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Come funziona il comodato d’uso gratuito di un immobile

di fondatore CasaNoi.it 654 commenti in

Cos’è e come funziona il comodato d’uso gratuito

Il comodato d’uso rientra, insieme al mutuo, nei cosiddetti “contratti di prestito” ed è sempre a titolo gratuito.
È un contratto reale in cui una parte (detta comodante) consegna all’altra (comodatario) un bene mobile o immobile per un determinato periodo di tempo.
Il comodatario ha l’obbligo di riconsegnare il bene al proprietario (comodante) alla scadenza pattuita.
La materia è disciplinata dal Codice Civile, Art.1803-1812.

Comodante e comodatario: diritti e obblighi

Il comodatario può utilizzare il bene solo per la durata e l’uso pattuiti, custodendolo “con la diligenza del buon padre di famiglia”.
Non può cedere ad altri il diritto di godere del bene, senza esplicito consenso del proprietario.
Se il comodatario non rispetta gli obblighi contrattuali, il proprietario può richiedere sia l’immediata restituzione del bene, sia il risarcimento dei danni.
Se nel contratto non è espressamente indicata la scadenza (e se questa non è desumibile dall’uso cui il bene è destinato), il comodatario è tenuto a restituire il bene non appena il comodante lo richieda.

Sono a carico del comodatario le spese sostenute per servirsi del bene.
Nel caso in cui il comodatario debba sostenere spese straordinarie, necessarie e urgenti per la conservazione del bene, ha diritto al rimborso.
Se il bene si deteriora per il solo effetto dell’uso per cui è stato consegnato e senza alcuna colpa del comodatario, questi non risponde del deterioramento.

Infine, se il bene in comodato ha vizi e difetti tali da recare danno a chi se ne serve, il comodante è tenuto al risarcimento nel caso in cui, pur a conoscenza di tali vizi, non ne abbia avvertito il comodatario.

Il comodato d’uso gratuito di un immobile – locazioni brevi di abitazioni

Per gli immobili dati in comodato, le regole di base da seguire sono quelle descritte finora.

Frequentemente le abitazioni vengono utilizzate anche per ricettività turistica.
Ma può il comodatario affittare la casa o una parte di essa per brevi periodi?
E può il comodatario ricavare redditi per una casa utilizzata gratuitamente?

Nel rispetto del vincolo della destinazione e dell’utilizzo, l’abitazione può essere locata dal comodatario con “contratti brevi” a titolo oneroso.

Sono escluse categoricamente locazioni da parte del comodatario oltre i 30 giorni.

TASSAZIONE REDDITI DA LOCAZIONE BREVE

La tassazione agevolata entra in vigore solo nei contratti di locazione breve, stipulati a partire dal 1° giugno 2017.
Normativa di riferimento: DECRETO-LEGGE 24 aprile 2017, n. 50; Circolare Agenzia Entrate.

E’ il comodatario che dovrà pagare le imposte, anche se ha ricevuto la casa a titolo gratuito.
Può scegliere tra imposta sostitutiva del 21% o tassazione ad aliquota ordinaria in base alla dichiarazione dei redditi. Comunque dovrà essere versato il 21% a titolo di acconto dagli intermediari e dai portali immobiliari.

DEFINIZIONE DI LOCAZIONI BREVI

Le locazioni brevi sono i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni di persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.

Possono prevedere servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, oltre a fornitura di utenze, wi-fi, aria condizionata. I contratti vengono stipulati direttamente o tramite intermediari o portali telematici.

La disciplina non è applicabile se insieme alla messa a disposizione dell’abitazione sono forniti servizi aggiuntivi quali, ad esempio, la fornitura della colazione, la somministrazione di pasti, la messa a disposizione di auto a noleggio o di guide turistiche o di interpreti, essendo in tal caso richiesto un livello seppur minimo di organizzazione, non compatibile con il semplice contratto di locazione, come nel caso della attività di bed and breakfast occasionale.

Contratto e registrazione di comodato d’uso di un immobile

Il comodato è sempre gratuito – se fosse corrisposto un pagamento, si tratterebbe di normale “locazione” – e può essere, in linea generale, contrattualizzato in forma verbale o scritta.
Per gli immobili il contratto di comodato va stipulato e registrato in forma scritta presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla data in cui è stato sottoscritto, come indicato nel D.P.R. 131/86, art. 5, del T.U.I.R. – Testo Unico Imposte di Registro.
Secondo recenti indicazioni dal Notariato non è più necessario che nel contratto il comodatario dichiari di aver preso visione dell’attestato di prestazione energetica (l’APE ex ACE).

L’opinione di Giuseppe Palombelli, fondatore CasaNoi.it

“Di frequente il proprietario dà in uso gratuito una casa a un familare o altra persona cara. Le regole di base da seguire sono quelle sopra riportate. Trattandosi di beni immobili, si suggerisce comunque di stipulare un contratto scritto che permetta al comodatario l’intestazione delle utenze e di ripartire correttamente le spese condominiali e le imposte. Si raccomanda di seguire con attenzione gli aspetti fiscali (IMU), oggetto di continue modifiche negli ultimi anni.”

Come si fa la registrazione di un contratto di comodato per la casa? Leggi la nostra guida alla registrazione del contratto.

IMU e TARI: chi deve pagare? Il proprietario o il comodatario?

Al pagamento dell’IMU sono tenuti i proprietari oppure i titolari di un diritto reale di uso, usufrutto, abitazione, enfiteusi e superficie su fabbricati, terreni ed aree edificabili.

