Posa del parquet su un pavimento esistente

Posa del parquet sul vecchio pavimento in piastrelle

Uno dei lavori più invasivi quando si effettua un intervento di ristrutturazione è cambiare il pavimento, intervento che prevede la demolizione del vecchio pavimento, lo smaltimento delle macerie e la realizzazione del nuovo rivestimento.

Non stupisce, quindi, se molti proprietari cercano di ricorrere a una soluzione “alternativa”, meno impattante: posare un pavimento nuovo, più moderno, su quello vecchio esistente.

Tra gli interventi disponibili, si può prendere in considerazione l’opportunità di incollare un parquet su un pavimento in ceramica? La risposta è affermativa, ma occorre usare una serie di precauzioni per evitare errori.

Valutare le condizioni del pavimento in piastrelle

Il primo passo per affrontare l’intervento consiste nel valutare le condizioni del pavimento esistente.

I pavimenti più diffusi nelle case italiane sono quelli ceramici, nel novero dei quali dobbiamo considerare superfici fatte con diversi tipi di materiali come gres porcellanato, monocottura, cotto, ecc..

Ognuno di questi presenta caratteristiche differenti: lo smalto può essere più o meno compenetrato, la superficie più o meno levigata o ruvida e così via.

Dopo aver analizzato il tipo di superficie su cui andrà incollato il parquet, vanno fatte altre valutazioni, simili a quelle che si conducono quando occorre realizzare un massetto.

In particolare, bisogna prendere in considerazione le condizioni del massetto presente sotto il pavimento per verificare se c’è una barriera al vapore ed escludere la presenza di infiltrazioni.

Se il locale riscaldato in cui è posato il pavimento è posto su un locale freddo (tipo porticato aperto) occorre isolare adeguatamente il solaio, per evitare la formazione di condensa interstiziale o superficiale che danneggerebbe il legno.

Quale posa per il parquet: incollata o flottante?

In base alle risultanze delle analisi sopra descritte, il posatore deciderà se ricorrere alla posa incollata o a quella flottante.

Posa incollata

La posa incollata presuppone che il preesistente pavimento sia in perfette condizioni. Ma cosa vuol dire ciò?

Le piastrelle devono essere ben incollate al massetto e coese con esso, quindi non tendere a rialzarsi o a staccarsi.
Se ci sono più piastrelle in queste condizioni, occorre rimuoverle e rasare gli spazi lasciati.
Se sono state fatte delle tracce per far passare gli impianti, va valutata la eventuale presenza di umidità con un igrometro.

Una volta valutati questi aspetti, si procede a stendere un promotore di adesione su tutta la superficie. Si tratta di un prodotto aggrappante necessario per l’incollaggio del parquet su ceramica.

In alcuni casi, prima della stesura del promotore, è necessario effettuare un’abrasione della superficie con una macchinario a unghie diamantate, necessario per rendere la superficie più ruvida e migliorare l’aggrappaggio della colla.

Posa flottante

Se il sottofondo non è in perfette condizioni è meglio evitare l’incollaggio e propendere invece per la posa flottante, ricordando però che questa necessita di giunti di dilatazione.

Con la posa flottante i listoni di legno vengono semplicemente appoggiati sul pavimento esistente, risultando quindi “flottanti” o “galleggianti”.

I listoni vengono giuntati l’uno con l’altro a incastro (con la posa a click autobloccante) oppure con colla vinilica, se hanno degli incastri a maschio e femmina.

Il parquet dovrà essere appoggiato su un apposito materassino per avere un adeguato isolamento acustico ed evitare lo spiacevole effetto del rumore da calpestìo.

Ulteriori informazioni e link utili:

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