggerisco di avvalerti di un legale. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi.it

  40. Buongiorno,
    dovendo registrare un contratto di comodato tra me e i mie genitori, nel quale io do in comodato parzialmente l’immobile nel quale io stesso vivo (in un altro comune rispetto al loro), è necessario che i genitori effettuino il cambio di residenza o quest’ultima non è obbligatoria?
    Grazie
    Alb.

    1. Gentile Alberto, per la riduzione dell’IMU è necessario che l’abitazione venga utilizzata come residenza e dimora abituale da parte dei comodatari (i tuoi genitori). Il caso del comodato parziale complica la determinazione dell’IMU. Ritengo che per l’agevolazione IMU comodato genitori-figli sia necessario un contratto di comodato tradizionale. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi.it

  41. Buongiorno. Sono proprietario di due appartamenti nel luogo ove risiedo. Uno dei due immobili è adibito a mia abitazione principale mentre vorrei cedere l’altro in comodato d’uso a mio figlio maggiorenne, anch’egli residente anagraficamente in loco. In un altro comune sono comproprietario coi miei fratelli di una porzione (1/5) di un monolocale situato nel centro storico, ahimè ereditato dai miei genitori e oramai da anni dichiarato inagibile tanto che l’amministrazione comunale è intervenuta chiudendone l’accesso, Vi chiedo, in considerazione di ciò, posso avvalermi della riduzione dell’IMU per l’immobile che voglio cedere in comodato a mio figlio? Grazie per la risposta.

    1. Gentile Vincenzo, per quanto di mia conoscenza non potresti richiedere la riduzione IMU per il comodato a tuo figlio, in quanto possiedi 3 immobili. Ma il tuo caso è particolare: prendi maggiori informazioni presso l’ufficio Tributi del comune o all’Agenzia delle Entrate. Magari ci sono delle circolari particolari. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi.it

  42. Salve, innanzitutto grazie mille per aver condiviso queste preziose informazioni sul contratto di comodato d’uso. A breve dovrò usufruire di un bene immobile con un contratto ad uso gratuito, intendo pertanto trasferire la mia residenza nel nuovo comune in cui risiederò. È obbligatoria la registrazione del contratto o basta l’accordo verbale tra le parti? Inoltre quali tasse aggraveranno nei confronti del proprietario dell’immobile dopo il mio cambio di residenza? Premetto che il proprietario abita nello stesso immobile in cui andró a vivere.
    Grazie mille e buona serata.

    1. Gentile Fabio, solo tuo padre, legittimo proprietario, può affittare la casa. Tu come comodatario non hai diritto a percepire reddito ma solo a utilizzare l’abitazione per esigenze personali. Si pone poi un problema di sovrapposizione di contratti sulla stessa unità immobiliare (comodato e/o locazione?); approfondisci il tuo caso specifico con un professionista/associazione competente. Per la locazione serve atto di proprietà, visura e planimetria catastale, Attestato Prestazione energetica. Un cordiale saluto Giuseppe Palombelli Ceo CasaNoi.it

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