Il comodatario non deve pagare l’IMU

Il comodatario è titolare di un diritto personale di godimento e non di un diritto di proprietà. Si tratta di un rapporto di cortesia che non genera alcun particolare vincolo giuridico. Il comodatario è un semplice detentore del bene immobile, pertanto non deve pagare le imposte municipali/statali sulla proprietà (IMU-IRPEF).

Il comodatario deve pagare la TARI

Il comodatario è il soggetto che occupa l’immobile e come tale è tenuto al pagamento della TARI, tassa sui rifiuti.

Ricordiamo che la TARI si paga in base alla superficie calpestabile dell’abitazione. E’ opportuno quindi effettuare le misurazioni correttamente.

Comodato d’uso gratuito ai figli o ai genitori.
Riduzione IMU e TASI per abitazione principale non di lusso.
Agevolazioni fiscali solo per contratti registrati e in particolari condizioni (aggiornamento 2019)

Il proprietario che concede ad un figlio (o ad un genitore) un’abitazione non di lusso ha diritto a agevolazioni fiscali delle imposte comunali IMU e TASI in determinate condizioni.

Vediamo in sintesi di che cosa si tratta.

Per le interpretazioni sui vari punti si rimanda alla RISOLUZIONE N. 1/DF Ministero Economia e Finanze del 17 febbraio 2016.

Immobili

Possono beneficiare dell’esenzione le unità immobiliari uso abitazione fatta eccezione per le abitazioni di lusso ( classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado (genitori-figli) che le utilizzano come abitazione principale.

Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.

Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo.

Solo contratti di comodato registrati – Condizione indispensabile è che il contratto sia registrato.

Il comodante (proprietario) deve:

  • a) possedere un solo immobile in Italia.
    Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unita’ abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
    Precisiamo che per immobili bisogna intendere immobili ad uso abitativo; possedere un terreno agricolo – ad esempio – non è fattore escludente. Vedi risoluzione ministero prima citata)
  • b) risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui e’ situato l’immobile concesso in comodato.

L’opinione di Giuseppe Palombelli, fondatore CasaNoi.it

A partire dal 2016 (con la legge di stabilità 2016)  è stato definito in modo preciso entità e ambito di applicazione del beneficio fiscale per le abitazioni concesse in comodato (riduzione IMU 50% base imponibile).  In precedenza ai Comuni era concessa autonomia discrezionale.

La norma ha elementi di equità poiché esclude coloro che possiedono altri immobili, fatta eccezione per la seconda abitazione di proprietà dove vivono.

Riscontro però un’incongruenza: perché il proprietario (comodante) deve risiedere anagraficamente e dimorare nello stesso comune dove si trova l’abitazione data in comodato ai figli (o viceversa)? Perché penalizzare, ad esempio, i genitori che per i motivi più vari abitano in altri luoghi o addirittura all’estero e hanno lasciato la casa ai figli a titolo gratuito?
E’ auspicabile che il Governo riconsideri questo aspetto.

Comodato e detrazione nelle ristrutturazioni edilizie

La detrazione IRPEF del 50% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio (ristrutturazioni ed altro) spetta anche al comodatario. Gli estremi di registrazione del contratto di comodato vanno indicati in dichiarazione dei redditi.

La medesima opportunità spetta anche al familiare convivente del possessore o del detentore, che:

  • sostiene e paga le spese dal proprio conto corrente (bonifico; eventuale assegno al Condominio)
  • conviveva già al momento dell’inizio dei lavori (è opportuno effettuare una dichiarazione di atto di notorietà).

Stesso discorso per i componenti di uno stesso sesso di una “unione civile” e i conviventi di una “convivenza di fatto“.

(RIFERIMENTI NORMATIVI: Legge di stabilità 2016, in vigore dal 1° gennaio 2016 (vedi legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale) prevede una riduzione del 50% della base imponibile su cui calcolare le imposte comunali (IMU e TASI) per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito)

Articolo scritto da:
Giuseppe Palombelli, fondatore CasaNoi e consulente del credito. Contatti per richieste mutui e surroghe

Articolo scritto da:

Giuseppe Palombelli

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Esperto in mutui, valutazioni estimative e compravendite. Consulente credito per finanziamenti a privati ed aziende, credito immobiliare, cessione del credito (detrazioni fiscali). Dalla passione per il settore immobiliare nel 2012 ha fondato CasaNoi. Contatti per consulenza mutui bancari

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654 commenti su “Come funziona il comodato d’uso gratuito di un immobile
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  1. Il Comune puo’ effettuare un cambio di abitazione con contratto di comodato d’uso non registrato, da madre a figlia, solo con dichiarazione verbale del comodante che dichiara anche che non usufruira’ di agevolazioni fiscali?
    Grazie

  2. Buonasera mio marito ha dato in comodato d’uso a nostro figlio l’appartamento sottostante al nostro tutto fatto in regola con registrationi varie. Ora mio figlio dovrebbe per motivi di lavoro iscriversi all’aire e saltuarialmente andare all’estero. Vorremmo sapere se cio fosse perderemmo l’agevolazione del comodato d’uso. Faccio presente Che l’appartamento resterebbe sempre di nostro figlio per quando ritorna. Grazie molte

    1. Per la riduzione IMU del 50%, suo figlio (comodatario) deve utilizzare l’appartamento come dimora abituale (abitazione principale). Se trasferisce la residenza all’estero, perdete l’agevolazione IMU. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli, fondatore CasaNoi

  3. Salve, sono proprietario di un immobile dove vivo con la mia compagna e mia figlia dove io ho la residenza. Da qualche mese abbiamo comprato un immobile quasi attaccato al nostro intestato alla mia compagna dove lei risiede inseme a nostra figlia (portato la residenza). Visto che in questo immobile andrebbero fatti dei lavori, la mia compagna mi ha fatto il comodato d’uso gratuito. Adesso vorrei sapere per poter usufruire delle detrazioni dello stato devo produrre qualche atto?
    Serve qualche documento attestante la nostra convivenza? Se si che documento?
    Grazie in anticipo

    1. Gentile Gaspare, è chiaro vi state “arrampicando sugli specchi” e che si tratta di una manovra per non perdere le detrazione. Immagino che la tua compagna non abbia reddito e non abbia vantaggio ad avere le detrazioni. Ti rimando alla nostra Guida ai bonus ristrutturazione. A mia avviso il contratto di comodato complica le cose: la tua compagna dove dichiarare l’utilizzo come casa concessa in comodato; deve inoltre spostare la residenza perché la casa è concessa in comodato; perderebbe anche l’esenzione IMU. In alternativa tu potresti trasferire la residenza ma perdi l’esenzione IMU sulla tua casa di proprietà. Potreste anche costituire tutti un nucleo familiare. Ogni decisione ha dei pro e dei contro. Ad esempio l’esenzione IMU vale solo per l’abitazione di proprietà dove si ha la residenza (dimora abituale). In ultimo di segnalo che il nuovo “DL Rilancio” prevede la possibilità di cedere il credito anziché portare in detrazione. Quindi ci rientrerebbe anche la tua compagna. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  4. Salve Dott Palombelli. Possiedo alcuni immobili. Uno si questi lo vorrei dare in comodato gratuito a mia figlia come abitazione principale per poi ristrutturarlo ed avvesere all”ecobonus. Il fatto che io abbia alcuni immobili e che mia figlia possegga altro immobile preclude la possibilità del comodato? Grazie

    1. gentile Marco, può sicuramente sottoscrivere il contratto di comodato. Le segnalo che: 1) comunque dovrà pagare IMU piena; 2) sua figlia utilizzando la casa in comodato come abitazione principale, non ha diritto all’esenzione sull’abitazione di sua proprietà. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  5. Buongiorno dottore. Spero che lei possa darmi le delucidazioni che non riesco a trovare in rete. In sintesi:
    – io sono unico proprietario di immobile (1° casa) in un comune di provincia di Roma;
    – mia moglie è proprietaria (già prima del nostro matrimonio) di altro immobile (1° casa) sempre nel medesimo comune di Roma.
    – A febbraio del 2019 mia moglie ha cambiato la residenza dall’indirizzo della sua proprietà a quello di casa mia (sempre stesso comune) e contestualmente mia moglie ha ceduto in COMODATO USO GRATUITO (con registrazione) il suo immobile ai suoi anziani genitori che risiedono e dimorano stabilmente in quella abitazione.
    Come dobbiamo comportarci della dichiarazione dei redditi 730 (congiunta)???
    Mia moglie come deve compilare il campo B1 del 730?
    L’immobile vale sempre come abitazione principale (E1) essendo prima casa ed unica? (Scarica infatti gli interessi passi del suo mutuo). Quindi codice 1 o magari il codice 10? E sopratutto nella colonna 12 sempre del rigo B1 (casi particolari IMU) quale codice riportare (1,2, o 3)?
    Cordialmente

    Vincenzo S.

    1. A mio parere sua moglie non può più dichiarare che si tratta di abitazione principale perchè rientra tra qelli previsti dal codice 10 (comodato a familiari utilizzo abitazione principale). Inoltre perde la detraibilità degli interessi del mutuo. Vedi Guida sull’argomento. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutuiUn cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  6. Buongiorno,
    oltre alla mia prima casa con residenza ho un appartamento di mia proprietà da ristrutturare nello stesso comune. Ho un figlio che ha, nello stesso mio comune, una sua prima casa con residenza.
    Posso fare un contratto d’uso gratuito a mio figlio ( senza però fargli cambiare la residenza) per ristrutturare questo mio appartamento? In questo modo lui paga la ristrutturazione e può mettere in detrazione tutte le spese fatte ( questo perchè io non ho capienza per la detrazione). Grazie

  7. Ho una casa grande.Posso dare una porzione della mia casa di proprietà dove risiedo, in comodato d uso gratuito a mia figlia che vuole cambiare nucleo e residenza

    1. Gentile lettrice, è possibile effettuare un comodato d’uso parziale di abitazione. Per la residenza occorre un contratto registrato con descritta e rappresentata graficamente la porzione di abitazione interessata. bisogna informarsi in comune se è possibile mantenere distinti due nuclei familiari. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  8. salve, ho due proprietà’ una a Firenze e una a Napoli, io ho la residenza a Firenze, nella mia casa, posso fare il contratto di comodato d’uso a mia madre che vive e risiede a Napoli nella mia casa, ho la riduzione dell’imu del 50 percento?

  9. Salve,mia moglie possiede un immobile che è stato ceduto in comodato d’uso gratuito a nostro figlio avente una scadenza al 2025 , a gennaio 2020 lo ha lasciato andando a vivere in altro luogo deve dare disdetta, bisogna pagare?
    All’agenzia delle entrate verbalmente che decade in automatico ,ma per telefono mi è stato detto che bisogna farlo e che c’è da pagare.
    mi si può dare delle risposte in merito grazie

    1. Gentile lettore, lei dovrà comunicare all’agenzia delle entrate la cessazione del contratto di comodato stipulato e registrato. Basta una comunicazione per via telematica attraverso un soggetto abilitato.
      (CAF, professionista, etc). Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  10. Salve, intendo aiutare finanziariamente mio fratello a ristrutturare un piccolo appartamento ricevuto in eredità e attualmente inabitabile per gravi danni strutturali. E’ sufficiente che io lo prenda in comodato gratuito per poter recuperare fiscalmente il 50% delle spese di ristrutturazione? Per recuperare la parte restante potrei, come comodatario, e con il consenso del comodante, affittarlo a terzi? In alternativa potrei continuare a detrarre le rate annue delle agevolazioni fiscali pur ponendo fine al comodato? E in tal caso, come andrebbe formalizzato l’obbligo per mio fratello ad affittare l’appartamento per restituire le risorse da me anticipate? Molte grazie

    1. Gentile Claudio, non è possibile ottenere tutto insieme. Il comodatario ha diritto alla detrazione fiscale delle spese ristrutturazione, ma non ha diritto a locare l’immobile (eccezion fatta per le locazioni brevi). Se vuole delle “garanzie” da parte di suo fratello, a mio avviso, è consigliabile stipulare tra di voi un contratto di affitto, che preveda espressamente la sublocazione. Lei potrà così detrarre le spese come affittuario e percepire i canoni. Una volta ultimato il rimborso tramite i canoni, lei può uscire dal contratto e restituire l’immobile a suo fratello. Il canone da pagare a suo fratello può essere modesto o comunque tenere conto dei lavori che si impegna a effettuare. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  11. Salve,
    riguardo le agevolazioni per la ristrutturazione.
    Sono residente e lavoro all’estero, regolarmente iscritto all’AIRE.
    Ho acquistato casa a Roma ma non sono intenzionato a spostare la residenza nell’immobile.
    Devo fare dei lavori straordinari di ristrutturazione e vorrei far accedere alle agevolazioni un familiare.
    Potrebbe un familiare, eseguire i lavori di ristrutturazione ed accedere alle agevolazioni se io registrassi all’Agenzia delle Entrate un contratto di comodato d’uso gratuito?
    In particolare, questa persona é obbligata a spostare la residenza nell’immobile oppure il comodato d’uso basta ?

    Grazie in anticipo

  12. VIvo al piano superiore di una villetta che è proprietà dei miei genitori, da 23 anni.
    Siamo 4 figli ed io sono la prima. Mio padre vuole intestare la casa a me, quindi sarebbe la pia prima casa. Lui ci paga IMU per seconda casa !! Come dobbiamo procedere? CI vuole il notaio? Può fare atto di donazione ?
    Grazie

  13. Buongiorno,
    io insieme alla mia compagna siamo proprietari di un immobile da ristrutturare (dove prenderemo la residenza) vorremmo fare un contratto di comodato d’uso parziale con mia madre la quale ha una sua abitazione in altro comune e non prenderà la residenza presso il nostro immobile.
    Volevo sapere nel caso in cui mia madre partecipi alle spese di ristrutturazione può accedere alle detrazioni dei vari bonus? e quali tasse eventualmente dovrebbe pagare (tasi-tari ecc.)?
    Grazie mille

    1. Gentile Carlo,
      come comodataria sua madre ha diritto alla detrazione fiscale ristrutturazione. Chiaramente la ristrutturazione dovrà interessare la parte da lei utilizzata e identificata nel contratto (registrato), con fatture e pagamenti a suo nome. IMU e TASI sono a vostro carico come proprietari e poiché prendete la residenza siete esentati. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  14. Buongiorno
    sono proprietario di un appartamento in condominio che affitto arredato,ora è stata approvata lavori di ristrutturazione per risparmio energetico (ecobonus) e dato che io ho un cospicuo credito fiscale vorrei registrare un comodato d’uso gratuito ai due figli (50% cad) in modo che possano usare il beneficio fiscale. E’ possibile? Io continuerò a pagare la cedolare secca sugli affitti e l’imu.

    1. Gentile Leonello, il bonus fiscale ristrutturazione e risparmio energetico può essere richiesto anche dal comodatario (o dall’affittuario). Chiaramente sia fatture che bonifici dovranno essere a nome del richiedente le agevolazioni fiscali. C’è però un problema di fondo. Un appartamento non può essere concesso contemporaneamente in locazione (a terzi) e in comodato (al figlio). Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  15. Buongiorno, la comodataria da in comodato gratuito ai genitori la propria abitazione principale, in cui ha la residenza e quello è il suo unico immobile di proprietà. Suo marito intanto possiede nello stesso comune la sua abitazione principale in cui ha la residenza e non è proprietario di altri immobili. Non avevano la residenza nello stesso appartamento solo per errore. Ora nell’appartamento della moglie vivono i genitori. Lei vuole darlo chiaramente in comodato d’uso gratuito. L’ufficio tributi del comune dice che l’agevolazione IMU vale solo dopo che la residenza della moglie venga tolta dall’appartamento da dare in comodato e portata nell’appartamento del marito dove vive realmente. In questo caso pur vivendo i genitori ed essendo realmente residenti nell’appartamento della moglie, il comune nega l’agevolazione. È possibile questo?

    1. Gentile Gianfranco, a mio parere il comportamento dell’ufficio tributi è corretto. 1° PUNTO) Tieni presente che una famiglia ha diritto ad una sola esenzione IMU per l’abitazione principale (dove vive effettivamente la famiglia), anche se i coniugi hanno proprietà e residenze diverse. 2° PUNTO) La riduzione IMU spetta correttamente nel caso di comodato al genitore; non spetta invece al proprietario ancora residente. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  16. Salve, mia figlia è proprietaria di una 2 casa che vorrebbe dare a me in comodato d’uso gratuito per poter usufruire delle detrazioni per ristrutturazione poiché lei non ha capienza Irpef.
    Posso affittarlo come comodante e fare in modo che i redditi di locazione vadano a mia figlia comodante? mantenendo io, comodatario, la detrazione per i lavori di ristrutturazione?
    grazie

    1. Gentile Lucia,
      come comodatario lei acquisisce il diritto alla detrazione per la ristrutturazione, seguendo quanto prevede la normativa per i pagamenti. A mio avviso il comodatario non può locare l’immobile, ad eccezione degli affitti brevi. Ultimata la ristrutturazione e acquisito il diritto alla detrazione per i 10 anni, il contratto di comodato potrà essere successivamente risolto e sua figlia potrà locare liberamente l’immobile. Si consulti anche con un commercialista / CAF. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  17. Buon giorno,
    Vorrei sapere se posso dare in comodato d’uso un piccolissimo appartamento libero di mia proprietà per un mese e senza registrarlo ad una sig.ra rumena ed ex badante di mio padre (ora deceduto) e per la quale nutro affetto e stima. Premetto che lei già usufruiva all’epoca dell’appartamentino a titolo gratuito perché attinente all’abitazione di mio,padre.
    La sig.ra in questione me l’ha chiesto in attesa di trovare una nuova collocazione in qualità di badante.
    La ringrazio anticipatamente e cordialmente la saluto

    1. Gentile Raffaella, visto il breve periodo di un mese certamente puoi “ospitare” gratuitamente (disponibilità dell’appartamento) ad una persona cara senza fare contratto. L’unica preoccupazione è se la signora non libererà la casa nel termine previsto di un mese. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  18. Buonasera. Mia moglie ha acquistato una casa da mio padre con i benefici prima casa.
    La casa è agricola e mio padre è agricoltore.
    1- Se facessimo un contratto di comodato d’uso con mio padre, mio padre può presentare una SCIA in comune per la ristrutturazione dell’immobile?
    2- Mio padre dovrebbe prendere residenza in questo immobile?
    3- Mia moglie potrebbe prendere residenza in questo immobile?
    4- Chi beneficerebbe delle detrazioni fiscali per ristrutturazione?

  19. Buongiorno, mi trasferirò in un appartamento di proprietà di mio padre, tramite contratto a comodato d’uso gratuito.
    Con me si trasferirà anche il mio fidanzato, attualmente non siamo conviventi, e nella nuova abitazione manterremo due stati di famiglia differenti. Per potersi trasferire, il mio fidanzato dovrà essere inserito nel mio contratto di comodato d’uso gratuito? In caso contrario che tipo di contratto si dovrà fare per regolarizzare la sua posizione? Grazie

    1. Oltre al comodato e alla locazione non conosco altre soluzioni. Il contratto di comodato dell’abitazione può essere cointestato. Oppure può essere sottoscritto un contratto di comodato parziale di una stanza per il tuo fidanzato. Trattandosi di uso gratuito, l’attenzione principale del contratto va posta su eventuale mancato rilascio (futuro) dell’abitazione, dove il tuo fidanzato trasferisce la residenza. Consiglio te e tuo padre di sentire uno specialista. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  20. Sono proprietario del 50% della nuda proprietà di una casa al mare in provincia di Trapani. La mia nuda proprietà l’ ho ricevuta in eredità da un mio cugino defunto nel 2006 la sua sorella proprietaria del restante 50% + l’ usufrutto. Negli ultimi 2 anni so che ha affittato l’ appartamento. Oggi vengo a sapere che ha dato agli stessi inquilini (estranei) ha dato il comodato d’uso gratuito. Ciò è possibile? Grazie per quanto possiate delucidato.

    1. Gentile Giovanni, l’usufruttuario ha diritto di utilizzare la casa come meglio crede, ricavando le eventuali rendite, senza chiedere alcuna autorizzazione al nudo proprietario. Trovi allì’interno del blog di CasaNoi articoli / guide sull’argomento. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  21. Buongiorno,

    mio padre è proprietario di una casa indipendente con un unico civico, disposta su due piani. Poco tempo fa ha concesso a me in comodato d’uso gratuito il piano superiore per svolgere dei lavori di sistemazione e poi andarci a vivere.
    Se noi ora decidessimo di dividere la casa in due unità abitative, quindi in due interni, mio papà si troverebbe a pagare l’Imu per la seconda casa in riferimento alla mia unità abitativa? o in che situazione si troverebbe?

    Grazie

    1. Gentile Silvia, passare da una a due unità immobiliari intestate a suo padre (unico proprietario), comporta l’esenzione IMU sull’abitazione dove vive (abitazione principale) e il pagamento dell’IMU sull’altra unità immobiliare concessa in comodato (con possibilità di riduzione al 50%). Inoltre ci sono costi tecnici di frazionamento. Se invece venisse donato o ceduto da suo padre a lei l’usufrutto della seconda unità immobiliare al piano superiore, potreste sfruttare la seconda esenzione IMU. Queso comporta – oltre al frazionamento – un atto notarile.
      Viceversa se suo padre riesce a mantenere una sola unità immobiliare e a dividere solo funzionalmente le due porzioni di casa, può sfruttare pienamente l’esenzione IMU. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  22. buongiorno,
    sono proprietario di un immobile ( prima casa ma non residente in quanto risiedo fisicamente nella casa affianco di proprieta’ dei miei genitori assieme a loro ) che ho ceduto in comodato gratuito ai miei genitori che all’interno svolgono attivita’ di ristorazione e per la quale pago l’imu.
    Ora, il ristorante di proprieta’ dei miei genitori verra’ messo in gestione a terze parti , le quali potranno usufruire del comodato d’uso gratuito che ho concesso ai miei genitori ? io sarei d’accordo.
    oppure dovranno pagare affitto dei miei muri per la locazione?
    Grazie mille
    Luciano

    1. Gentile Luciano,
      per l’abitazione di sua proprietà le consiglio di stipulare un nuovo contratto con coloro che gestiranno il ristorante di proprietà dei suoi genitori.
      Dovrà decidere lei se locazione o comodato.
      Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  23. Ho prestato a un figlio un appartamento di proprietà mia e di mia senza alcun onere economico.attualmente ho venduto la cosa dove abitavo per necessità e vorrei rientrare in possesso del bene prestato, ma il figlio fa resistenza….cosa devo fare? Ne ho diritto? Per me sarebbe la prima casa,,grazie

  24. Mio figlio sta comprando una casa nel comune che noi i genitori siamo in una casa in affitto per lui e la prima casa e noi non abbiamo una casa nostra . Lui si è trasferito a Londra ultimi tempi e non e più residente in Italia . Le tasse tari tasi Imu vengono detassati. Grazie mille

  25. Buongiorno!volevo chiedere se posso usufruire delle riduzioni TAsi stipulando un contratto a comodato d uso comune in un alloggio dove io e mio papà abbiamo la residenza,però i miei genitori oltre suddetto alloggio hanno una casa rurale dove abitualmente dimorano situata in un altro comune.Grazie mille

    1. Gentile Manuela, poiché l’altra proprietà dei tuoi genitori (sita in un altro comune) non è immobile uso abitativo, ritengo sia possibile la riduzione IMU e TASI prevista per il contratto comodato genitori/figli. Vedi circolare agenzia entrate. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  26. Buonasera, ho una questione da porre: i genitori del mio futuro marito, proprietari di un immobile, intendono intestare a lui un contratto di comodato d’uso per poterne usufruire. Posto che io e il mio compagno vorremmo avviare la ristrutturazione, dividendone le spese, e che le detrazioni fiscali spettino al comodatario e al convivente more uxorio (che sarei io dopo relativa pratica presso il Comune), chiedo se possono esserci per me forme di tutela…cioè investire tanto denaro su un bene che non è mio è un azzardo? Cosa rischio?

  27. Salve. A settembre dovrei trasferirmi a Bologna per l’Università. Ho intenzione di mantenere la residenza nel luogo in cui sono nata (Abruzzo) e prendere domicilio a Bologna. Però mi è stata data la possibilità di poter stare a casa del mio ragazzo, che vive a Bologna. In questo modo non dovrei pagare l’affitto, ma starei gratis a casa sua con la sua famiglia per il periodo delle lezioni, per poi ritornare da me per le vacanze. Il dubbio è: in un caso come il mio si dovrebbe stipulare un contratto a titolo gratuito, in quanto starei gratis a Bologna nella casa del mio ragazzo (solo per tot mesi) o dovrei cambiare proprio residenza? In pratica, non so se è possibile avere domicilio gratuito nella casa in cui vive il proprietario stesso dell’appartamento o se devo per forza cambiare residenza. Spero di essere stata chiara. Grazie!

    1. Gentile Maristella, nella tua situazione penso che non sia necessario stipulare un contratto di comodato. E’ sufficiente dare una semplice comunicazione di domicilio alla tua università o eventualmente al comune di Bologna. Informati per i servizi (medico a bologna in caso di bisogno, etc). Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  28. Buongiorno, sono proprietaria di un immobile nello stesso comune dove risiedo, regalatomi da mio marito. Vorrei farci abitare mio cognato (fratello di mio marito) in comodato d’uso. Posso avere qualche agevolazione tipo Imu o tasse? Grazie mille

  29. Buongiorno, mio papà mi ha intestato un immobile. Riservandosi però l’usfrutto e concendendomi contemporaneamente il comodato d’uso gratuito.Quindi io sarei contemporaneamente proprietario e comadatario.
    – In questo caso tari e tasi a chi spettano?
    – posto che vorrei cambiare residenza, nel caso a chi spetterebbero le spese condominiali?
    – se dovessi rimanere, sia io che mio papa siano possessori di altro immobile in comune differente, in questo caso spetterebbe la riduzine tari/tasi?
    Ringrazio per la consulenza

    1. Gentile Detos, rispondo per punti:
      – IMU e TASI a carico dell’usufruttuario
      – oneri condominiali a carico tuo sia spese ordinarie (sei comodatario) che straordinarie (sei nudo proprietario). A prescindere dalla residenza. Comunicare all’amministratore il contratto di comodato
      – non è possibile riduzione IMU se tuo padre possiede altra abitazione in comune diverso
      Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  30. Salve, sono vedova e proprietaria al 50% con mia figlia di un immobile e di un terreno attiguo, ma mio suocero ha ancora usufrutto. Io godo dell’immobile e del terreno, ma siccome non ho il tempo per pulire il terreno e curare gli alberi da frutto e agrumi, potrei cederlo momentaneamente e gratuitamente a un contadino perchè lo coltivi e lo pulisca, tenendosi i frutti del terreno? Mio suocero potrebbe opporsi?

  31. Vorrei dare in comodato d’uso un appartamento a mio figlio. In aggiunta a questo appartamento ho quote di una abitazione dichiarata inagibile perchè diroccata, senza alcuna utenza (acqua, luce, gas). Vale comunque la regola che si deve possedere una sola casa o comunque si deve risiedere nella eventuale seconda abitazione in possesso?
    Grazie.

    1. Gentile Giuliana, in caso di comodato d’uso a suo figlio, a mio parere lei può beneficiare della la riduzione IMU a condizione che risieda nello stesso comune. Le quote di una casa inagibile non dovrebbero precludere questa possibilità. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  32. posso concedere in comodato d’uso gratuito parte dell’appartamento in cui vivo e sono residente a uno straniero che abbisogna del contratto di comodato per il ricongiungimento familiare del coniuge? naturalmente continuando a viverci e a risiedervi

  33. Buonasera,
    ho stipulato un contratto di comodato d’uso gratuito a tempo indeterminato di un appartamento di mia proprietà, regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate. Oltre a dichiararlo in dichiarazione dei redditi, devo effettuare altre comunicazioni all’Agenzia delle Entrate?
    Ringraziando per l’attenzione,
    Cordiali Saluti
    Carlotta

  34. Slave Dott., io ho un contratto di fitto con mio marito per una casa della quale siamo entrambi proprietari al 50 %. Fitto (minimo ) registrato regolarmente. Questa casa nell’anno 2018 è stata adibita a casa vacanze non imprenditoriale con regolare scia. Poichè quest’anno, dopo aver sperimentato l’attività per la pria volta , ho aperto partita iva. Nel frattempo si sono liberati due piccoli appartamentini ( circa 50 mq ognuno) di proprietà solo di mio marito, il quale, dopo tanti anni, finalmente li ha avuti liberi, e mi ha offerto di poterli gestire. Mi chiedevo se è opportuno stipulare un contratto di fitto e come, oppure se, svolgento io una attività ricettiva, sia possibile farmi un comodato o darmi l’usufrutto. Questo perchè, ovviamente, mio marito lo farebbe principalmente per dare a me, sua moglie, queste possibilità. Ovviamente io non vorrei che uno dei due si trovasse in difficoltà. Grazie per l’attenzione,

  35. salve
    Domandavo :un comodato gratuito si può fare anche ad un estraneo ?
    In questo caso ovviamente x il proprietario oltre a pagare x intero l’IMU ed il bollo di registrazione del contratto ci sono altre spese ?

  36. Salve,
    io e i miei fratelli stiamo pensando di dare in comodato gratuito 10 ettari circa di terreni coltivabili. Vorrei sapere se le firme di noi figli le dobbiamo mettere davanti ad un notaio o consulente, oppure è uno scritto privato che possiamo firmare anche a casa o via mail. Se deve essere registrato.
    Inoltre se per gentilezza ci può dire quanto si spende e se mia madre avrà dei benefici fiscali o detrazioni o altro… Grazie per la considerazione che vorrà avere.
    Distinti saluti Angela

    1. Gentile Angela, non è necessario un notaio. Consiglio di stipulare il contratto con l’assistenza di esperti in materia agraria (organizzazioni degli agricoltori) sia per l’aspetto contrattuale che fiscale. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  37. Buon giorno, sono proprietario di un’abitazione principale e all’11% di una seconda abitazione, che è in comproprietà con mio padre e i miei fratelli i quali ( papà e fratelli) la usano come prima casa. Le due abitazioni sono nello stesso comune. Vorrei sapere se devo pagare l’IMU per la percentuale di mia proprietà e se in tal caso è necessario registrare il comodato d’uso gratutio pr usufruire della riduzione del 50%.
    Vi ringrazio in anticipo.

  38. Buongiorno . Sono proprietaria al 50% con mio marito di due appartamenti uno dei quali abitazione principale ubicati nello stesso comune . Ho anche 2 box (di cui uno come pertinenza dell abitazione principale) e 4 soffitte. Posso dare in comodato d’uso gratuito a mia figlia l appartamento che non abito e usufruire delle detrazioni IMU e TASI su tale appartamento? Mia figlia ora risiede in un immobile di sua proprieta’ (prima casa) in altro comune e quindi trasferirebbe la sua residenza in quello in comodato. L immobile di sua proprietà come andrà considerato ai fini delle imposte una volta che risiederà in quello preso in comodato? Grazie per la sua risposta.

    1. Gentile Carla, tua figlia è tenuta a pagare IMU sulla propria casa di proprietà a decorrere dal trasferimento della residenza. Tu hai diritto alla riduzione IMU sulla casa che darai in comodato a tua figlia. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  39. Buon giorno. Sono proprietaria oltre alla abitazione in cui risiedo di un’altra abitazione e di una abitazione al 50/100. Posso dare l’abitazione di cui sono proprietaria piena in “comodato d’uso.? Grazie.

  40. Buongiorno,
    Mia madre possiede 1/3 di un appartamento (1/3 mia sorella e 1/3 la moglie mio fratello)
    Vorrebbero cedermi l’appartamento ad uso gratuito ,è possibile?e quali agevolazioni fiscali avrebbero i proprietari?
    Grazie mille

    1. Gentile Silvana, per il contratto di comodato devono essere d’accordo tutti e tre i proprietari. L’unico vantaggio fiscale lo avrebbe tua madre con una riduzione del 50% dell’IMU sulla sua quota di proprietà. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  41. Salve
    Domanda ; Si può fare un comodato d’uso tra fratelli e sorelle??
    Quindi non in linea retta ?
    Se si, cosa prevedono le leggi fiscali e quali sono gli oneri per il comodante e il comodatario?

    Grazie

  42. Buongiorno
    Io ed i miei fratelli abbiamo concesso in comodato d’uso Gratuito al fratello più piccolo l’immobile ereditato dai nostri genitori (contratto registrato che comprendeva il pagamento di una penale qualora mio fratello non avesse liberato immobile alla scadenza contratto).
    È accaduto che, durante la permanenza nell’immobile mio fratello ha deciso di acquistare tutte le nostre quote prima della scadenza del comodato.
    Una domanda: la vendita dell’immobile allo stesso fratello ha fatto decadere gli effetti del contratto di comodato penale inclusa?

    Grazie

  43. Salve. Ho contratto di uso gratuito nella seconda casa di proprietà dei mie genitori da 3 anni. Quest anno avevo spostato la residenza in altro comune, per poi riportarla (Per motivi vari) dopo due mesi, nella stessa casa in cui avevo il contratto di comodato d’uso gratuito. Dobbiamo rifare il contratto oppure vale il tacito rinnovo del precedente?
    La ringrazio per la risposta, Angelica

    1. Gentile Angelica, lo spostamento della residenza per non ha nessuno effetto sul contratto. Per quanto riguarda il rinnovo, fa fede quanto scritto in contratto. Normalmente il rinnovo è tacito. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  44. Buongiorno,

    Vorrei chiedervi informazione per il Ricongiungimento familiare coniuge (Moglie).
    Il mio problema è per l’allogio, Io abito alla casa del mio padre è vorrei usare questa
    casa per l’allogio solo che non saprei quali documenti devo presentare:

    1. Contratto di comodato d’uso
    2. Cessione di fabbricato per ospitalità

    Mi potete aiutare quali dei due devo preparare ? e qualé la differenza di questi documenti.

    Cordiali saluti.
    Franz Palacio

  45. Sto acquistando un immobile concesso in locazione gratuita vita natural durante ad una signora anziana senza versamento di alcun canone, il contratto è registrato all’agenzia delle entrate regolarmente, ma non vi è alcuna trascrizione di usufrutto o altro diritto reale di godimento. Il precedente proprietario è deceduto e gli eredi vendono il cespite. All’atto della trascrizione della proprietà a mio favore, quale obbligo avrò con il conduttore e comunque posso venire in possesso dell’immobile?

  46. Salve, le volevo sottoporre due domande.
    1)Per un contratto di comodato d’uso gratuito (madre al figlio) , ho letto che non è obbligatorio registrare il contratto all’agenzia dell’entrata, siccome devo presentare una CILA per manutenzione straordinaria a nome mio( figlio) gli uffici vogliono un documento che certifichi a quale titolo si ha l’immobile.
    Quale può essere la soluzione? Una dichiarazione da parte di mia madre o altro?

    2)Nel caso di agevolazione 50% tasse comunali (IMU,TASI) mia madre ha la piena proprietà dell’immobile (che mi deve dare in comodato a me) e il 50% di proprietà su un altro immobile dove ha la residenza, e un altro 50% di un altro immobile però in un altro comune.
    Può usufruire della riduzione Imu, Tasi?
    Grazie anticipatamente.

    1. Gentile Angelo, è necessario il contratto di comodato in forma scritta e registrato. Non ha un gran costo e pertanto non vedo controindicazioni.
      Sua mamma a mio parere non ha i requisiti per la riduzione IMU 50%. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  47. Salve,sono proprietaria di un appartamento in una localita’ dove svolgo il mio lavoro principale , sei mesi l’anno zona turistica, di questo appartamento scalo dall’irpef gli interessi passivi del mutuo, l’inverno lo vivo in una localita diversa ,casa di proprieta’ di mia mamma, in comodato d’uso gratuito, dovrei eseguire una ristutturazione ,ho diritto alle detrazioni spettanti per interventi edilizi ed energetici ,la ringrazio in anticipo per la risposta

    1. Gentile Giuliana, il comodatario che ha sottoscritto un contratto registrato ha “titolo” ad eseguire la ristrutturazione e a beneficiare della relativa detrazione d’imposta rispettando la normativa in materia. In particolare i pagamenti devono essere eseguiti dal comodatario con bonifico. Essere proprietari di altra abitazione non comporta problemi. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  48. salve,

    posseggo un’abitazione privata inutilizzata.

    il prete della parrocchia i ha chiesto se fosse possibile affittarlain comodato d’uso alla Chiesa.

    In questo caso [abitazione privata utilizzata da ente no profit] si paga l’IMU?

    1. Gentile Enzo,
      per essere precisi o si tratta di affitto (se c’è un canone)o di comodato gratuito. In entrambi casa l’IMU è dovuta. E’ opportuuno formalizzare con un contratto registrato il comodato. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

  49. Gentile Dr.Palombelli,desidero porle un quesito:figlio unico ho fatto la sucessione per un alloggio appena mancato l’ultimo dei miei genitori ivi residente.-Io vivo in un altra città ed ho la mia abittazione.- Purtroppo una mia carissima amica e la propria figlia tredicenne dopo sentenze di tribunale, si sono ritrovate senza abitazione.Pensavo di fare un comodato verbale per offrire a loro il tempo di guardarsi attorno e prendere le loro decisioni però avendo almeno un tetto sopra la testa.- La mia amica è insegnante è ha ottenuto il posto presso una scuola sino al giugno venturo e poi per l’anno scolastico 19/20 prossimo si vedrà se lo otterrrà ancora qui nello stesso posto. Può la mia amica ed sua figlia prendere la residenza nel mio alloggio? Sempre rimanendo nel caso di comodato d’uso gratuito e verbale? vorrei che le utenze però rimmanessero a mio nome, si può fare? (siamo già d’accordo che le bollette che arrivano le paga lei).- Sto cercando di fare del bene e di aiutare queste due persone.-La ringrazio per la risposta. In fede.Flavio.

    1. Gentile Flavio,
      certamente si può dare la disponibilità gratuita della propria casa per alcuni mesi. Magari formalizzate la cosa con uno scambio di lettere im modo che sia chiaro che si tratti di ospitalità per un breve periodo (fino all’estate). Gli eventuali problemi potrebbero sorgere se non viene rilasciato l’immobile nei termini stabiliti …. Un cordiale saluto. Giuseppe Palombelli. Fondatore CasaNoi, esperto in valutazioni estimative, compravendite e credito immobiliare. Consulente del credito. Contatti per consulenza mutui

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